mercoledì 29 aprile 2009

Sole in barattolo e ancora un po' di storie

E' finalmente spuntato il sole. Timido, velato ma abbastanza caldo da far sognare pomeriggi sdraiati pigramente su un prato a farsi baciare dai raggi dorati. E così per incoraggiare questo squarcio di primavera perché non racchiudere il sole in barattolo? Cari amici, come vi avevo promesso ecco a voi le mie

ARANCE CARAMELLATE E SCIROPPO ALL'ARANCIA

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Ingredienti: 4 arance piccole biologiche (la buccia non deve essere eccessivamente spessa)/700 gr di acqua/ 700 gr di zucchero

Lavate bene le arance, spazzolando la buccia accuratamente e tagliatele a fette di circa mezzo centimetro di spessore. Disponetele in una pentola capiente e ricopritele con l'acqua. Lasciatele in ammollo per 24 ore. Trascorso questo tempo togliete 200 gr di acqua e tenetela da parte. Versate lo zucchero nella pentola con le arance e portate a bollore. Abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e cuocete per circa 40 minuti (il liquido deve ritirarsi quasi completamente). a questo punto unite l'acqua tenuta da parte e cuocete senza coperchio per altri trenta minuti. Aiutandovi con una forchetta disponete le arance in vasi di vetro sterilizzati (io li metto in forno a 100° per circa 30 minuti), mentre lo sciroppo che si sarà formato conservatelo a parte in altri vasi di vetro anch'essi sterilizzati.

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Il calamaio di Luca e Sabrina è rimasto per il momento orfano, così ho pensato che Ester sarebbe perfetta per continuare a costruire quel mondo fantastico che lentamente si sta arricchendo di meravigliosi e vividi particolari.


Inoltre volevo proporvi un piccolo scambio a cui Ester mi ha invitato. A me l'idea è piaciuta molto, trovo il booksharing estremamente affascinante. L'idea che qualcuno condivida con me una parte della propria libreria e dei tesori che contiene mi ha subito intrigato. Le regole da seguire sono queste: a sei di voi che vorranno partecipare, spedirò una lettera contenente una lista di due nomi. Alla prima persona dovrà inviare un libro della propria collezione o nuovo. Poi dovrà scegliere sei persone a cui spedire una nuova lista di due nomi, il suo e quello della seconda persona che compariva sulla lista ricevuta. Sembra un po' complicato, ma a chi vorrà partecipare spiegherò il tutto più dettagliatamente. Vi mando un grande bacio in attesa delle prime candidature :D

lunedì 27 aprile 2009

Un racconto e un muffin

E anche oggi è un giorno di pioggia. E allora come fare a rallegrare un po' questo aprile bigio e freddino. Bè, sedetevi comodi, ascoltate della bella musica e leggete il nostro racconto ;D...magari gustandovi un muffin e un buon tè!

Tutto è partito grazie a Luca e Sabrina. Il calamaio poi è passato di mano in mano fino a giungere qui. Questo è il mio piccolo contributo, spero vi piaccia.



