La weazel spegne la sveglia con un grugnito. Guardo i numeri fluorescenti del display. Le 6.00. Maledico mentalmente il lunedì mattina, poi mi ricordo...non è lunedì è domenica!!! E io sono una deviata mentale. In cucina alcuni pinguini mi danno il buongiorno. Fuori dalla finestra la luna è ancora alta. Un mezzo disco luminoso nel cielo nero. Però non ci sono nuvole. Bene almeno non rischio la pioggia in testa. Latte, barretta energetica, un po' di miele. La weazel vagola per la casa con gli occhi assonnati e la faccia gonfia.
Arriviamo a Ozzano con largo anticipo. E' fresco ma la giornata si preannuncia splendida. C'è già tantissima gente che fa riscaldamento. I buoni, quelli che corrono forte li riconosci dall'abbigliamento. Pantaloncini e maglietta senza maniche. Rabbrividisco.
Mi iscrivo e comincio a scorricchiare anche io. I muscoli freddi appesantiscono le gambe, ma le sensazioni sono buone. Mi guardo intorno. Persone di ogni età ridono, scherzano, si salutano, parlano di tempi, di percorsi, di altre gare. Centinaia di individui con la stessa malattia: la corsa
Alle nove partiamo. Il percorso è durissimo. L'ho guardato la sera prima su googlemaps. Una salita dopo l'altra, per circa metà del tracciato. Il mio obiettivo è non smettere mai di correre, riuscire a mantenere un ritmo per lo più costante.
Il freddo scivola via assieme ai chilometri. La testa è assolutamente vuota, negli occhi lo spettacolo della collina bolognese. Una trama d'oro e rubino. Più sotto i campi arati, da cui si leva una sottile nebbiolina. Bologna è sotto di noi, come un gatto rosso pigramente accovacciato. Sulla sinistra il Castello dei Britti col suo torrione quadrato ci saluta mentre affrontiamo l'ultima discesa. Spingo più che posso, ormai manca poco al traguardo. Riesco ad aumentare la velocità ancora un po' quando vedo lo striscione con la scritta ARRIVO. La weazel esulta al lato della strada.
Sono davvero contenta, la gara è andata bene, ma soprattutto è la sensazione di assoluta libertà, quella leggerezza che sento dentro, nel profondo a farmi brillare gli occhi. Una splendida mattina, nonostante la levataccia!
Arriviamo a Ozzano con largo anticipo. E' fresco ma la giornata si preannuncia splendida. C'è già tantissima gente che fa riscaldamento. I buoni, quelli che corrono forte li riconosci dall'abbigliamento. Pantaloncini e maglietta senza maniche. Rabbrividisco.
Mi iscrivo e comincio a scorricchiare anche io. I muscoli freddi appesantiscono le gambe, ma le sensazioni sono buone. Mi guardo intorno. Persone di ogni età ridono, scherzano, si salutano, parlano di tempi, di percorsi, di altre gare. Centinaia di individui con la stessa malattia: la corsa
Alle nove partiamo. Il percorso è durissimo. L'ho guardato la sera prima su googlemaps. Una salita dopo l'altra, per circa metà del tracciato. Il mio obiettivo è non smettere mai di correre, riuscire a mantenere un ritmo per lo più costante.
Il freddo scivola via assieme ai chilometri. La testa è assolutamente vuota, negli occhi lo spettacolo della collina bolognese. Una trama d'oro e rubino. Più sotto i campi arati, da cui si leva una sottile nebbiolina. Bologna è sotto di noi, come un gatto rosso pigramente accovacciato. Sulla sinistra il Castello dei Britti col suo torrione quadrato ci saluta mentre affrontiamo l'ultima discesa. Spingo più che posso, ormai manca poco al traguardo. Riesco ad aumentare la velocità ancora un po' quando vedo lo striscione con la scritta ARRIVO. La weazel esulta al lato della strada.
Sono davvero contenta, la gara è andata bene, ma soprattutto è la sensazione di assoluta libertà, quella leggerezza che sento dentro, nel profondo a farmi brillare gli occhi. Una splendida mattina, nonostante la levataccia!
