Agosto sta lentamente scivolando via e con lui le vacanze e i viaggi. Sono sicura che tutti noi da bravi foodbloggers trovino la cucina tipica dei luoghi che visitiamo un elemento di non trascurabile interesse. Cerchiamo minuziosamente di carpire gli ingredienti del cibo che assaggiamo, evitiamo i fast food e i ristoranti italiani come se fossero contaminati e ci lanciamo con entusiasmo in ogni bettola che ci promette cibo autenticamente tradizionale. Riempiamo le valigie di prodotti introvabili in Italia, libri di ricette e souvenir gastronomici. Però devo ammettere di avere anche un'altra deviante curiosità. Io mi appassiono al junk food locale! Le schifezze tipiche mi attirano come i segreti di una favolosa baguette o i 365 modi portoghesi per cucinare il baccalà. Rovistare fra gli scaffali dei supermercati, fra confezioni colorate e lucenti alla ricerca di un particolare biscotto, caramella o gelato mai visto in Italia mi diverte tantissimo. Magari poi non passo all'assaggio, in fondo amo troppo il mio fegato per rischiare lo schianto in vacanza, ma a volte si trovano alcuni piccoli "tesori" di golosa malsanità. Come gli Orio's, ormai commercializzati anche qui in Italia. Durante il mio viaggio negli USA erano diventati una vera e propria droga, così come il gelato Ben&Jerry's. Indimenticabile anche il ghiacciolo all'ananas trovato in Portogallo. O il caffè freddo con piccole bubbles gelatinose con cui trovavo ristoro dall'afa di Bangkok.
E voi avete qualche schifezza che ricordate con un certo affetto? Dai raccontante così non mi sento l'unica viziosa! ;D
Nell'attesa delle vostre confessioni vi lascio con un dolcino veramente eccezionale. La ricetta è di Flavio Ghigi, letta da Sigrid, una sicurezza, la mia unica aggiunta è stata l'aromatizzazione al caffè. Il risultato è un dessert scioglievolissimo, una via di mezzo fra una mousse e la panna cotta...terribilmente godurioso!
CAPUCCINO IN PIEDI
Ingredienti: 500 gr di latte fresco /200 gr di panna fresca/ 150 gr di zucchero vanigliato*/ 150 gr di albumi (circa 4)/ 100 gr di uova intere (circa 2)/1 cucchiaio abbondante di caffè solubile
Sbattete in una ciotola capiente le uova e gli albumi, in modo da renderle fluide (non devono montare). Unite il resto degli ingredienti continuando a mescolare in modo da ottenere un composto omogeneo. Filtrate il tutto con un colino a maglie fitte e distribuitelo in tazzine individuali. Sistemate le tazzine in una teglia da forno profonda 5 cm e aggiungete nella teglia 2-3 cm d’acqua bollente. Coprire le tazzine con della carta d'alluminio e infornate il tutto a 120° per circa un’ora. (anche io, come Sigrid, l’ho lasciato circa 20 minuti in più, in ogni caso basta osservare la consistenza dei budini, che devono essersi rappresi). Sfornate, togliete le tazze dall’acqua e lasciatele raffreddare completamente nell'acqua del bagno maria. Riponete poi il tutto in frigorifero e servire quando le cremine saranno belle e fredde.
Come hai ragione!
RispondiEliminaIo faccio proprio così...
E poi ho una fissazione: in qualsiasi paese straniero io vada faccio sempre una visita ad un supermercato locale. Sembra una cretinata, ma non lo è. Mi piace, ed è interessantissimo per capire gli usi e costumi (alimentari) del paese che sto visitando.
Non mi parlare degli "Oreo"! In Inghilterra ne vanno matti. Io, però, non ho resistito alla tentazione di assaggiarli... Alla facciaccia del mio fegato (che non li ha digeriti per tutto il pomeriggio e per tutta la serata...). ;)
Buona giornata cara!
Avevo 16 anni ed ero ospite di una famiglia in Scozia per studiare inglese..girovagando già allora per supermercati piccoli e disordinati scoprii gli Snickers, barrette di cioccolato, mou e arachidi..una droga..mai più senza! La famiglia scozzese me li mandava regolarmente per posta al mio ritorno insieme ai brick di succo d'uva..che ricordi:)) Io ti assomiglio molto, quando si viaggia all'estero è d'obbligo come vedere un museo, l'assalto al supermercato di rione!