"E quel sorriso racchiudeva tutti i sorrisi del mondo. Tutti i sorrisi delle donne che in quegli anni Eugenio aveva incontrato, amato e lasciato andare via. Pochi passi bastarono a colmare lo spazio che li divideva. Voleva stringerla fra le braccia, ripetere mille volte il suo nome per scolpirlo a fuoco nel suo cuore e sulle sue labbra. Voleva perdersi in quegli occhi profondi come l'universo, che promettevano finalmente riposo e pace.
"Alice che fai lì impalata dobbiamo andare!" la voce affilata dell'altra donna ruppe l'incanto. Il mondo perse improvvisamente i suoi vividi colori e Eugenio si sentì di nuovo vuoto in quella mattina di inizio aprile.
Alice però non sembrò dare peso alle parole dell'amica. Stava lì, dritta di fronte a lui, la testa leggermente inclinata verso la spalla sinistra.
"Eugenio, sei tu?"
"Sì Alice...io...scusa...non volevo farti del male...non so se la tua amica ti ha raccontato...è che mi sono distratto per qualche minuto...non vi avevo viste..." Le parole uscivano incerte, uno sconnesso balbettio che lo infastidì profondamente.
"Non ti preoccupare Eugenio, io sto bene. E poi questo incidente ci ha fatto rincontrare. Non ci vediamo da tantissimi anni, da quella vacanza in montagna..."
"Alice, dobbiamo andare, io ho bisogno di una doccia e tu di riposare!" Eugenio fulminò l'altra donna con uno sguardo, ma lei parve non accorgersene.
"Scusami Eugenio, devo proprio scappare. La mia amica ha ragione, è stata una notte molto lunga. Però chiamami, mi piacerebbe rincontrarti. Ecco il mio numero"
E un cartoncino rosato passò dalle mani di lei alle sue. Un ultimo sguardo e il taxi partì, lasciando Eugenio fermo sul ciglio della strada, un biglietto da visita tra le mani e due occhi blu che danzavano nel suo cuore.


Luce aprì gli occhi. Un raggio di sole polveroso tagliava la stanza a metà. Un'altra notte era scivolata via, uguale alle altre, vischiosa col suo carico di malinconia. Si alzò dalla piccola brandina che le infermiere le avevano gentilmente permesso di usare e ravviò i lunghi capelli ramati. Due profondi segni bluastri le contornavano gli occhi, risaltando sulla sua pelle chiara.
Era proprio durante le prime ore del mattino, pensando alla lunga ed estenuante giornata, che più le mancava Nathan. L'aveva conosciuto all'università. Entrambi studiavano geologia. Lui era brillante e spiritoso. Le era piaciuto subito.
Con la mente accarezzò il ricordo dei primi mesi di matrimonio, la complicità segreta e delicata che li aveva uniti ogni giorno di più. Rivide i suoi occhi dietro la montatura nera degli occhiali che si illuminavano alla notizia che sarebbe diventato papà. E la preoccupazione quando gli era stata affidata una ricerca in Perù. Ricordò tutte le lunghissime discussioni, i dubbi che l'avevano quasi spinto a rifiutare quell'irripetibile offerta. E lei che alla fine lo aveva convinto a partire, rassicurandolo che sarebbe tornato in tempo per vedere nascere il loro bimbo. Ma le cose erano andate diversamente. Il piccolo aveva avuto troppa fretta e ora lei si trovava sola sprofondata in un incubo di paura e incertezza.
Si passò le mani sugli occhi scacciando via le ultime ombre dalla sua mente. Quella sera lo avrebbe chiamato, sperando che il collegamento satellitare rimanesse attivo per più di pochi minuti. Ora doveva andare a vegliare il suo angelo, a sussurrargli di resistere, di lottare per la sua mamma e il suo papà. Per quella vita tremenda e meravigliosa."


E ora passo la penna a Onde99, so che saprà dare un tocco magico a questa storia

REGOLE
A chiunque riceva il calamaio è concessa massima libertà d'espressione. Che la sua fantasia possa dare un seguito a questa storia appena abbozzata.
Il testo dovrebbe restare entro le mille parole.
I personaggi non hanno un'età ed una personalità definita, abbiamo lasciato in bianco tutto quanto per non dare limiti alla fantasia. Sarete voi che delineerete i caratteri man mano che il racconto prenderà vita.
Una volta scritta la propria parte, l'autore/autrice dovrà passare il calamaio a sua libera ed esclusiva scelta ad un'altra persona e così via via, lasciando che il racconto prosegua il suo corso.Bisogna esporre il banner e fare il link in modo tale che chi riceve il calamaio possa leggere la storia fin dall'inizio , nonchè il regolamento.Alla fine del gioco , il nostro , il vostro racconto verrà raccolto in un pdf.


