E anche oggi è un giorno di pioggia. E allora come fare a rallegrare un po' questo aprile bigio e freddino. Bè, sedetevi comodi, ascoltate della bella musica e leggete il nostro racconto ;D...magari gustandovi un muffin e un buon tè!
Tutto è partito grazie a
Luca e Sabrina. Il calamaio poi è passato di mano in mano fino a giungere qui. Questo è il mio piccolo contributo, spero vi piaccia.
"E quel sorriso racchiudeva tutti i sorrisi del mondo. Tutti i sorrisi delle donne che in quegli anni Eugenio aveva incontrato, amato e lasciato andare via. Pochi passi bastarono a colmare lo spazio che li divideva. Voleva stringerla fra le braccia, ripetere mille volte il suo nome per scolpirlo a fuoco nel suo cuore e sulle sue labbra. Voleva perdersi in quegli occhi profondi come l'universo, che promettevano finalmente riposo e pace.
"Alice che fai lì impalata dobbiamo andare!" la voce affilata dell'altra donna ruppe l'incanto. Il mondo perse improvvisamente i suoi vividi colori e Eugenio si sentì di nuovo vuoto in quella mattina di inizio aprile.
Alice però non sembrò dare peso alle parole dell'amica. Stava lì, dritta di fronte a lui, la testa leggermente inclinata verso la spalla sinistra.
"Eugenio, sei tu?"
"Sì Alice...io...scusa...non volevo farti del male...non so se la tua amica ti ha raccontato...è che mi sono distratto per qualche minuto...non vi avevo viste..." Le parole uscivano incerte, uno sconnesso balbettio che lo infastidì profondamente.
"Non ti preoccupare Eugenio, io sto bene. E poi questo incidente ci ha fatto rincontrare. Non ci vediamo da tantissimi anni, da quella vacanza in montagna..."
"Alice, dobbiamo andare, io ho bisogno di una doccia e tu di riposare!" Eugenio fulminò l'altra donna con uno sguardo, ma lei parve non accorgersene.
"Scusami Eugenio, devo proprio scappare. La mia amica ha ragione, è stata una notte molto lunga. Però chiamami, mi piacerebbe rincontrarti. Ecco il mio numero"
E un cartoncino rosato passò dalle mani di lei alle sue. Un ultimo sguardo e il taxi partì, lasciando Eugenio fermo sul ciglio della strada, un biglietto da visita tra le mani e due occhi blu che danzavano nel suo cuore.
Luce aprì gli occhi. Un raggio di sole polveroso tagliava la stanza a metà. Un'altra notte era scivolata via, uguale alle altre, vischiosa col suo carico di malinconia. Si alzò dalla piccola brandina che le infermiere le avevano gentilmente permesso di usare e ravviò i lunghi capelli ramati. Due profondi segni bluastri le contornavano gli occhi, risaltando sulla sua pelle chiara.
Era proprio durante le prime ore del mattino, pensando alla lunga ed estenuante giornata, che più le mancava Nathan. L'aveva conosciuto all'università. Entrambi studiavano geologia. Lui era brillante e spiritoso. Le era piaciuto subito.
Con la mente accarezzò il ricordo dei primi mesi di matrimonio, la complicità segreta e delicata che li aveva uniti ogni giorno di più. Rivide i suoi occhi dietro la montatura nera degli occhiali che si illuminavano alla notizia che sarebbe diventato papà. E la preoccupazione quando gli era stata affidata una ricerca in Perù. Ricordò tutte le lunghissime discussioni, i dubbi che l'avevano quasi spinto a rifiutare quell'irripetibile offerta. E lei che alla fine lo aveva convinto a partire, rassicurandolo che sarebbe tornato in tempo per vedere nascere il loro bimbo. Ma le cose erano andate diversamente. Il piccolo aveva avuto troppa fretta e ora lei si trovava sola sprofondata in un incubo di paura e incertezza.
Si passò le mani sugli occhi scacciando via le ultime ombre dalla sua mente. Quella sera lo avrebbe chiamato, sperando che il collegamento satellitare rimanesse attivo per più di pochi minuti. Ora doveva andare a vegliare il suo angelo, a sussurrargli di resistere, di lottare per la sua mamma e il suo papà. Per quella vita tremenda e meravigliosa.
"E ora passo la penna a
Onde99, so che saprà dare un tocco magico a questa storia
REGOLE
A chiunque riceva il calamaio è concessa massima libertà d'espressione. Che la sua fantasia possa dare un seguito a questa storia appena abbozzata.
Il testo dovrebbe restare entro le mille parole.
I personaggi non hanno un'età ed una personalità definita, abbiamo lasciato in bianco tutto quanto per non dare limiti alla fantasia. Sarete voi che delineerete i caratteri man mano che il racconto prenderà vita.
Una volta scritta la propria parte, l'autore/autrice dovrà passare il calamaio a sua libera ed esclusiva scelta ad un'altra persona e così via via, lasciando che il racconto prosegua il suo corso.Bisogna esporre il banner e fare il link in modo tale che chi riceve il calamaio possa leggere la storia fin dall'inizio , nonchè il regolamento.Alla fine del gioco , il nostro , il vostro racconto verrà raccolto in un pdf.Ed ecco a voi il muffin promesso
MUFFIN DI CAROTE CON CRUMBLE
Ingredienti per 10-12 muffin: 250gr di farina di riso/ 50 gr di farina integrale/ 1 bustina di lievito per dolci/2 cucchiai di cannella in polvere/ un pizzico di sale/ 4 uova/ 160ml di olio di semi di girasole/ 180gr di zucchero di canna/ 220 gr di carote grattuggiate fini/ 100gr di arance caramellate*/150 gr di uvetta/ 3 cucchiai di sciroppo all'arancia*
topping: 50gr di burro tagliato in piccoli pezzi/75 gr difarina di grano saraceno/25 gr di zucchero di canna/ 50gr di fiocchi d'avena/50gr di semi di papavero/ 1 cucchiaio d'acqua/1 cucchiaio di olio di semi di girasole/ 1 cucchiaio di miele
1. Iniziate preparando il crumble. In una ciotola mischiate il burro, la farina di grano saraceno e lo zucchero. Lavorate il composto con la punta delle dita fino a che il burro non è ben incorporato e l'impasto non abbia assunto l'aspetto di grosse briciole. Unite i fiocchi d'avena e i semi di papaver, poi l'acqua, l'olio e il miele. Amalgamate il tutto fino a ottenere un composto umido e sabbioso. Tenete da parte
2. Preriscaldate il forno a 170° e imburrate lo stampo per muffin
3. Setacciate la farina, il lievito, la cannella e il sale. In un ciotola capiente mescolate le uova, l'olio, lo zucchero, le carote, le arance candite tagliate in piccoli dadini e l'uvetta. Unite il composto asciutto a quello liquido e mescolate quel tanto che basta a amalgamare gli ingredienti (non troppo a lungo se no i muffin risulteranno troppo duri). Suddividete l'impasto negli stampi e ricopritelo con il crumble. Cuocete per circa 30-35 minuti (vale la prova stecchino)
*la ricetta delle arance caramellate e dello sciroppo seguiranno a breve ;D