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In una ciotola lavorate i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Setacciate la farina con il lievito e un pizzico di sale e uniteli poco per volta al composto di tuorli e zucchero, aggiungendo a poco a poco anche l'olio e il limoncello. Infine unite lo yogurt e mescolate accuratamente fino a che il composto non sarà liscio. Montate gli albumi a neve e con movimenti dall'alto verso il basso incorporateli al resto degli ingredienti. Imburrate e infarinate uno stampo da plumcake (o tre piccoli) e versateci il composto. Decorate la superficie con le more e lo zucchero di canna (in cottura l'impasto ingloberà le more) e infornate in forno già caldo a 180° per dieci minuti. Dopodichè abbassate la temperatura a 150°/160° gradi e cuocete per altri 30 minuti.
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Sullo schermo il volto sudato di Starace è teso nella concentrazione.
Negli occhi vedi lo sguardo di chi sta giocando a una roulette russa. Non si può sbagliare. Bisogna dare tutto, senza indugi, senza timore.
Chissà che cosa passa per la mente in quei momenti. Se si ripensa ai quattro anni di sacrifici fatti per arrivare fin lì. Se la paura di deludere se stessi e chi ha creduto in te ti attanaglia le viscere? Se la voglia di vincere, di fare bene è più forte del timore di sbagliare. Una stoccata, la volata finale, uno sparo, il passante vincente...un colpo, un movimento...sono queste le cose che fanno la differenza tra vincere e perdere.
Le Olimpiadi di Pechino sono iniziate da quattro giorni. Olimpiadi discusse e criticate, su cui pesava la minaccia del boicottaggio. Olimpiadi troppo politiche per godersele pienamente. Però, mentre guardo la cerimonia di apertura, rimango incantanta dalla perfezione dei movimenti, dagli strabilianti effetti pirotecnici, dai volti dei bambini del coro vestiti con i costumi tipici delle varie province, l'uomo volante che accende la pira...Immagini potenti che si uniscono a quelle di pugni chiusi contro il cielo, di muscoli tesi per lo sforzo, di lacrime di gioia, al ricordo dello strano brivido che inspiegabilmente mi assale ogni volta che suona l'inno nazionale per omaggiare un podio. Perchè le Olimpiadi sono o dovrebbero essere soprattutto sport. Chiunque abbia mai praticato qualsiasi disciplina a qualsiasi livello sa che essere lì è il sogno della vita. E vedere quegli atleti, con la medaglia che risplende sotto la luce dei flash, è catartico. Osservare la loro gioia, la gioia di chi ha fatto milioni di sacrifici per arrivare lì, al di là dei soldi, al di là della fama è emozionante.
Così mi ritrovo a saltellare per la casa mentre Pellielo colpisce l'ultimo piattello e a tifare come un ultrà mentre la Guderzo parte in volata. Saranno belle Olimpiadi, che non cancelleranno ciò che la Cina è o fa. Che non faranno dimenticare le tragedie del Tibet. Ma è giusto ora concentrarsi su chi è realmente protagonista di questa Giochi, su coloro i quali rendono tutti noi campioni, anche se solo per qualche istante. Grazie Azzurri. Grazie a tutti gli Atleti.
Negli occhi vedi lo sguardo di chi sta giocando a una roulette russa. Non si può sbagliare. Bisogna dare tutto, senza indugi, senza timore.
Chissà che cosa passa per la mente in quei momenti. Se si ripensa ai quattro anni di sacrifici fatti per arrivare fin lì. Se la paura di deludere se stessi e chi ha creduto in te ti attanaglia le viscere? Se la voglia di vincere, di fare bene è più forte del timore di sbagliare. Una stoccata, la volata finale, uno sparo, il passante vincente...un colpo, un movimento...sono queste le cose che fanno la differenza tra vincere e perdere.
