Ingredienti per 4/6 persone: 300 gr di cavolo nero/ 200 gr di pane toscano raffermo/ 200 gr di fagioli cannellini secchi/ 300 gr di bietola/ 200 gr di patate/ 1 carota/ 1 costa di sedano/ 1 cipolla/ 150 gr di prosciutto toscano/ 2 cucchiai abbondanti di concentrato di pomodoro/ un mazzetto di timo/ un mazzetto di rosmarino/ sale e pepe qb
Lasciate in ammollo i fagioli per una notte. Cuoceteli in una pentola di acqua calda leggermente salata per circa 40 min (devono risultare cotti ma ancora sodi). Nel frattempo lavate il cavolo nero e le bietole, mondatele dalle parti più dure e affettatele a pezzi grossolani. Sbucciate le patate e tagliate a dadini di circa un centimetro. Lavate gli aghi di rosmarino e il timo.
Con un mixer a immersione o un passaverdure riducete metà dei cannellini a purea diluendo con la loro acqua di cottura.
In una pentola dai bordi alti e dal fondo spesso preparate un soffritto con la cipolla, il sedano e la carota tritati sottilmente. Quando le verdure saronno imbiondite, aggiungete il prosciutto, precedentemente tritato a coltello, e lascite insaporire il tutto per un paio di minuti. A questo punto aggiungete il cavolo nero, le biete, le patate, il concentrato di pomodoro e la purea di fagioli. Mescolate bene per amalgamare gli ingredienti. Unite due bicchieri di acqua calda, mescolate nuovamente e aggiungete il timo e il rosmarino. Regolate di sale e di pepe. Coprite con un coperchio e fate sobbollire per almeno un ora. Unite i fagioli rimasti, mescolate bene e cuocete per altri dieci minuti, in modo che la zuppa si addensi completamente.
Per completare il piatto , disponete delle le fette di pane toscano in una zuppiera alternandole con alcuni mestoli di zuppa, fino a esaurire gli ingredienti. Fate riposare per almeno otto ore (sarebbe meglio una giornata intera).
A questo punto togliete dalla pentola la quantità di zuppa desiderata e mettetetela a riscaldare in un tegame di coccio, su fuoco medio, riparato da uno spagi fiamma. Servite con abbondante olio di oliva.
Lasciate in ammollo i fagioli per una notte. Cuoceteli in una pentola di acqua calda leggermente salata per circa 40 min (devono risultare cotti ma ancora sodi). Nel frattempo lavate il cavolo nero e le bietole, mondatele dalle parti più dure e affettatele a pezzi grossolani. Sbucciate le patate e tagliate a dadini di circa un centimetro. Lavate gli aghi di rosmarino e il timo.
Con un mixer a immersione o un passaverdure riducete metà dei cannellini a purea diluendo con la loro acqua di cottura.
In una pentola dai bordi alti e dal fondo spesso preparate un soffritto con la cipolla, il sedano e la carota tritati sottilmente. Quando le verdure saronno imbiondite, aggiungete il prosciutto, precedentemente tritato a coltello, e lascite insaporire il tutto per un paio di minuti. A questo punto aggiungete il cavolo nero, le biete, le patate, il concentrato di pomodoro e la purea di fagioli. Mescolate bene per amalgamare gli ingredienti. Unite due bicchieri di acqua calda, mescolate nuovamente e aggiungete il timo e il rosmarino. Regolate di sale e di pepe. Coprite con un coperchio e fate sobbollire per almeno un ora. Unite i fagioli rimasti, mescolate bene e cuocete per altri dieci minuti, in modo che la zuppa si addensi completamente.
Per completare il piatto , disponete delle le fette di pane toscano in una zuppiera alternandole con alcuni mestoli di zuppa, fino a esaurire gli ingredienti. Fate riposare per almeno otto ore (sarebbe meglio una giornata intera).
A questo punto togliete dalla pentola la quantità di zuppa desiderata e mettetetela a riscaldare in un tegame di coccio, su fuoco medio, riparato da uno spagi fiamma. Servite con abbondante olio di oliva.
Con questa torta partecipo alla raccolta di Vale del blog Mangia e Bevi, "Il Pane secco... Non si butta!"
Oh, che emozione, la ribollita della mia mamma, che, a sua volta, l'ha imparata dalla sua nonna (abbiamo saltato una generazione, perché la mia nonna materna non cucinava). Hai proprio ragione, questo freddo invita alle zuppe!!!
RispondiEliminaCon questo freddo, è una coccola piacevolissima! Servita nella ciotola di terracotta,poi, è tutta un'altra storia!brava!
RispondiEliminaChe spettacolo questa ribollita... bacino
RispondiEliminaCome dire di no a un piatto di ribollita fumate!? Bellissima la foto. Irresistibile
RispondiEliminaMa che bontà, mi fai venir fame:-) e mi hai fatto ricordare che quest'estate ho comperato un libricino di zuppe della Toscana che non ho ancora aperto...
RispondiEliminaBaci
ummm mamma mia mia hai fatto venire una fameeeee....ne assaggerei subito un bel piatto...ciao a presto :D
RispondiEliminaQuanto mi piace la ribollita! Io non sono toscana e soprattutto non ho mai provato a farla, ma la tua ha un'aria doc!
RispondiEliminaMa dai! La ribollita è la tua zuppa preferita?! Fa anche rima...
RispondiEliminaMa pensa...
Buona giornata cara!
