mercoledì 14 gennaio 2009

Krueger

C'era una volta in uno sperduto paesino sui monti Carpazi un giovane vampiretto. Il suo nome era Krueger e viveva assieme alla sua famiglia in una grande grotta al limitare del villaggio. Abitavano lì da secoli, felici di quel luogo isolato e selvaggio.
Krueger amava la sua strana e numerosa famiglia. C'era lo zio Victor, alto e sottile come un salice. La faccia pallida come la neve appena caduta e due occhi intensi e vigili. Grande studioso aveva collezionato una quantità inimmaginabile di libri, che studiava per lunghe ore seduto alla scrivania. Poi c'era zia Georgette, piccola e paffuta. Un sorriso eternamente dipinto sulle labbra. I nonni Kamilla e Stelian, due adorabili e arzilli vecchietti, i suoi genitori Radu e Stela e infine i suoi fratelli maggiori Dimitrie e Dragoi. Vivevano tutti insieme, cacciando gli animali della foresta e quando il freddo ghiacciava ogni cosa e le prede se ne stavano ben rintanate nelle loro tane salassavano qualche mucca del villaggio vicino.
Nonostante tutto però Krueger era molto infelice. Un enorme sfortuna lo affliggeva giorno e notte, non lasciandogli scampo. Krueger era ghiotto di aglio. Ne mangiava a quintali e non poteva farne a meno. Un persistente odore pungente lo avvolgeva come un mantello invisibile, impedendogli di avvicinarsi ai suoi parenti. Le rare volte che aveva tentato di uscire dalla propria stanza alla zia erano venute le convulsione, la nonna era svenuta, lo zio si era catapultato fuori dalla caverna ustionandosi alla luce del sole, sua madre non aveva smesso di lacrimare per svariati giorni e suo padre e i suoi fratelli erano stati scossi da terribili conati di vomito. Così Krueger viveva in esilio, parlando con i suoi familiari attraverso una pesante porta di legno. Aveva anche provato a smettere quella sua strana dipendenza ma dopo poche ore il bisogno impellente di addentare uno spicchio di aglio l'aveva fatto desistere.
Una mattina, mentre stava leggendo nella sua bara, un assordante rumore lo fece sobbalzare. Urla strepiti tonfi lo strapparono dalle coperte. Aprì la porta. La caverna era invasa da tutti gli abitanti del villaggio che brandivano fiaccole e ramponi. Ognuno al collo portava svariate trecce d'aglio. Avevano circondato i suoi parenti che storditi dal fetore erano crollati al suolo. Krueger avanzò nella stanza e quando gli uomini si accorsero di lui gli si avvicinarono minacciosi. Vedendo però che il giovane vampiro non veniva neutralizzato dal pungente odore dell'aglio molti si paralizzarono dalla paura. Krueger non capiva quella maleducata invasione, sentiva solo un mormorio perpetuo spezzato da qualche urlo
Mostro Belva Succhiasangue
Krueger voleva solo spiegare a quella povera gente che lui e la sua famiglia non volevano fare male a nessuno, ma quando avanzò di un passo gli uomini abbandonarono i forconi e se la diedero a gambe levate.
Quella sera, dopo essersi ripresi dallo svenimento, suo padre e sua madre, coprendosi opportunamente la bocca e il naso, entrarono nella sua stanza per ringraziarlo di averli salvati e a spiegargli che presto avrebbero dovuto lasciare la caverna. Krueger non capiva perché, avrebbe voluto andare al paese e spiegare che loro non erano mostri e che non volevano ucciderli. I genitori lo convinsero a desistere dal compiere quella pazzia, ma Krueger continuò a interrogarsi. Come potevano giudicarli senza conoscerli?
La notte successiva la famiglia abbandonò la caverna. Silenziosamente, avvolta nell'inchiostro delle tenebre, lasciandosi alle spalle solo le piantine di aglio di Krueger.

E dopo la storiella vi lascio con una ricetta un po' agliosa ma davvero squisita. Il sapore dell'aglio viene smorzato dal dolciastro della salsa che caramella i pezzetti di pollo

MANDARINE CHICKEN

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(ricetta originale su http://blogchef.net/mandarin-chicken-recipe/)

Ingredienti per 2 persone: due petti di pollo grandi/ un cucchiaino di zucchero/ un cucchiaino di sale
per la salsa: 2/3 cup di zucchero/1/4 cup di acqua / 1/4 cup di salsa di soia / 1 cucchiaio di succo di limone / 1 spicchio di aglio tritato molto finemente / 1 cucchiaino di zenzero fresco tritato molto finemente/ 4 cucchiaini di amido di mais.

Battete leggermente i petti di pollo e conditeli con lo zucchero e il sale da entrambe le parti. Grigliateli su una griglia ben calda per alcuni minuti (la carne deve essere cotta ma ancora molto morbida), poi tagliateli a strisce. In una padella (se l'avete usate il wok) mescolate la salsa di soia, lo zucchero , il succo di limone, l'aglio e lo zenzero sminuzzati e portate a bollore. Intanto sciogliete l'amido di mais nell'acqua e unitela alla salsa in ebollizione. Mescolate bene e aggiungete i pezzi di pollo. Lasciate restringere completamente la salsa mescolando continuamente (deve caramellare i pezzi di pollo rivestendoli completamente)

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26 commenti:

  1. Tesoro bello, mi piacerebbe poter commentare in chiave positiva storia e ricetta, ma sono intollerante all'aglio e reduce da una notte/mattinata disastrosa, in quanto ieri sera non mi ero accorta che le patatine in busta che spiluccavo lo contenevano... non puoi capire quanto, tutt'ora, mi sto sentendo male... Ma sono anche abbastanza convinta che preparato senz'aglio questo pollo sia spettacolare!

