lunedì 29 marzo 2010

E' Primavera?!?!

Finalmente la primavera cominci a a farsi sentire! Sarà siamo tornati all'ora legale e adesso uscire dal lavoro non sembra entrare in un tunnel buio e freddo. Cambia stagione e cambiano le sensazioni, i ritmi. Sento che il corpo richiede nuove energie, nuovi stimoli. La mente si fa più distratta, spinta verso le imminenti vacanze. La voglia di stare dietro ai fornelli si è un po' ridotta, assorbita in gran parte da lunghe lievitazioni e esperimenti di glassatura. Però quando la weazel arriva a casa dopo un incursione al mercato con un chilo di alici freschissime e gli occhioni da gatto con gli stivali, l'unica cosa da fare è aprire il libro di cucina siciliana e preparare le

ALICI ALL'ARANCIA


IMG_6021

Ingredienti: 1 chilo di alici/ il succo di due arance/ 2 limoni biologici/ 1 bicchiere di vino secco/ 100 gr di pinoli/ timo, menta, alloro a piacere/ 150 gr di pan grattato

My creation

Private le alici della testa, delle interiora e della lisca centrale. Apritele a libro e sciacquatele sotto l'acqua corrente e tenetele da parte. Tagliate i limoni a fettine sottilissime dopo averli lavati bene. Tritate le erbe aromatiche e unitele al pan grattato e insaporite con una presa di sale. Rivestite una teglia con carta forno e fate uno strato con le fettine di limone. Fate uno strato con le alici. Coprite con metà emulsione ricavata dal succo delle arance e il vino. Coprite con 50 grammi di pinoli, distribuendoli in modo omogeneo. Completate con metà del composto di pan grattato aromatizzato e procedete a coprire il tutto con un altro stato di ingredienti (limoni, alici, pinoli, emulsione, pangrattato. Cuocete per circa 30 minuti in forno preriscaldato a 180° (gli ultimi 5 minuti passate in modalità grill, passando un filo d'olio sulla superficie del tortino)

mercoledì 24 marzo 2010

E' tardi E' tardi

Cavoli! sono già passati cinque giorni da quando non curo il mio salottino virtuale...mi sento sempre di più il bianconiglio di cui sopra, intento a urlare "È tardi, è tardi!". Avrei un sacco di cose da raccontarvi, ma il tempo a disposizione è sempre pochissimo. Vabbè cerchiamo di raccogliere le idee. Come direbbe la weazel il verbo è: PRIORITÀ' ;) Quindi inizio a ringraziare di tutto cuore Elga e Leone Verde Edizioni per il bellissimo regalo.


Non vedo l'ora di ricevere i bellissimi volumi messi in palio, credo che sarà davvero una golosa lettura. Ma questo non è il solo pacco che sto aspettando con trepidazione. Una colomba, infatti, sta volando dall'Abruzzo verso Bologna per rendere più dolce la mia Pasqua, con la speranza anche di aiutare chi in una notte di quasi 2 anni fa ha visto la sua vita cambiare dastricamente per colpa di un terremoto.Una catastrofe che ha colpito profondamente migliaia di persone, che ha sollevato questioni che mi hanno fatto arrabbiare e rattristare terribilmente. Così quando ho visto l'iniziativa organizzata da Mara mi sono attivata per fare il mio ordine.


Questo dolce artigianale, confezionato con amore e con cura, rallegrerà in modo speciale la mia tavola di Pasqua. Intanto domani comincerò a mettere le mani in pasta per preparare le mie colombe, saranno il mio regalo per amici e parenti. Il blobbino è già fuori dal frigo, pronto per essere massaggiato a dovere, intanto mi sto scervellando per trovare una giusta salsa d'accompagnamento in modo da partecipare a questo goloso contest. Il tempo è poco, ma spero davvero di riuscirercela a fare. Intanto questo dolce è per ringraziare queste persone, che con le loro iniziative accrescono ogni giorno di più la mia passione per la cucina e questo blog.

CHEESECAKE ALLO YOGURT

Cheese Cake

Ingredienti per uno stampo a cerniera da 18 cm diametro: 190 gr di biscotti al burro/ 150 gr di zucchero/ 55 gr di burro fuso/ 300 gr di yogurt bianco/ 300 gr di panna fresca/ 200 gr di latte intero/ 4 uova/ 1 cucchiaino di semi di vaniglia/ il succo di mezzo limone

Accendete il forno a 170°. Mescolate i biscotti, precedentemente sbriciolati in un mixer assieme a due cucchiai di zucchero,con il burro fuso. Stendete questo composto nello stampo dopo averlo rivestito bene da carta forno leggermente imburrata, premendo con la mano in modo che abbia uno spessore omogeneo. Mettete in forno per 10 minuti.
Nel mixer o in un robot da cucina, sbattete lo yogurt con lo zucchero, la panna e il latte. Aggiungete le uova una per volta,sbattendo sempre. Unite i semi di vaniglia e il succo del limone, e sbattete in modo da ottenere un composto omogeneo.
Tirate fuori lo stampo dal forno e versateli composto sulla base di biscotto. Infornate e cuocete per 45-55 minuti o fino a che il composto di yogurt non si sia ben rassodato. Tirate fuori il cheesecake dal forno e lasciatelo riposare per un ora. mettetelo in frigo per almeno 6 ore prima di sformarlo e servite accompagnando con dello zucchero a velo.