Ed ecco a voi il muffin promesso

MUFFIN DI CAROTE CON CRUMBLE

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Ingredienti per 10-12 muffin: 250gr di farina di riso/ 50 gr di farina integrale/ 1 bustina di lievito per dolci/2 cucchiai di cannella in polvere/ un pizzico di sale/ 4 uova/ 160ml di olio di semi di girasole/ 180gr di zucchero di canna/ 220 gr di carote grattuggiate fini/ 100gr di arance caramellate*/150 gr di uvetta/ 3 cucchiai di sciroppo all'arancia*
topping: 50gr di burro tagliato in piccoli pezzi/75 gr difarina di grano saraceno/25 gr di zucchero di canna/ 50gr di fiocchi d'avena/50gr di semi di papavero/ 1 cucchiaio d'acqua/1 cucchiaio di olio di semi di girasole/ 1 cucchiaio di miele

1. Iniziate preparando il crumble. In una ciotola mischiate il burro, la farina di grano saraceno e lo zucchero. Lavorate il composto con la punta delle dita fino a che il burro non è ben incorporato e l'impasto non abbia assunto l'aspetto di grosse briciole. Unite i fiocchi d'avena e i semi di papaver, poi l'acqua, l'olio e il miele. Amalgamate il tutto fino a ottenere un composto umido e sabbioso. Tenete da parte

2. Preriscaldate il forno a 170° e imburrate lo stampo per muffin

3. Setacciate la farina, il lievito, la cannella e il sale. In un ciotola capiente mescolate le uova, l'olio, lo zucchero, le carote, le arance candite tagliate in piccoli dadini e l'uvetta. Unite il composto asciutto a quello liquido e mescolate quel tanto che basta a amalgamare gli ingredienti (non troppo a lungo se no i muffin risulteranno troppo duri). Suddividete l'impasto negli stampi e ricopritelo con il crumble. Cuocete per circa 30-35 minuti (vale la prova stecchino)

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*la ricetta delle arance caramellate e dello sciroppo seguiranno a breve ;D

giovedì 23 aprile 2009

Lazyness

Latito...sarà colpa di questo tempo pazzo che rende il mio umore instabile e volubile. O forse l'inizio di questa primavera umida e piovosa, che mi rende malinconica e languida come un autunno nebbioso. Mi sembra di essere caduta in letargo, una miriade di progetti e idee che mi si affollanno in testa ma nessuna voglia o energia per farle. Si cucina, ma cose semplici e veloci. E così questo mio piccolo salotto è trascurato. La polvere ha cominciato a depositarsi sui mobili, le finestre non vengono aperte da un po'. Però ci sono, vi leggo, sbircio nelle vostre cucine in cerca di ispirazione. Che tornerà presto, ne sono sicura. Ho solo bisogno che il sole rimanga a scaldarmi un po' più a lungo.
Nel frattempo volevo ringraziare alcune persone speciali. Alessia e Cata che mi hanno fatto un bellissimo regalo. Questo delizioso quadernino mi accompagnerà tutti i giorni, conserverà le mie idee e i miei pensieri. Adoro le pagine bianche mi danno la sensazione di poter cominciare ogni volta qualcosa di nuovo, ogni spazio che riempirò sarà la nascita di un piccolo mondo.

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E poi Luca e Sabrina che mi hanno donato questo splendido fiore. Un bellissimo regalo di primavera. Io a mia volta lo dedico a tutti voi che ogni giorno passando di qui mi dedicate un po' del vostro tempo.