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E per premiare la povera weazel che mi ha accompagnato, nonostante non potesse partecipare, tornata a casa le ho preparato un piatto coccoloso, dalla consistenza avvolgente. L'idea mi era venuta sfogliando Sale&Pepe di novembre. Il risultato mi ha davvero entusiasmato. Un gusto delicato ma allo stesso tempo molto sfizioso.
Lavate e mondate mezzo cavolfiore di medie dimensioni. Staccate i fiori cercando di non romperli e cuoceteli al vapore per circa 10-15 minuti. Nel frattempo preparate la polenta. Riscaldate in un tegame 450 ml di acqua. Salate con un pizzico di sale grosso e quando è tiepida unite 175 g di farina di mais. Mescolate costantemente con un cucchiaio di legno, fino a che la polenta non comincia ad addensarsi. Deve assumere una consistenza piuttosto soda (io l'ho cotta per circa 15 min.). Imburrate una teglia (per questa quantità ho utilizzato una teglia di 20cmx20cm) e versateci la polenta, formando uno strato uniforme. Adagiateci sopra i pezzetti di cavolfiore, spingendo un po' in modo da avvolgerli parzialmente nella polenta. Ora preparate la besciamella. In un pentolino fate sciogliere 40g di burro. Unite 40 g di farina setacciata e mescolate velocemente con un cucchiaio di legno o una frusta. Quando il roux assume un aspetto omogeneo e dorato unite a filo 400 ml di latte, continuando a mescolare. Una volta che la besciamella si è addensata (deve risultare cremosa e non troppo liquida) salate, spolverate di noce moscata e versatela delicatamente sullo strato di cavolfiore. Completate con una generosa spolverata di parmigiano e infornate a 180° per circa 20 minuti (deve formarsi una gustosa crosticcina)
BUON LUNEDì A TUTTI
ecco un buon modo per farmi piacere il cavolfiore, ho tutto a casa (perché io, giuro, ci provo a farmelo piacere il cavolfiore) ci provo, l'idea mi attizza assai
RispondiEliminaBuon lunedì a te cara!ti invidio per quello che sei riuscita a fare...una maratona...nemmeno nei miei sogni più sfrenati riuscirei a farcela...odio la fatica fisica;P
RispondiEliminalo sformato lo proverò quanto prima,un modo nuovo per far mangiare il broccolo al Siepe (che notoriamente lo odia!!!)un bacione ;***
Fra che buono quello sformato.. :) sa proprio di coccole. hai ragione! ;)
RispondiEliminama soprattutto compimenti per la bella corsa che ti sei fatta! io sono una camminatrice.. la corsa.. proprio no.. però se devo fare una passeggiata posso camminare per ore e ore :)
il tuo post mi hai fatto venire una gran voglia di tornare a correre...che a onor del vero è sempre lì latente, ormai da anni!
RispondiEliminaanche lo sformato è molto invitante...un'ottima idea per cucinare i non sempre graditi cavolfiori!
un bacio e buon lunedì!
Grrrrrr....ho fatto l'abbonamento a Sale&Pepe, ma il numero di novembre ancora non si è visto, porcaccia miseria! La tua polenta con cavolfiore è davvero una bella cosa, coccolosa sul serio. Da provare al più presto ...E complimenti per la corsa... :)
RispondiEliminaTi ammiro tantissimo, io non ce la potrei mai fare..ma addentare lo sformato mi viene benissimo!!!Elga
RispondiEliminabrava, fare del moto è super ok, ma la WEAZEL chi/ cosa è?
RispondiEliminaSai da poco sono in visita a casa tua, e non ho ben capito.
non se è una bella idea per mangiare il cavalfiore o se è una bella idea per mangiare la polenta nel dubbio è una idea e basta. No la marathona, non ho abbastanza resistenza, cammino molto vado in bicletta ma in pianura e sull'asfalto, potrai mai perdonarmi?
RispondiEliminaBuon lunedì!!! E tante tante tante congratulazioni per la tua corsa. Deve essere una soddisfazione notevole.
RispondiEliminama buongiorno mia bella! hai capito che donna sportiva che abbiamo! come si direbbe qui, volgarmente "te c'hai della voglia!" ihih!