RispondiEliminaAnche io mi fiorndo alla ricerca di cose che in Italia a volte neanche guardo, il superfluo e l'improbabile insomma!
RispondiEliminaQuesto dessert mi ha veramente stuzzicata, la tua descrizione è stata perfetta, lo farò, lo farò!!
Allora non sono l'unica!!!Io adoro letteramente i supermercati esteri.Sono così curiosi e zeppi di cose interessanti!
RispondiEliminaUltima vicenda, non da supermercato, a Londra nel maggio scorso:girovagando per Portobello(mi ero appuntata molti locali e shop consigliati da foodbloggers), entro nel famigerato SPICE SHOP... a parte la proprietaria che era di una cafonaggine rara, il negozio è una vera guduria!Ci sono atnte di quelle cose strane da impazzire.La mia attenzione è stata calamitata da ua cosa di cui avevo tanto sentito parlare:i wasabi peas..buonissimi, una droga!Peccato ne abbia preso solo un misero sacchettino, temendo chissà che...Toccherà fare un'altra puntata a Londra!bacioni tesoro, il dolcino è fantastico!
bene, mi sento meno scema a voler "visitare" anche il supermercato del luogo in cui vado in vacanza. Vedo che siamo in tante! L'ultima vacanza è stata quella di PArigi...lì si trova TUTTO!!Insomma un paradiso.
RispondiEliminaLa ricetta di oggi è bellissima. Facile ma d'effettto. Me la vedo bene anche al cioccolato!
Fraaaa... mi vien da ridere!!! non sai come mi riconosco in ciò che hai scritto.. il mio ricordo più forte è quello di Oslo ero totalmente assuefata ad una sottospecie di nutella che si chiamava "nugatti"( si si proprio così) era in formata tubetto di dentifricio anzi dato che la confezione era bianca lo sembrava proprio.!
RispondiEliminaOppure la liquirizia in Spagna.. e non sai quante altre ne ho evitate...:))))
Bacio
Anch'io anch'io !!! Anch'io mi catapulto nei supermercati, oltre che nei mercati. Sono convinta che per certi versi siano lo specchio della società. Da lì percepisci tante cose, anche dalle schifezzette del posto, sì,che a quel punto vengono un po' riabilitate e acquistano dignità antropologica ! :-))
RispondiEliminaCiao cara Fra, è sempre bello leggerti.
io non ho storie su ricerche di schifezze estere, magari..ho fatto 3 viaggi all'estero e solo nel mare nostrum, e con persone non avvezze all'avventurarsi oltre la spiaggia :'( -sigh&sad-
RispondiElimina-SBAV- il cappuccino in piedi..che sia la versione casalinga del sorbetto al caffè che tanto bramo di ritrovare al di fuori del ristorante di cavriago??
Oh yum, looks so creamy and delicious... Great photo!
RispondiEliminaMi sono molto ritrovata nella descrizione del foodblogger che fa shopping compulsivo di prodotti tipici locali introvabili ai più nel proprio paese... io in effetti faccio sempre così, torno carica di libri e ogni genere alimentare che utilizzerò per riprodurre piatti che ho assaggiato durante la vacanza e che mi sono particolarmente piaciuti.
RispondiEliminaBellissima la foto di questo cappuccino in piedi, fa davvero venire voglia di affondarci il dito in quel barattolino!
Un bacione
hai assolutamente ragione! ricordo ancora una delle prime volte a parigi in cui tornai in treno con il vagone letto e la testa in mezzo a piantine di aneto che da me non riuscivo a trovare... senza contare le creme brulèe pronte del banco frigo! Oppure quando tornando da londra ci fermarono all'aereoporto perchè avevamo uno zaino pieno di cheddar e stilton che puzzavano da morire!
RispondiEliminaa presto e un abbraccio!
Io ricordo il primo Kebab della mia vita. Avevo 17 anni, in gita a Berlino (e ti parlo di oltre 20 anni fa). Di notte ci fermammo davanti ad un chioschetto con sto coso che girava. Quel posto non mi sembrava aver mai sentito la parola igiene. Ma mi feci convincere e mangiai il kebab più buono della mia vita.
RispondiEliminaNoi foodblogger siamo davvero tutti uguali :-)
Un bacione
Alex
Ah, questo cappuccino in piedi è una meraviglia di cremosità
ciao Fra,mi son sempre portata qualcosa da ogni vacanza tranne che quest'ultima dove andando anche nei supermercati non vedevo niente che mi prendesse particolarmente ....e poi sono stata un po' scettica non capendo quel che il prodotto era esattamente, dei cinesi non mi son fidata e quindi niente compere mangerecce, bacione ;))
RispondiEliminano! io non ho nessuna schifezza da condividere con te, per un solo motivo, praticamente non viaggio...
