giovedì 17 giugno 2010

Welcome Singha

Diventare genitori ci rende piuttosto ridicoli. Ci troviamo alle tre del mattino, stanchi, sudati, sentendoci incredibilmente inadeguati, a cercare una qualsiasi strategia per consolare i richiami malinconici della cucciola. Guardi i suoi grandi occhioni spaventati e ti chiedi se sarai mai in grado di essere abbastanza bravo per prenderti cura di lei. Cominci a parlare una lingua strana, fatta di vezzeggiativi e diminutivi affettuosi. Ogni pappa mangiata, cacchina "santa" pulita, ogni nuova scoperta del mondo che le sta attorno, le coccole, i grattini, le sgridate e i sensi di colpa per dover anche educarla diventano improvvisamente i punti centrali della tua vita. Chiami gli amici, già esperti, per farti rassicurare. Gli inviti a pranzo* per presentargli la nuova arrivata. Sei al settimo cielo quando improvvisamente ti stupisce facendo qualcosa di nuovo, e ti sembra la cosa più bella del mondo. Rimani ora a guardarla dormire e noti ogni più piccolo cambiamento nel suo aspetto ogni giorno che passa. Le parli come se potesse capire, anzi hai la certezza che comprenda ogni singola parola. Giocare per ore diventa un imperativo imprescindibile. Ok non sarà proprio come diventare genitori, ma da quando Singha è arrivata credo di essermi davvero rincretinita ;)

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PS. l'operazione è andata molto bene. Grazie a tutti quelli che sono passati di qui per un saluto!!! Per il momento il salottino rimane ancora chiuso perchè la vista non è ancora perfetta. Ma ogni giorno va meglio e spero di tornare a scrivere presto. Un abbraccio a tutti!

*AGNELLO KORMA

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Ingredienti per 4-6 persone: 1 pezzetto di 2,5 cm circa di radice di zenzero fresca, pelata e tritata/ un cucchiaino di aglio in polvere/ 3 cucchiai di olio di sesamo/ 1 bastoncino di cannella di 2,5 cm circa/ 3 chiodi di garofano/ 3 capsule di cardamomo schiacciate/ 1 pizzico di semi di anice/ 2 cipolle pelate e tritate/ 1 mazzetto di prezzemolo tritato/ un pizzico di curcuma macinata/ 1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere/ 2 cucchiaini di passata di pomodoro/ 500 gr. di agnello disossato a cubetti/ 1 pizzico di pepe nero macinato.

Con il pestello e il mortaio, battete lo zenzero e l'aglio, fino ad ottenere un composto fine, quindi mettere da parte. Scaldate l'olio in una casseruola, aggiungete il bastoncino di cannella, i chiodi di garofano, il cardamomo, i semi di anice e le cipolle, saltate il tutto per 5 minuti, o finchè le cipolle non saranno passite (se necessario aggiungete un po' di acqua calda). Aggiungete la salsa di aglio e zenzero, il prezzemolo tritato, la curcuma, il peperoncino in polvere e la passata di pomodoro. Amalgamate bene e cuocete a fiamma bassa per 5 minuti, mescolando di tanto in tanto. Incorporate l'agnello, condite con il pepe e versate 150 ml. di acqua. Coprite e lasciate sobbollire a fuoco lento per 30 minuti, o quanto basta perchè la carne diventi tenera. Se necessario, togliete il coperchio alzate la fiamma e fate restringere il sugo a vostro piacimento.

Ringrazio la weazel per essere stata la mia vista per un po'

lunedì 7 giugno 2010

Break

La cucina è inondata dalla luce del sole, fa caldo, apro la finestra per far entrare l'aria fresca di questo sabato mattina. La tenda tirata crea un ombra piacevole nella stanza, mi siedo al tavolo di legno, accoccolandomi sulla sedia. Caffè, limonata, qualche articolo di Animals, nell'attesa che la weazel si svegli. Mi godo il silenzio delle prime ore della giornata, interrotto solo dal cinguettare dei merli che hanno fatto il nido nella grondaia. Questa mezz'ora tutta mia è un piccolo limbo prima che la giornata inizi, ha il sapore delle vacanze al mare, mi sembra quasi di poter respirare il profumo iodato delle onde. Poi la giornata inizia, la weazel si profila sulla porta della camera, la faccia ancora piena di sonno. Facciamo colazione e ci mettiamo subito al lavoro. Lui panifica, l'odore dei barillini e dei taralli si spande per tutta la casa, mescolandosi al profumo dell'impasto e del ripieno dello strudel che sto preparando. Aspettiamo che arrivino i miei genitori. Mio papà deve montarmi alcune cose in previsione dell'arrivo dei nuovi micetti ;) Ripago il servizio preparando una quantità industriale di scialatielli, cercando di coccolarli il meglio possibile.
Il pomeriggio ci dirigiamo verso il luogo di perdizione per antonomasia: la Giardineria è un susseguirsi di reparti pieni di articoli per la casa, piante, fiori e animali. Rimango a giocare per un tempo lunghissimo con un cucciolo di jack russel, immaginando la casa in campagna dei miei sogni dove realizzare la mia personale, piccola arca di Noè. La sera cala lentamente, portando un po' di vento ristoratore. Pizza e cinema diventano un appuntamento davvero molto romantico!
Anche domenica la sveglia suona presto! Primo allenamento out-door. 13 chilometri sotto un sole cocente, in mente solo il pensiero di quello che berrò arrivata a casa! Il pomeriggio passa fra le varie faccende da sbrigare prima che il solito tran tran settimanale inizi. Il pensiero si sofferma sempre di più sull'intervento di martedì. Una cavolata per sistemare la fastidiosa miopia che mi rende una piccola talpa, ma l'ansia per l'operazione si materializza in un leggero vuoto allo stomaco. Non rimane altro che compensare. Apro la scatola di latta, il profumo di mele e cannella è già un balsamo per il mio umore. Il tè freddo e aromatico scorre ghiacciato nella gola, liquido e rinfrenscante. Per un po' il mio salotto rimarrà chiuso, ma spero di lasciarvi dolcemente con queste due ricette.