sabato 20 marzo 2010

Form My Dad

Guardarlo raccontare di quando era giovane mi da sempre una sensazione strana. E' come osservare una diapositiva di tanti anni fa. Un negativo che si stampa per un attimo negli occhi, due immagini che si sovrappongono in un battito di ciglia. Un uomo, capelli brizzolati, il suo naso un po' egiziano, la voce sempre troppo alta e agitata. Il ragazzo delle foto che ho sfogliato numerose volte, sui vecchi album ormai ingialliti che profumano di polvere e sigaretta. Il ragazzo con i capelli lunghi fino alle spalle, magrissimo, in costume o in pantaloni a zampa anni '70, la marlboro al lato della bocca, i rayban a nascondere gli occhi scuri e grandi che ho ereditato.
E' strano guardarlo raccontare alla weazel storie di gioventù, già sentite o nuove, davanti a questo dolce nato per caso, ma pensato conoscendo i suoi gusti e a quanto ami la zuppa inglese. Strano come l'affetto che ci unisce, così simili eppure così diversi.

Auguri Papà, un abbraccio forte ;)

STRANA ZUPPA INGLESE

Immagine 090

In una pirofila di circa 30cm x 20 cm spalmate un velo di marmellata di albicocche. Fate un primo strato utilizzando gli avanzi di un panettone (come ho fatto io) o del Pan di Spagna. Bagnate con alcuni cucchiai di Bayles o un altro liquore a vostro gusto e mettete a riposare in frigorifero

Nel frattempo preparate la crema al cioccolato: Versate 500 grammi di latte intero fresco in un pentolino, aggiungervi la scorza di un limone limone (solo la parte gialla) e portare a bollore. Togliete la pentola dal fuoco e lasciatela in infusione per almeno 30 minuti, in modo che la scorza di limone rilasci tutto il suo aroma. Filtrate il tutto in una pentola pulita. Lavorate 100 grammi di tuorli d'uova (circa 4) con 120 grammi di zucchero senza montare il composto, unite 40 grammi di amido di mais o di maizena setacciata e amalgamate il tutto con cura. Rimettete il latte sul fuoco e, prima che raggiunga il bollore, toglietelo dal fuoco e versate metà del latte a filo nel composto di tuorli, mescolando velocemente e senza sosta in modo da temperare le uova. A questo punto versate tutto il composto, contenente i tuorli, nel pentolino, assieme al latte rimasto, sempre mescolando. Rimettete la pentola sul fuoco molto dolce e, mescolando di continuo con una spatola, portate a cottura la crema senza smettere di mescolare fino a quando non raggiungerà la giusta consistenza (se avete il termometro, la temperatura deve raggiungere gli 82°C).

consigli: se la crema tende ad avere dei grumi, mescolatela con un frullatore a immersione; il composto risulterà estremamente morbido.

Una volta cotta la crema,versatela subito in un recipiente di vetro e date una mescolata in modo da far scendere velocemente la temperatura (altrimenti continua a cuocere). Dopo 5 minuti circa (quando la temperatura sarà vicina ai 50°C) unite 40 grammi di burro a pezzetti e 75 grammi di cioccolato fondente al 75% e mescolate velocemente in modo da permettere al burro di sciogliersi a contatto con la crema. Lasciate intiepidire la crema avendo cura di mescolarla di tanto in tanto. Mettete della pellicola a contatto con la crema (in modo da evitare la formazione di una fastidiosa pellicina) e fate raffreddare in frigo.

Composizione

Togliete la pirofila con il panettone e la crema al cioccolato dal frigoferro. Con l'aiuto di un cucchiaio leggermente inumidito, distribuite la crema sul panettone, livellando bene il composto. Coprite con uno strato di 100 grammi cranberries essiccati e precedentementemente ammollati in acqua calda. Ricoprite con un chilo di gelato alla crema (artigianale o fatto in casa, mi raccomando!), livellate bene aiutandovi con il dorso di un cucchiaio leggermente bagnato o con una spatola in silicone. Lasciate riposare in freezer per almeno un paio di ore. Servite decorando con una spolverata di cacao amaro setacciato.

mercoledì 17 marzo 2010

Bye Bye Winter

Un ultimo saluto all'inverno, perchè qui le gionate assolate, l'aria decisamente più primaverile, la luce che mi fa compagnia anche dopo uscita dal lavoro, mi fanno assaporare la voglia di qualcosa di più leggero. E non è solo un desiderio culinario (le prime fragole che fanno capolino sui banchi del mercato, una tentazione ancora troppo fuori stagione per i miei gusti e il mio portafoglio ;) ) ma qualcosa che sento come un formicolio sottopelle. E se questa era l'ultima immagine che vi avevo fatto ammirare del mio terrazzino, ora i giacinti fanno sentire il loro inconfondibile profumo, facendo capolino dalla terra scura come piccoli lance violette.