RispondiEliminaquindi c'è poco da ricordare...
però da qui, dalla mia casa attrverso questa magico mondo riesco a scopiazzarti questo piccolo gioiellino da mangiare(niente schiefezze quindi), e te lo scopiazzo!
:)
cla
Quando sono andata in Toscana ho assaggiato la finocchiona, non la dimenticherò MAI... b-( Comunque è giusto rischiare, puoi scoprire nuovi sapori.
RispondiEliminaHO pensato a quale fosse il cibo che mi aveva stregato durante i miei viaggi all'estero... Mi ricordo le scorpacciate di cioccolato al caramello durante i miei studi in Scozia e i dolcetti francesi, i mitici berlina tedeschi e le mie prime marshmellows in Olanda quando qui ancora non esistevano. Non ricordo niente di salato, sarà perchè sono golosa? E per lo stesso motivo ti copio la ricetta del cappuccino in piedi. Grazie!
RispondiEliminaSpesso andando in giro e all'estero trascuro i tour nei supermercati anche perchè le persone che sono con me non ne vogliono sapere. per cui...ma alla prossima occasione pianto tutti in asso!!!
RispondiEliminaBuon we e baci
@carolina: è vero è stupendo perdersi fra gli scaffali cercando quel prodotto un po' strano e particolare di cui mai avevi sentito parlare...è come scoprire un piccolo tesoro :)
RispondiElimina@elga: ok lo ammetto io mi facevo portare la senape e il burro d'arachidi dagli stati uniti!
@milla: poi fammi sapere se ti è piaciuto!
@saretta: ci sono sempre ottimi motivi per tornare a Londra ;)
@fiordilatte: credo che parigi sia un luogo di perdizione per un foodblogger...bisognerebbe partire con la valigia vuota! Per quanti riguarda il latte in piedi, aromatizzato col cioccolato deve venire proprio mooolto buono
@maya: nooo che goduria il dentifricio-nutella!!!!
@Marilì: assolutamente d'accordo, la cultura passa anche da ciò che un popolo mangia
@bombamagagna: la prossima volta trascinali di peso in un supermercato vedrai che si divertiranno anche loro a girettare fra gli scaffali ;) Per il capuccino non so se sia quello che dici tu, ma ti assicuro che è veramente superlativo (e poi con Sigrid si va sul sicuro)
@hanna: thank you very much!
@camo: pensa che nel progettare una mini vacanza in sicilia sto già pensando a dove metterò alcuni degli acquisti che devo ASSOLUTAMENTE fare!
@benedetta: :)) mi immagino la scena alla dogana!!!
@alex: siamo fatti con lo stampino :) ...il kebab berlinese è qualcosa di indimenticabile, se ci penso mi commuovo ancora!
@astro: e io che pensavo che ti fossi portata a casa uno di quei magnifici spiedini!!! :P comunque mi ricordo alcuni tuoi "bottini di guerra" niente male ;)
@claudia: giuro questo "capuccino" è stata una rivelazione...fammi sapere se ti è piaciuto!
@franz: acc... sono rimasta fregata anche io con la finocchiona, ma poi per fortuna mi sono rifatta con una scorpacciata di prosciutto pepato :D
@sabrina: il cioccolato al caramello?!?!? per fortuna non l'ho mai assaggiato, sarebbe diventato una dipendenza ;D . Se provi il capuccino dimmi se ti è piaciuto
@mammazan: e fai benissimo...non sanno cosa si perdono ;D
Ciao!io in ogni viaggio che faccio,vado sempre almeno in un supermercato..per cercare i prodotti strani,vedere le scritte sconosciute sulle confezioni..lo adoro come passatempo!nell' ultimo viaggio in Israele di qualche settimana fa ho comprato un sacco enorme di "micro crostini" per minestra,che saranno completamente chimici ma che mi sono paiciuti molto!!
RispondiEliminaciao da Cuneo
www.ilcoltellodibanjas.blogspot.com
Daniela
per me la schifezza più buona di questo mondo erano dei yogurt che trovavo quando abitavo nelli USA... si chiamavano thick... pensa te ;)
RispondiEliminabuono il budino aromatizzato al caffè... buono, sì!