STRUDEL DI MELE

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(ricetta originale: Una Montagna di Sapori, A. Kompatscher e T. Schmalzl)

Ingredienti per la "pasta matta": 125 gr di farina/ 1 cucchiaio di olio di semi di girasole (io ho usato dell'olio di sesamo) / 1 uovo piccolo (50 gr circa)/ 1 presa di sale/ 5-6- cucchiai di acqua tiepida

Ingredienti per il ripieno: 5-6 mele (Royal Gala o Boskop - io ho usato Golden e Fuji) il succo di mezzo limone / 3 cucchiai di rum/ 100 gr di zucchero / 1- 2 cucchiai di uvetta (io ho usato dei cranberries disidratati comprati in loco ;) ) / 40 gr di pinoli (io ho usato delle noci tritate grossolanamente) / 1/2 cucchiaino di cannella in polvere (abbondate!!!) / 80 gr di pan grattato

Per spennellare: 50 gr di burro fuso (usatelo tutto se no lo strudel risulterà un po' anemico)

Unite la farina con l'uovo, il sale il cucchiaio di olio e un po' di acqua (aggiungete un po' per volta) lavorando il tutto fino a attonere una pasta eleastica. Ungete con un po' di olio e mettete a riposare in frigo per 30 minnuti. Nel frattempo affettate finemente le mele, mescolate con il rum, la cannella, i cranberries, il succo di limone, lo zucchero e le noci. Togliete la pasta dal frigo e fatela stemperare per una mezz'ora. Quindi stendetela su un telo infarinato, passatevi sotto le mani con il dorso verso l'alto, sollevatela e tiratela finchè risulterà quasi trasparente. Eliminate i bordi aiutandovi con un coltello ben affilato. Ungete la pasta con il burro liquefatto e cospargetela di pan grattato. Distribuitevi sopra le mele, arrotolate il tutto aiutandovi con il telo, sigillate le estemità e ripiegatele all'insù. Spennellate con il butto fuso rimasto e infornate a 170° a forno statico per 40-45 minuti

TE' FREDDO ALLA MENTA

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(ricetta originale @ il pinguino innamorato)

Ingredienti: 1 mazzetto di menta fresca/2 cucchiai da minestra di tè gunpowder in foglia/ 8/10 cucchiai da minestra di zucchero

Vi serviranno inoltre una teiera metallica , un bicchiere di vetro e un cucchiaio o bastoncino di legno.

Riscaldate una tazza di acqua calda fino a farla bollire, versatela nella teiera e copritela..Mettete a bollire dell'acqua sufficiente per riempire la teiera ( e un po' di più, vi servirà). Mentre l'acqua arriva a bollore, lavate le foglie di menta. Quando l'acqua raggiungerà il bollore, svuotate la teiera e mettete due cucchiai da minestra pieni ( ma non troppo) di tè nella teiera. Versate un po' d'acqua nella teiera e scuotete leggermente il tè bagnato, poi versate l'acqua e ricominciate.
Questa operazione serve ad aprire le foglie del tè e a liberarle della polvere che contengono. Ripetete l'operazione fino a che il tè che fuoriesce dalla teiera non è ragionevolmente pulito ( due o tre volte bastano). Questo vi permetterà di avere un tè chiaro e pulito. Aggiungete lo zucchero a piacere. Mettere molto zucchero coprirà il tannino e vi garantirà un gusto costante. Aggiungete la menta. Versate l'acqua e mettete lascite riposare per 5 minuti. Mescolate con il bastoncino di legno per staccare lo zucchero dal fondo, poi filtrate il tutto in brocca. Conservate in frigofero.