Infine una ricettina veloce. Qualcosa di leggero e soffice. Profumato di fiori e dei primi ortaggi di stagione. Lo dedico a Elga e alla sua nuova raccolta



SFORMATINI DI ZUCCHINE E ASPARAGI

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Ingredienti per 5 persone: 200 gr di zucchine/ 200 gr di asparagi/ 2 uova/ 50 gr di parmigiano/ 2 cucchiai di olio evo / 2 cucchiai di misticanza di fiori*/ 5 foglie di menta/ 5 foglie di basilico/ un rametto di rosmarino
Lavate le verdure e le erbe aromatiche. Con il pelapatate eliminate la parte più fibrosa del gambo degli asparagi. Mettete nella pentola a pressione il cestello del vapore con 4 dl di acqua e cuocete le verdure per 6 minuti dopo il fischio. Trasferite le verdure cotte in una ciotola. Svuotate la pentola a pressione dall'acqua rimasta, riempitela nuovamente con 4 dl di acqua e riposizionate il cestello. Tagliate le verdure a tocchetti, aggiungete le uova, il parmigiano, la misticanza, le erbe aromatiche e l'olio e passate il tutto con il minipimer fino a ottenere una crema (se risultasse troppo soda aggiungete un altro po' di olio). Imburrate 5 stampini di alluminio e riempiteli con la crema di verdure lasciando mezzo centimetro dal bordo. Coprite ogni stampino con carta d'alluminio e posizionateli sul cestello del vapore. Cuocete per 12 minuti dal fischio.

*si può acquistare da Naturasì

venerdì 17 aprile 2009

Vola Colomba Bianca Vola....

Pasqua è passata da quasi una settimana, ma questa ricetta ve la devo proprio raccontare. Eh sì perché girettando allegramente fra i vari blog mi si era insinuata la malsana idea di provare a preparare la colomba. Nella mia famiglia non è un dolce che viene particolarmente apprezzato, soprattutto perché quelle industriali hanno solitamente uno stucchevole retrogusto burroso. Ma più osservavo le splendide foto di colombe homemade più mi convincevo che il risultato sarebbe stato sicuramente più piacevole e naturale di quelle acquistate al supermercato. E in più era l'occasione ideale per utilizzare il blobbino (leggasi la mia arzillissima pasta madre) in un impasto dolce a lunga lievitazione. Ormai era deciso, il pranzo della domenica si sarebbe concluso con una deliziosa fettona di colomba fatta con le mie manine. Così martedì sera inizio il primo rinfresco del lievito naturale. Faccio lievitare tutta la notte e il giorno successivo procedo al secondo rinfresco...a questo punto l'avventura comincia!

LA COLOMBA

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(ricetta su gennarino.org)

Ingredienti per il primo impasto: 175 gr di lievito naturale/ 125 gr di zucchero/ 100 gr di tuorli (circa 5)/ 190 gr di acqua/ 135 gr di burro morbido/ 500 gr di farina manitoba

Mettete il lievito naturale in una ciotola piuttosto capiente e stemperatelo con l'acqua tiepida (27-28°). Unite un paio di cucchiai di zucchero e lasciate in ammollo per circa 20 minuti (in questo modo il lievito perde un po’ della sua acidità)- Aggiungete poi lo zucchero restante e la meta' dei tuorli e iniziate ad amalgamare. Dopo qualche minuto, quando i tuorli sono stati ben assorbiti aggiungete la farina. Lavorate l’impasto fino a che tutti gli ingredienti non siano ben amalgamati (l’impasto risulta piuttosto appiccicoso ma non aggiungete ulteriore farina). Unite i restanti tuorli e continuate a impastare. Quando il composto avrà assorbito i tuorli, lavoratelo fino a che diventa asciutto ed elastico. Unite il burro tagliato a dadini all’impasto, un po’ alla volta, assicurandosi che si amalgami bene. Mettete la pasta a lievitare fino a quando non avrà triplicato il volume, circa 12 ore o più.