Le Olimpiadi di Pechino sono iniziate da quattro giorni. Olimpiadi discusse e criticate, su cui pesava la minaccia del boicottaggio. Olimpiadi troppo politiche per godersele pienamente. Però, mentre guardo la cerimonia di apertura, rimango incantanta dalla perfezione dei movimenti, dagli strabilianti effetti pirotecnici, dai volti dei bambini del coro vestiti con i costumi tipici delle varie province, l'uomo volante che accende la pira...Immagini potenti che si uniscono a quelle di pugni chiusi contro il cielo, di muscoli tesi per lo sforzo, di lacrime di gioia, al ricordo dello strano brivido che inspiegabilmente mi assale ogni volta che suona l'inno nazionale per omaggiare un podio. Perchè le Olimpiadi sono o dovrebbero essere soprattutto sport. Chiunque abbia mai praticato qualsiasi disciplina a qualsiasi livello sa che essere lì è il sogno della vita. E vedere quegli atleti, con la medaglia che risplende sotto la luce dei flash, è catartico. Osservare la loro gioia, la gioia di chi ha fatto milioni di sacrifici per arrivare lì, al di là dei soldi, al di là della fama è emozionante.
Così mi ritrovo a saltellare per la casa mentre Pellielo colpisce l'ultimo piattello e a tifare come un ultrà mentre la Guderzo parte in volata. Saranno belle Olimpiadi, che non cancelleranno ciò che la Cina è o fa. Che non faranno dimenticare le tragedie del Tibet. Ma è giusto ora concentrarsi su chi è realmente protagonista di questa Giochi, su coloro i quali rendono tutti noi campioni, anche se solo per qualche istante. Grazie Azzurri. Grazie a tutti gli Atleti.
Questo dolcino, preparato ieri nella fresca cucina della Serra, lo dedico a tutti i nostri atleti, con l'augurio di poter realizzare il loro sogno
Ingredienti: 3 vasetti di farina/ 1 vasetto di yogurt bianco/ 1 vasetto di zucchero/ 1 vasetto scarso di olio di oliva/ mezzo vasetto di limoncello/ 3 uova/ un pizzico di sale/ una bustina di lievito/ more (la quantità è libera a seconda del proprio gusto)/ zucchero di canna per decorare
Ndr: per vasetti intendo quelli classici dello yogurt da 125g
Ndr: per vasetti intendo quelli classici dello yogurt da 125g
In una ciotola lavorate i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Setacciate la farina con il lievito e un pizzico di sale e uniteli poco per volta al composto di tuorli e zucchero, aggiungendo a poco a poco anche l'olio e il limoncello. Infine unite lo yogurt e mescolate accuratamente fino a che il composto non sarà liscio. Montate gli albumi a neve e con movimenti dall'alto verso il basso incorporateli al resto degli ingredienti. Imburrate e infarinate uno stampo da plumcake (o tre piccoli) e versateci il composto. Decorate la superficie con le more e lo zucchero di canna (in cottura l'impasto ingloberà le more) e infornate in forno già caldo a 180° per dieci minuti. Dopodichè abbassate la temperatura a 150°/160° gradi e cuocete per altri 30 minuti.
mi associo per gli auguri e mi prendo
RispondiEliminaun bocconcino di plumcake per fare colazione domani.....dici un pizzico e una bustina di lievito....era un pizzico di sale? bacioni e buone vacanzeeeee!
ciao mi unisco ai tuoi auguri, anch'io li sto guardando solo concentrandomi sullo sport e su cosa puo' voler dire per loro.....non dimentico certo tutto il resto. Sono passata da te perchè regalarti un pensiero. Passa da me appena puoi, da Bologna a Bologna, passo e chiudo, ciao sally;-))
RispondiEliminaOgni volta che iniziano le olimpiadi, un pensiero mi torna in mente: nell'antichità, in onore dello sport, si fermavano le guerre! Oggi, le guerre, la violenza, l'odio, sono capaci di avvelenare lo sport. Non riescono ancora a distruggerlo, visto che due atlete, una russa e una georgiana, riescono ad abbracciarsi in modo sincero. Ma ho paura: ci stiamo davvero evolvendo nel nostro cammino di uomini, o è forse il contrario?
RispondiEliminaAnche io faccio tanti auguri a tutti gli atleti. Sicuramente apprezzerebbero questa tortina a colazione.