RispondiEliminacorsa e arietta non viaggiano sulla medesima lunghezza d'onda ohibò,sportiva si, ma con la corsa non vado d'accordo tra asma e ginocchio!
mi consolo con quello splendido sformato...che bei colori! un bacio e buona settimana!
Brava Fra!sono stracontyenta che ti sia ripresa alla grandissimaa!
RispondiEliminaE questa ricettina è una meraviglia!
bacione
bella questa versione della polenta farcita!!!noi l afacciamo spesso e ci può tornare utile...
RispondiEliminabacioni
Bella questa "polenta incavolata" ;), mi piace l'idea!
RispondiEliminaBuona serata ed un abbraccio,
Stefano
un vero spettacolo!!!
RispondiEliminami viene il fiatone solo a leggere il post, ma come fai? certo ve la siete meritata la polenta :-)
RispondiEliminaQuesto sì che è un piatto con i fiocchi!!!!
RispondiEliminaGrazia
bene.... ho una chance per preparare il cavolfiore.....complimenti per la corsa, baci baci!
RispondiEliminaIdea simpatica e buonerrima.
RispondiEliminaIo farei due strati dell'uno e dell'altro e magari mischierei sia alla polenta che al cavolfiore dei pezzetti di formaggio saporito tipo gorgonzola...
Ecco, adesso l'ho detto!...
Pssst: io non faccio testo, sono maniaca dei formaggi e dei "pasticci" :D
Buon lunedi
(grazie della telecronaca e grazie dell'orsetto, riconsolano entrambi del fatto che inizia un'altra settimana di lavoro...)
Ma sei una grande! Io sono così pigra...
RispondiEliminaPerò questo piattino lo farei subito :)
Io adoro il cavolfiore (e tutta la famiglia dal broccolo ufo fino al bok choi!) e questa versione mi stuzzica assai!
RispondiEliminaFra, non sapevamo che fossi così atletica, a Luca hai ricordato la sua adolescenza, ha fatto lo stesso percorso a 16 anni, gli è persino spuntata una lacrimuccia! Una foto della weazel potevi metterla! In compenso ci hai regalato quella dello sformato, cavolfiori e polenta sono un pranzetto superlativo!
RispondiEliminaBaci by Sabrina&Luca
Ho sempre ammirato la disciplina di chi corre. Io schiatto dopo 5 metri. Certo che dopo una corsa così ci vuole un bel piatto sostanzioso.
RispondiEliminaAdoro questi sformati coccolosi
Ciao
Alex
Caspita, quanti commenti!!! Che bello oggi avevo davvero bisogno di positività e i vostri messaggi mi riempono di gioia!
RispondiEliminaVi ringrazio tutti, di cuore e vi mando un grosso bacio grande
PS antonietta, la weazel è il mio moroso :D
Fra, ma che brava sei!!!! Te lo dice una che ogni tanto viene colpita da raptus di sportività acuta ma che, ahimè, passano in un lampo:(
RispondiEliminaComplimenti!!
Lo sformato deve essere un'ottima ricompensa dopo lo sforzo;)
la weazel ti vuole tanto tanto bene ehehehe
RispondiEliminaio te ne voglio di più però perchè metto questo nella wishlist, tzè
Fra ma sai che anche un mio amico che viene in palestra con me ha partecipato a quella corsa? Mi pare si chiami la sette colli o roba del genere... Complimenti, anch'io amo correre, ma con quel freddo non ce l'avrei mai fatta!
RispondiEliminaBellissimo questo sformato, avevo notato anch'io la ricetta su sale & pepe, lo voglio provare!!!
Un abbraccio e buona giornata!
no, io non ce la potevo proprio fare, ma ti ammiro così tanto... bellissimo anche il racconto, mi hai fatto venir voglia di andare a fare un giro da quelle parti... grazie anche per la ricetta...
RispondiEliminaah però!!! complimenti tesoro! hai tutta la mia ammirazione perchè io proprio non ci riesco... pensa che ho addestrato un ginocchio a farmi male dopo 500 mt proprio per darmi l'alibi ah ah ah
RispondiEliminafantastico lo sformato.. poi sono in fase broccolosa in questo periodo quindi lo desidero ancora di più! :)
baciiiiiiiii (tanti tanti)