giovedì 3 giugno 2010

Le 11,5 fatiche della Val Pusteria

La Val Pusteria ci accoglie sotto una pioggerella costante che ci accompagnarà quasi incessantemente per tutta la nostra permanenza. Le Tre Cime di Lavaredo sono cinte da una coltre di cotone lattiginoso che le avvolge come una calda sciarpa, mentre più sotto il paesaggio è un digradarsi di tonalità di verde che vanno dallo smeraldo dei boschi alle tinte quasi fluorescenti dei campi dove brucano mucche dal pelo fulvo e lungo. L' Hotel Emma è un'istituzione di Villabassa, e anche se la discendente che conduce l'impresa di famiglia sembra aver perso la squisita gentilezza con cui venivano accolti gli ospiti, l'ambiente è affascinante ed estemamente accurato. Pannelli di legno lucido e profumato, stube in maiolica decorata dai colori pastello, una piccola ma perfetta area relax, dotata di sauna e bagno turco, che risolleveranno dalla stanchezza post gara le nostre gambe affaticate. Anche le cene si rivelano confortanti, zuppe dalla cremossità a dir poco eccellente, semifreddi e strudel che sono veri e propri capolavori dolciari, pani scuri e profumati, birre che alleggeriscono la mente e rallegrano l'atmosfera. Anche tutti gli altri pasti saranno un inno alle materie prime che solo qui si possono trovare: canederli in cui il formaggio si lega allo spek in un matrimonio di sapori perfetto, rosticciata di carne al sapore di cumino accompagnata da patate speziate e crauti, gulash con polenta, frutti di bosco e gelato in cui il sapore del latte è avvolgente. Ma in realtà non siamo solo qui per godere del fantastico cibo e dell'incantevole paesaggio del Sud-Tirolo. E' la corsa che ci ha chiamato! La Cortina-Dobbiaco è alla sua 11^ edizione e quest'anno saremo anche noi tra i partecipanti. La Weazel correrà i 30 km della gara ufficiale mentre io mi limiterò a perrcorrere la distanza più breve, 11,5 km. La mattina della gara si mostra grigia, fredda e piovosa. Passo una buona ora rabbrividendo sotto le gocce gelate che piovono da un cielo gravido, le montagne completamente racchiuse nella loro muraglia di nuvole. Lo speaker continua a ripetere il count down che ci separa dall'inzio della corsa, in sottofondo musica pop anni '90 da il ritmo ai miei brividi. Guardo gli altri partecipanti sfoggiare mise che ricordano più una sfilata di carnevale che una gara sportiva e mi chiedo quanto possa risultare ridicola io avvolta in una busta di plastica!!! Poi lo starter da il via. I primi chilometri sono il solito slalomeggiare fra le altre persone per cercare di aqcuistare il mio ritmo. Ho dimenticato l'i-pod a casa e stupidi ritornelli di Britney Spears mi si inchidano nel cervello! Per fortuna nonostante il tempo non accenni a migliorare e l'idea che una qualche maledizione meterologica contraddistingua tutte le mie gare, il percorso è stupendo. Adoro gli sterrati e mi godo il poter attraversare boschi di pini e il costeggiare le rive del Lago di Landro. Corro "a sensazione", dando tutta me stessa, è una gara breve ma abbastanza dura. Il traguardo è la stazione di Dobbiaco. Ci arrivo con le mani congelate, zuppa di acqua e felice come una bimba davanti ai regali di Natale. 53'.19'', traglio il nastro virtuale registrando il mio tempo migliore. Un tè caldo e biscotti nell'attesa che anche la weazel concluda la sua gara.

Lunedì è l'ultimo giorno di vacanza. Dopo aver saggheggiato il supermercato di Villabassa acquistando ogni prodotto tipico possibile e immaginabile, ci dirigiamo verso Vipiteno.

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My creation
My creation

La perfezione dei giardini e delle strade ha qualcosa di teoutonico che rende l'atmosfera sensibilmente non familiare, mi sembra di aver passato ormai da giorni, un confine immaginario. Mi aggiro fra i negozi di articoli per la casa, attrezzatura da montagna, panifici, librerie con una sorta di febbre compulsiva da acquisto. Ne esco con un bottino ricco di cosette davvero interessanti, fra cui spiccano l'attrezzo per cucinare gli spätzle, un libro sulla cucina tipica alto atesina e il libro di Elisabetta. La vacanza è finita, scappiamo dal temporale che ci ha sorpresi per rientrare nell'afosa Bologna. Non so se riuscirei a vivere qui, ma amo la natura ancora così selvaggia che vi si trova, i sapori genuini che si possono assaggiare, il silenzio, l'aria pulita che sa di erba, fiori e alberi secolari. Presto ritornerò per qualche giorno, in previsione di un trekking! Non vedo l'ora. Intanto vi lascio con un po' di scatti e con la promessa di qulche ricetta carpita in questi giorni ;)


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