RispondiEliminaCiaooo, Alex
@astro: emmm...hai ragione ho sbagliato è un pizzico di sale :D un bacio anche a te e grazie
RispondiElimina@sally: grazie e mille per il premio, sono veramente felice che il mio salottino virtuale ti piaccia. Spero di risentirti presto...se no ti invito per un caffè :D
@adryss: mi associo alla tua preoccupazione...certe manifestazioni però mi danno ancora la forza di sperare nell'umanità. In fondo ci sono così tante cose meravigliose e persone straordinarie su questa Terra che sarebbe un vero peccato distruggerle.
@gio: grazie bella :D
@alex:bè energetica lo è di sicuro e neanche troppo grassa. Non male come colazione in previsione di una gara! Un bacio anche a te :)
Altro che pane e Nutella, se gli atleti facessero colazione con il tuo plum sai che prestazioni?..che bbuono il plum cake!
RispondiEliminaAnch'io ieri ne ho preparato uno sai?Le tue more però sono insuperabili!
Bacioni
Saretta
Ma è carinissimo, con quella gobbetta perfetta...le olimpiadi mi scivolano un po' addosso, ma una corsetta me la farei, così per sentirmi un po' più atleta e meritarmi un bel plumcake, che dici?
RispondiEliminaCiao, ti scopro solo ora!! E chiedo venia:)) Sono Elga di semidipapavero, e trovo che quel piccolo flan sia delizioso! A presto
RispondiEliminaFra!!!anche io faccio (anzi trattengo) una lacrimuccia quando li vedo così esultanti e gloriosi...io che ne sono priva mi sento invasa da orgolio nazionale :o e stupore di fronte alla magnificenza della cerimonia di apertura...che ho saputo oggi essere anch'essa ,come molte cose cinesi, un pò tarocca...hanno addirittura fatto cantare in blayback la bambina in rosso,la voce non era sua ma di un'altra bambina che ,aimè, è stata ritenuta troppo "paffuta",e con troppe "finestrelle" nei denti per essere degna di stare in mondo visione....che tristezza.....
RispondiElimina@saretta: ormai siamo in connessione telepatica...evvai con la produzione di plum cake! un bacio
RispondiElimina@preci: guarda io te ne offro una fetta anche senza corsetta...un bacio
@elga: ciao e benvenuta. Grazie per avermi contattato anche su flickr appena capisco come fare ti aggiungo anche io. un bacio e a presto
@bocetta: sì certe notizie sono un po' tristi...però cerco di concentrarmi sul gesto atletico che è sempre un gran bel vedere :)
penso che se i nostri atleti avessero una fettona di questo cake, ne sarebbero strafelici :-D
RispondiEliminaciao Fra.......ma quanti tuorli?????? me la stavo copiando e mi sono accorta che non hai messo il numero di tuorli,,,,,dai che la voglio fareeeeeeeeeeeeeee!!! heehhe ciao Pippi
RispondiEliminahai scritto quel che io penso con le esatte parole che avrei usato se ne avessi parlato.
RispondiEliminainsomma ci siamo capiti...
e l'abbraccio tra la georgiana e la russa la dice lunga.
@imma e salsa: ciao tesore...che dite fra quattro anni mi propongo come fornitrice ufficiale di plum cake? :)
RispondiElimina@pippi: emmmh chiedo venia, dovevo essere in stato comatoso quando ho scritto la ricetta. Le uova sono 3 ho già corretto la ricetta. Fammi sapere come è venuta! un bacio
@enza: lo sport unisce, è questo uno dei lati che preferisco in questo genere di manifestazioni. un abbraccio :D
Mi unisco al tuo augurio. Buon ferragosto.
RispondiEliminaStefano
Trovo il plum-cake meraviglioso...ecco come potrei usar eun pò delle more riportate dalla montagna;)..
RispondiEliminaPer le olimpiadi,sono tanto triste,perchè me ne ero innamorata,ma quest'anno,tutta sta storia orrenda della Cina con i Tibetani..proprio non mi va giù,e anche se mi costa taanta fatica,io non le guardo.
Rimango sempre affranta quando nel mondo capitano queste schifezze.
Resisterò al salto sul materasso??:(