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  2. @onde99: mi dipiace tantissimo...mia madre è allergica all'aglio e so cosa vuol dire avere una colica...secondo me se raddoppi la dose di zenzero viene bene comunque!

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  3. E poi lo zenzero con il pollo e gli agrumi ci sta d'incanto!

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  4. Ricetta da fare ASSOLUTAMENTE, e al più presto.

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  5. La storia è trooooppo carina! E poi mangio l'aglio molto volentieri, quindi porto via ancghe la ricetta!

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  6. Dopo tanto tempo aprire il tuo blog e trovare subito una storiella tanto deliziosa (come quel pollo,che acquolina! ;P) è il massimo! Come stai? spero tu abbia passato delle buone festività! un abbraccio cara! a presto ;***

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  7. Io non sono una grande sostenitrice dell'aglio, anzi quando posso evito accuratamente di usarlo... ma sono finita a vivere in una nazione di fanatici dell'aglio, che per giunta credono che sia l'ingrediente principale della cucina italiana! Quando dico in giro che non mi piace ricevo occhiatacce come se avessi ammesso di mangiare pulcini vivi... sigh!

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  8. Povero krueger come lo capisco....ma capisco anche i famigliari..
    Pensa che quando faccio le patate al forno metto l'aglio in camicia e ai miei piace molto..se non sto attenta a toglierlo prima di portare a tavola se lo mangiano al volo...e l'indomani pacchetti e pacchetti di gomme.
    La ricetta mi ispira tantissimo ;O)
    Copio e porto via una fettona del dolce qui sotto.....gnammm...
    Bacioni e buona serata!

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  9. Meravigliosa la storia del piccolo Krueger, finalmente apprezzato per la sua "peculiarità".
    Il pollo è da provare, magari aumentando la dose di zenzero, come tu stessa suggerisci.
    Ciao

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  10. Eheh, anche io sono un piccolo vampiretto! Aglio-dipendente!
    Oggi è già la terza ricetta che leggo con pollo e zenzero ... mi avete fatto venire una voglia! Credo proprio di sapere cosa mangerò oggi.
    Un bacione
    Alex

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  11. Invece io sono peggio dei vampiri tesorino!L'aglio lo uso ma devo toglierlo poi, sia mai che lo mangi, potrei morire!Tuttavia devo un'altra volta farti i complimenti per la tua straordinaria capacità narrativa.
    Grazie anche in ritardo del premio, piccola Fra!
    un bacio grande ed affettuoso
    saretta

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  12. Fra ma io mi perdo a leggerti..come è possibile sempre questi post meravigliosi eh? bravissima questo piattino mi sembra proprio delizioso!
    bacione tesoro
    Silvia

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  13. Ho appena finito di leggere Twilight (consigliato assai!) e mi trovo un altro vampiro pure qui... Inizio a preoccuparmi!
    Baci baci

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  14. La storia è fantasticamente narrata bene, l ho vissuta ad immagini, e il pollo è da leccarsi ibaffi! Bravissima

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  15. aglio, se non fosse che lavoro con il pubblico, sarei tutto il giorno a preparare bruschette!!! la ricetta sembra gustosissima,d'ispirazione per le prossime sere a cena. Per il project 365 credo che ti puoi iscrivere quando vuoi...
    unabbraccio e a presto.p.s. i tuoi post sono sempre così pieni di poesia!

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  16. Ciao Fra!
    Ho letto con molto piacere il tuo racconto, a me l'aglio piace moltissimo, non potrei farne a meno in alcuni tipi di ricette!
    Questo pollo è delizioso così caramellato e profumato, lo proverò presto!
    Un bacio grande e buon fine settimana!

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  17. io ormai l'aglio lo mangio solo il sabato...heheheh durante la settimana preferisco avere clienti vivi e vegeti ehehehehe la ricetta te la copio mi piace da morire e poi ho della radice di zenzero che devo utilizzare! un bacetto pippi

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  18. Ma dove le scovi queste storie fantastiche??? Sono bellissime come pure la ricetta....tanto a me l'aglio,ma anche lo zenzero, anche se in dosi moderate piace!!!

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  19. tesoro... ma le inventi tu? sei troppo forte!!
    w l'aglio! e quindi meno male che non sono nata vampiretta!
    poi l'abbianmento aglio zenzero è qualcosa di fenomenale!!!
    un bacione e buon week enddddd

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  20. Scrivi in maniera molto evocativa e poetica. Invece il piatto al contrario mi comunica molta sostanza, da provare di sicuro!

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  21. buoni 'sti bocconcini dolci-salati...
    povero Krueger...io dovrei chiuderlo in cassaforte....tu invece, vieni vieni da me..

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  22. che bella la storia, frà..mi piace tanto leggerti...forse la settimana prox sono a bologna, comunque poi ti aggiorno su faccialibro. un bacio.lety

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  23. una bellissima ricetta per aglio basta mangiarlo in due senza problemi

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  24. che ricetta sfiziosa!!!! io segno!!!

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  25. ciao Fra , vedo che sei connessa anche tu piove anche a Bologna?

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  26. Questo piatto mi ingolosisce non poco cara Fra!
    Appena riesco a rimettere le mani ( e i denti) SULLA PUMMAROLA sarà mio!
    bacioni e buona serata

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