Ingredienti del secondo impasto: il primo impasto/ 125 gr di zucchero/ 10 gr di miele di acacia/ 50 gr di acqua/ 100 gr di tuorli/ 250 gr di farina 00/ 8 gr di sale/ 125 gr di burro fuso e raffreddato / 50 gr di uvetta/ 100 gr di scorza di arancia candita/ 50 gr di gocce di cioccolato

Mettete il primo impasto in una ciotola e aggiungete lo zucchero, il miele, l'acqua e meta' dei tuorli. Lavorate il tutto alcuni minuti in modo che gli ingredienti si mescolino bene fra loto, poi aggiungete la farina. Impastate il tutto per almeno un quarto d’ora e incorporate i tuorli restanti. Lavorate ancora e quando l'impasto comincia a incordarsi e a risultare elastico, aggiungete il sale, il burro fuso, l’uvetta, l’arancia candita e le gocce di cioccolato. (aggiungete gli ingredienti un po’ per volta cercando di incorporare il più possibile i precedenti prima di aggiungere i successivi). Dividete l'impasto in due, fate le pieghe del secondo tipo e lasciate riposare per circa 45 - 60 minuti, coperti a da un canovaccio. Lavorate brevemente (solo per sgonfiare e dare una forma ai pezzi) e mettete i due impasti negli stampi per colomba (io ho usato quelli di carta). Lasciate lievitare per 4-5 ore.

Ingredienti per la ghiaccia: 45 gr di mandorle spellate/ 150 gr di zucchero semolato/ albume q.b.
Macinate con il mixer le mandorle con lo zucchero fino a ottenere un composto molto fine. Aggiungete gli albumi fino a ottenere una pasta spalmabile.

Trascorse le ultime cinque ore di lievitazione spalmate la superficie delle colomba con la ghiaccia e decoratele con della granella di zucchero. Cuocete a una temperatura di 180° in forno non ventilato per circa un'ora. (se la superficie della colomba dovesse cominciare a scurirsi troppo copritela con carta d’alluminio)

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Il risultato è stato davvero straordinario (unica nota, la prossima volta aggiungerò un po' più canditi e gocce di cioccolata). Una colomba sofficissima, non troppo dolce e assolutamente non burrosa. E' piaciuta talmente tanto che qualcuno ha chiesto se fosse possibile replicare anche durante il resto dell'anno ;D

BUON WEEK-END A TUTTI

martedì 14 aprile 2009

Profumi

Stamattina mi sono alzata e ho aperto la finestra. L'aria di primavera spingeva lievemente sui vetri. Odore salmastro nel vento, profumo di fiori e di vita nuova. La voglia di prolungare il fine settimana ancora di qualche giorno è forte. Il desiderio di prendere la macchina e imboccare l'autostrada che porta al mare diventa qualcosa di fisico che mi induce a sorseggiare il caffè direttamente sulla terrazza, lo sguardo rivolto verso est. Il sole è ormai alto e io rischio di essere in ritardo. Ma questa mattina è veramente troppo bella per affrettarsi. Ancora cinque minuti per sognare, ancora cinque minuti per ricordare il profumo di domenica, del pranzo in famiglia, delle

LINGUINE AL LIMONE E PEPE CON RAGU' DI AGNELLO

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Ingredienti per 4 persone: 500 gr di linguine al limone e pepe / un cosciotto di agnello di circa 600-700 gr / una piccola cipolla / una carota / una costa di sedano / 2 foglie di alloro/ un rametto di rosmarino/ un bicchiere di vino bianco / brodo vegetale qb /1 uovo /il succo di mezzo limone /100 gr di pecorino stagionato /prezzemolo qb

Disossate il cosciotto di agnello e tagliate la polpa in pezzi di circa due centimetri. Pulite la carota, la cipolla e il sedano e sminuzzateli finemente. Soffriggeteli poi in una padella, sufficientemente larga da contenere la carne d'agnello senza che si sovrapponga, con due cucchiai di olio e 30 grammi di burro. Dopo alcuni minuti aggiungete i pezzi di agnello, l'alloro e il rosmarino e lasciate cuocere mescolando spesso fino a che la carne non è ben sigillata (non devono vedersi parti rosee). Regolate di sale e sfumate con un bicchiere di vino bianco. Lasciate evaporare a fiamma alta. Una volta che il vino è sfumato aggiungete un mestolo di brodo, abbassate la fiamma al minimo e coprite la padella. Cuocete per circa tre ore e mezza, aggiungendo di tanto in tanto il brodo e spezzettando la carne con l'aiuto di una spatola di legno. Alla fine togliete le foglie di alloro e il rosmarino.
Una volta preparato il ragù portate a bollore l'acqua, salatela e cuocete le linguine. Nel frattempo in una ciotolina sbattete l'uovo con il succo di limone e il pecorino grattugiato. Colate la pasta al dente e fatela saltare con il ragù per circa un minuto. Spegnete il fuoco e aggiungete la crema di uovo, limone e pecorino, mescolando in modo che l'uovo non si coaguli troppo. Spolverizzate con il prezzemolo e servite ben caldo.

