La visione di tanta bellezza mi riconcilia con l’umanità; c’è qualcosa di ancestrale e allo stesso tempo soprannaturale in questa opera che mi mozza il fiato, che mi commuove e per qualche minuto mi fa credere che se siamo in grado di creare tale splendore forse abbiamo ancora qualche speranza. Quando usciamo si sta facendo buio. Una breve passeggiata per vedere Santa Sofia dall’esterno e poi ci immettiamo sull’arteria principale di Sultanahmet in cerca di un posto dove cenare, anche perché la weazel si è rifiutata di mangiare le fette di culo gentilmente offerte sull’aereo e ora potrebbe tentare di divorare uno dei numerosi gatti che si aggirano per i vicoli.
La vacanza è stata caratterizzata da un numero imprecisato di chilometri macinati in lungo e in largo per la città. Banditi i mezzi pubblici, eccessivamente affollati, la weazel e io abbiamo camminato veramente tantissimo. Istanbul è una città da vivere e visitare stando in mezzo alla gente. Solo così si riesce a capire quell’unicità che la contraddistingue da secoli. Istanbul non è né oriente né occidente, non è la commistione di entrambi, ma una sorta di terza via, qualcosa d’altro che esce dalle comune distinzioni geografiche fra est e ovest. Questo suo essere così simile a ciò che viviamo e vediamo quotidianamente e allo stesso tempo distante ed esotica la rende estremamente affascinante.
Oltre alle moschee che caratterizzano il suo profilo e dai cui minareti si rincorrono le voci dei muezzin che richiamano i fedeli alla preghiera, meritano una visita i due grandi mercati: il Gran Bazar e il Mercato delle spezie. Il primo è molto turistico, ma non per questo meno divertente. Gli oggetti esposti non sono sicuramente il massimo dell’artigianalità, ma è stato spassoso camminare fra le bancarelle colorate, sotto le belle volte piastrellate, perdersi fra i vari corridoi, vedere le contrattazioni, comprare cianfrusaglie a poco prezzo e bere un buon tè seduti guardando la varia umanità passarci accanto. La weazel, dato che era il mio compleanno, mi ha anche regalato due bellissime sciarpe.
Al mercato delle spezie ho letteralmente perso la testa. A parte il casino allucinante, i colori e gli odori sono bellissimi. Polveri, frutta secca e disidratata di ogni tipo, tè fanno bella mostra sui vari banchi. Fortuna che era il penultimo giorno e le lire cominciavano a scarseggiare se no mi sarei comprata tutto il mercato. Comunque ho portato a casa una discreta scorta di curry, zafferano, peperoncino, nocciole e albicocche disidratate oltre un profumatissimo tè alla mela. La passeggiata fra le bancarelle si è poi conclusa con una sosta nella bella piazza di fronte alla moschea Yeni Camii. Per oggi concludo qui. Qui tante famiglie e coppie facevano una sosta mangiando kebab o pite e sorseggiando l'immancabile bicchierino di tè. L'atmosfera era veramente piacevole con tutte queste persone accanto che guardavano quello che avevano appena acquistato, chiacchierando e ridendo. Intanto nella vicina moschea alcuni uomini facevano le abluzioni prima di andare a pregare. E' affascinante osservare qualcuno compiere in pubblico un gesto così intimo come quello di lavarsi, e notare con quanta cura e dedizione questo rito viene ottemperato ogni giorno.
Per ora vi saluto.
Besos
ogni tanto, con la testa, mi trovo ancora a gironzolare per le strade e i mercati di questa sorprendente città, saluti cat
RispondiEliminaUn viaggio che ho intenzione di fare; se non l'hai letto, potrebbe interessarti "Istanbul" di Pamuk. Personalmente, in alcune cose l'ho trovato un po' noioso, ma credo sia perché non ho ancora avuto occasione di visitare quell'incredibile città.
RispondiEliminaCiao,
D.F.
@Cat: io agogno il canto del muezzin ;P. E' sicuramente un viaggio da ripetere
RispondiElimina@D.F. Grazie per il suggerimento, lo leggerò sicuramente! Complimenti per il blog: carinissimo (mi associo all'invettiva)
ehi! ciao! che bello questo post... devo leggermelo bene bene!
RispondiEliminala foto del signore al tavolino è splendida!!
@sara: cia che bello averti qui, ieri notte ho scoperto che sei amica di una mia ex compagna di classe - vicina di casa (Sabina). Nei prossimi giorni spero di riuscire a postare la seconda parte del viaggio. Il tuo blog mi piace molto spero non ti dispiaccia che ti abbia linkato.
RispondiEliminaBesos
FRa bellissimo reportage!! Adoro Anthony Bourdain! Mio marito anche andrebbe fuori di testa con i kioschi... Bellissime le immagine del Gran Bazar, io nel souk di Marrakesh c'ho speso delle ore...
RispondiEliminaBacioni
daniela
@daniela: Grazie :) Baci e buona giornata
RispondiElimina...La mia Istanbul!!! Mi piace sempre leggere le impressioni di chi ci va per la prima volta..è proprio vero, ogni volta che ci vado, ci lascio un pezzo di cuore...
RispondiEliminaBel blog!
Vale
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