E non mi chiami?!!!Sai che la ribollita mi fa andare fuori di testa?!é bellissima quella che hai fatto, m'immagino il sapore!Coraggio che tra un po' si ecse dal tunnel!
RispondiEliminabacione tesora!
sì sì sì il pane non si butta! Se poi si ricicla in una zuppetta così!
RispondiEliminaCiao Fra, un superbacio!
Meravigliosa!!! un classico "confort food" come direbbero gli inglesi che con due parole han racchiuso un significato particolare di questi cibi che riscaldanoo, coccolano e fan parte anche della nostra memoria!:)
RispondiEliminaciaoo!
Gnamme! da toscana DOC è perfettissima!!
RispondiEliminanon sarai nata in Toscana, ma hai riprodotto al meglio lo spirito! un abbraccio!
posso venire a cena da te??? :) la ribollita è uno di quei piatti da provare prima o poi..l'ho già vista in diversi blog e mi attrae sempre di più!
RispondiEliminaSa di caldo, di confortante, di coccole... e soprattutto di buono. Anche io adoro questa zuppa e la regione Toscana!
RispondiEliminaCiao :)
ciao fra!!!!
RispondiEliminaper la raccolta di vale hai trovato la ricetta perfetta! complimenti :-)
@onde: sono davvero contenta di averti fatto felice, soprattutto se i complimenti arrivano da una toscana doc! bacioni ;)
RispondiElimina@dodò: una piccola eredità anticipata della mamma della weazel. Certi tegami datati sono davvero un ottimo alleato in cucina :)
@la cuoca pasticciona: grazie tesoro, bacioni anche a te
@Elisakitty's Kitchen: è sì è proprio una zuppa irresistibile ;)
@nepitella: prova a fare la ribollita, sia con la mia ricetta che con quella del tuo libro, so che non ne rimarrai delusa!
@elisa: serviti pure tesoro :D !
@gloria: era la priva volta che provavo a farla, ma devo dire che mi ha soddisfatto davvero tanto! e poi ho scoperto che si può anche congelare :D
@carolina: se la gioca con quella di zucca, diciamo che come preparazione è un pochino più elaborata ;)
@saretta: dai la prossima volta che la faccio ti chiamo...no a parte gli scerzi se passi da Bologna, avvertimi, mi piacerebbe molto averti come ospite :)
@LaGolosastra: è proprio vero, il pane secco in un qualche modo deve essere ricicalto! bacioni anche a te ;)
@Babs: mha speriamo, incrocio le dita ;) baci
@terry: mai espressione più adeguata! "un cibo confortevole" suona malissimo :P
@juls: mamma mia grazie, sono proprio contenta!
@Fiordilatte:provala, è davvero buonissima e poi dimmi se ti è piaciuta ;)
@Cipolla: la ribollita fa davvero subito Toscana, un piatto davvero confortevole :)
@babs: mah speriamo, incrocio le dita! bacioni anche a te ;)
Mi scordo sempre di non aprire il tuo blog all'ora di pranzo...
RispondiEliminabuona la zuppa! questa mi smebra proprio ricca.. con questo freddo è il top
RispondiEliminavale
fantastica! L'ho fatta anch'io anche se non proprio così original one!
RispondiEliminaOgni volta che vado in Toscana la prendo sempre la ribollita, ormai è diventato una specie di rito! Pensa che a casa non l'ho mai fatta, non saprei nemmeno dirti perché :)
RispondiEliminaBuon fine settimana Fra, un bacio.
Meravigliosa, semplicemente meravigliosa!
RispondiEliminaCon quella pioggia fuori ho tanta voglia di una ciotola piena di zuppa fumante!
Un bacione, cara!
Che spettacolo!
RispondiEliminaNe ho mangiata a kg quando lavoravo in Toscana,adoro il cavolo nero che cucino in diversi modi!
Fra..grazie per essere passata ieri :X
Ottima la ribollita!!!! Pensa che ero riuscita a coltivare il cavolo nero in nepal ma il sapore non era lo stesso!
RispondiEliminauff... meno male che almeno tu hai pensato bene di farla riposare e riscaldarla dopo 8 ore (meglio il giorno dopo): non sai quante volte ho trovato (anche su GialloZafferano per esempio, eppure loro sarebbero bravissime) ricette di Ribollite che in realtà altro non erano che "semplici" minestre di pane proprio perché non venivano cotte di nuovo dopo una nottata... e da buon fiorentino questa cosa mi indispettisce sempre un po'.
RispondiEliminaPerò ti devo punzecchiare sul prosciutto perché nella tradizione fiorentina questo ingrediente non c'è (al limite un po' di cotenna da usare per insaporire i fagioli) semplicemente perché il prosciutto cotto è entrato nelle nostre cucine in epoche più recenti (un tempo si cuocevano solo delle piccole quantità di quelle pezzature che non si riusciva a salare o stagionare, non era un ingrediente comune). Esistevano il prosciutto di Praga (ma era davvero un lusso) ed il prosciutto d'oca (più che altro tra le comunità israelitiche) che però non erano appannaggio dei nostri contadini.
Scusa la pignoleria. :)
ooops, chissà perché mentre scrivevo mi sono convinto che avevi scritto del prosciutto cotto e quindi mi sono lanciato nella spiegazione storica...
RispondiEliminavabbè, sarà stata l'ora tarda ;)
meglio col prosciutto toscano, ma davvero nella ricetta originale non appare (la cotenna di maiale sì, ma non la usano più in molti)