venerdì 10 aprile 2009

HAPPY BIRTHDAY MOM

just for you

Ricordo che mi piaceva aprire quegli album rivestiti in pelle. Toccare la filigrana ruvida delle pagine mentre rapita da un passato che non mi apparteneva sfogliavo le foto che ti ritraevano. Osservavo il contorno del tuo profilo, il naso dritto, la bocca sottile, l'ovale così simile al mio. Ammiravo i tuoi vestiti, completi di un'altra epoca. Era come leggere una favola, solo che questa volta la protagonista io la conoscevo

Ricordo il tuo odore, il tuo profumo Lancome misto all'aroma acre delle sigarette. Ricordo che tenevo stretta la tua vestaglia quando cercavate di insegnarmi a dormire da sola nel mio lettino, terrorizzata dai mostri che vivevano sotto il mio letto

Ricordo le nostre sedute di "psicoterapia", in bagno. Quelle lunghe chiacchierate su ogni cosa, tu seduta sul coperchio del water, io appollaiata sul bordo della vasca. O quando giocavamo alla parrucchiera, io la Contessa Tumistufi e tu la mia paziente hairstylist

Ricordo quando volevo a ogni costo il gelato al cioccolato e limone e dopo due cucchiaiate tornavo ai miei giochi e ti lasciavo finire quel mix strampalato

Ricordo che ho sempre pensato che essere nate a una settimana di distanza fosse speciale, che ci rendesse quasi più sorelle che madre e figlia

Ti vedo ora, con gli occhi di un'adulta. Ti vedo, ora e ti capisco più profondamente di una volta. Ti vedo ora, e vorrei che sorridessi più spesso...magari possiamo provarci insieme. Ti vedo ora, e vorrei essere una persona più espansiva per dimostrarti meglio ciò che sento per te. Ti vedo ora, e ti rispetto per la persona che sei, così forte e fragile

AUGURI MAMMA

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e oltre alla dedica c'è scappata pure la torta... ;D

DOLCE FONDENTE AL CIOCCOLATO LAVANDA E FRUTTI DI BOSCO

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(ricetta di P. Hermé dal blog di Kja)

Ingredienti: 250 gr di cioccolato fondente al 60-65 %/ 70 gr di farina/ 4 uova / 220 gr di zucchero / 250 gr di burro / 50 gr di lamponi/ 50 gr di fragoline di bosco/ 1 cucchiaino di fiori di lavanda essiccati
Preriscaldate il forno a 180 gradi. Imburrate e infarinate uno stampo da 18 cm di diametro. Tritate il cioccolato, ponetelo in una ciotola resistente al calore e fatelo fondere a bagnomaria. Spegnate il fuoco e aggiungete il burro morbido mescolando fino a che non si è sciolto completamente. Togliete la ciotola dal bagnomaria e unite lo zucchero, le uova (una alla volta e mescolando subito energicamente dal centro verso l'esterno) e la farina setacciata. Infine aggiungete la lavanda, leggermente sminuzzata a mortaio. Lavate e asciugate i lamponi. Versate metà dell’impasto nella tortiera, coprite di frutti di bosco e terminate con l’impasto rimanente. Cuocete 25-30 minuti a forno semiaperto. Deve formarsi una crosticina in superficie mentre l'interno rimane morbido. Lasciate raffreddare il dolce nel forno semiaperto, sformate e servite spolverizzato di zucchero a velo

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martedì 7 aprile 2009

Angoli di paradiso

Rimango incantata dai quei paesi che sorgono direttamente dalla roccia di tufo. Arroccati sulle colline maremmane, dominano le valli circostanti. Nell'architettura si fondono secoli di storia. Seguo con lo sguardo i sinuosi archi degli acquedotti romani, passeggio nelle piazze antistanti ai palazzi ducali, per le strette vie delimitate da affascinanti case in sasso. I davanzali mostrano l'arrivo della primavera, piante in fiore, piccoli germogli che baciati dal sole si offrono ai passanti con la loro colorata bellezza.
Sovana, Sorano, Pitigliano, qui riscopro il valore del silenzio. Il suono dei miei passi, lo scampanio lontano delle campanelle delle pecore al pascolo, il ronzio dei bombi, questa è la colonna sonora di questo fine settimana dedicato alla lentezza. Questo angolo di Toscana, al confine con il Lazio e l'Umbria, regala paesaggi fantastici. Le strade seguono i delicati profili delle colline, tinte dal verde brillante dell'erba nuova.

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Pochi chilometri e sotto di me brilla il lago di Bolsena. La foschia si leva lattiginosa avvolgendo la natura circostante di una dolce malinconia. Nessuna increspatura turba quella distesa di velluto blu, in questa mattina priva di vento. Tutto è immobile, il tempo sembra essersi fermato. Godo del tiepido sole che buca le nuvole, chiudo gli occhi, la quiete è una perfetta perla che mi racchiude.
Riprendiamo la macchina, attraversando la tuscia viterbese. Bomarzo ci accoglie con i suoi mostri grtteschi e vagamente inquietanti. Una passeggiata in un mondo onirico, dove la pietra disegna volti e il muschio segna espressioni.

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L'ultimo giorno lo dedichiamo al mare. Le spiagge vicino a Talamone sono una distesa di sabbia bianca battuta dal vento. Il piacere di camminare bagnare i piedi nella spuma fredda delle onde ha qualcosa di infantile. Mi sdraio al riparo di un caseggiato di calce bianca, fisso il cielo pulito e terso...forse la perfezione è questa o forse è solo un raggio di serenità, splendido regalo per il mio compleanno

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venerdì 3 aprile 2009

Vecchiaaaa ;D

TANTI AUGURI A ME

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...e un cucchiaino di dolce a tutti voi

PANNA COTTA CIOCCOLATO BIANCO E VANIGLIA AL PROFUMO D'ARANCIA

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Ingredienti per la pannacotta (ricetta originale da La Fucina Culinaria): 250 ml di panna / 80g di albumi / 63g di zucchero semolato/ 50 grammi di cioccolato bianco/ 1 cucchiaino di semi di vaniglia
Ingredienti per il caramello: 75gr di zucchero/ 1 cucchiaio di succo di arancia/ 1 cucchiaio di acqua di fiori di arancio
Portate a bollore la panna con lo zucchero. Unite la vaniglia e il ciccolato spezzettato e mescolate bene fino a che quest ultimo non si sia sciolto. Lasciate raffreddare. Nel frattempo in una ciotola sbattete delicatamente gli albumi (devono solo perdere la loro tensione non montare!). Unite gli albumi alla panna mescolando per legare i due composti (cercate di incorporare meno aria possibile
In un pentolino fate caramellare lo zucchero con i due cucchiai di liquido. Versate il caramello all'interno degli stampini e riempite fino a 3/4 con il composto di panna. Disponete gli stampi all'interno di una teglia in cui verserete dell'acqua fino a metà degli stampi. Cuocete in forno già caldo a 140° per circa 30-35 minuti (l'acqua non deve mai bollire). La panna cotta sarà pronta quando al tatto risulterà appena rappresa.
Sformate la panna cotta sul piattino da portata e decorate con del cioccolato aromatizzato all'arancia fuso

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