IMG_5993
IMG_5991

Credo (spero) che questa sia l'ultima ricetta dal sapore decisamente invernale. Preparata domenica scorsa per una cena fra amici, è risultata un vero successone. Certo è che andavo tranquilla dato che il procedimento seguito veniva direttamente da uno dei blog che seguo con più gusto! Grazie Onde per questo piatto dal sapore davvero particolare e intrigante (trovate la ricetta originale qui, per comodità ho ritrascritto anche qui, apportando alcune piccolissime modifiche)

SPEZZATINO DI CINGHIALE IN SALSA AL CIOCCOLATO

IMG_5982

Ingredienti per quattro persone: 1 Kg di spezzatino di cinghiale (io l'ho trovato dal mio macellaio di fiducia ma Onde l'ha reperito anche presso l'Esselunga o la Coop)
per la marinata: 1 cipolla/ 2 carote/ 4 foglie di alloro/ insaporitore caber per carne ( o aroma per arrosti a scelta)/ 5 bacche di ginepro/ 1 bicchiere di vino rosso/

per la cottura del cinghiale: 1 bicchiere scarso di vino rosso/3 cucchiai di aceto balsamico/ acqua bollente qb/ 1 cucchiaino di cannella/ 1 grattugiata di noce moscata/ insaporitore caber per carne qb (o aroma per arrosti a scelta)/sale/pepe/olio evo

per la salsa di cioccolato: 80 gr di fondente puro al 100%/ 3 cucchiai di grappa/2 manciate di noci tritate/1 manciata di uvetta tritata1 cucchiaio di polvere d'arancia

Procedimento

La sera prima tagliate il cinghiale a cubetti e mettetelo in un largo contenitore, insieme alla cipolla e alle carote grossolanamente affettate, all'insaporitore e alle bacche di ginepro pestate. Coprite il tutto con vino rosso e lasciate marinare almeno 12 ore, ma anche di più se possibile. Questa operazione è necessaria per lavare via dalla carne il sapore troppo pungente tipico della selvaggina, al quale il nostro palato non è più abituato. L'indomani, scolate la carne, le verdure e la foglia d'alloro dalla marinata e sciacquate il tutto brevemente. Recuperate gli ortaggi, tritateli e fateli soffriggere per circa 10 minuti in poco olio. Quindi aggiungete la carne, cospargetela ancora di preparato per arrosti e fatela rosolare. Quando tutti i bocconcini saranno "sigillati" unite l'alloro, la cannella e la noce moscata; versate il vino e fate sfumare. A questo punto versate l'aceto e fate evaporare anche quello. Aggiungete dell'acqua bollente fino a coprire la carne e fate cuocere per circa 25 minuti dal fischio se usate la pentola a pressione, per 45' dall'ebollizione in pentola tradizionale. In tal caso, versate l'acqua un po' alla volta durante la cottura.

Nel frattempo, preparate la salsa. Fate fondere il cioccolato con la grappa, quindi aggiungete tutti gli altri ingredienti e mescolate bene. Quando il cinghiale sarà cotto, versate nella salsa di cioccolato 3-4 cucchiai del liquido di cottura.

Solo dopo questo passaggio, nel caso l'intingolo della carne risulti ancora troppo liquido, fatelo ritirare.

Quindi, riportate la salsa di cioccolato a ebollizione e versatela sulla carne. Mescolate bene e lasciate riposare qualche ora prima di servire.

Riscaldate al momento.

lunedì 15 marzo 2010

Buon Blogcompleanno, in ritardo come al solito!

Questa settimana ho decisamente trascurato il mio blogghino. Purtroppo fra la ripresa degli allenamenti in vista della mezza maratona di Imola e alcuni impegni imprevisti il tempo per postare è stato davvero poco, ma il fatto di essermi completamente dimenticata che questo mese avrei festeggiato il mio secondo blogcompleanno è davvero imperdonabile! SHAME ON ME, per dirla all'americana ;). Inperdonabile perchè leggendo il mio primissimo post di cambiamenti riguardanti la mia vita e questo mio angolo virtuale ce ne ne sono stati tantissimi. Ero partita con l'idea di tenere un diario, dove annotare le cose interessanti che mi capitavano giorno dopo giorno. Ma alla fine questo blog si evoluto per proprio conto, trasformandosi mese per mese, crescendo con me, diventando rifugio per le mie passioni. Un melting pot a cui ogni ricetta è legata a un momento più o meno speciale della mia vita. E poi ci siete voi. quelli che ogni giorno passano di qui, lasciano un commento, mi scrivono una mail o semplicemente sono fonte di ispirazione e miglioramento. E' per questo che nonostante gli impegni che la vita reale impone, non mi stanco mai di trovare un po' di tempo per questo salottino dove vorrei invitare sempre più persone per un tè, due chiacchiere e magari una fetta di dolce ;). Le relazioni che si sono formate in questi anni, virtuali o reali mi hanno regalato nuovi interessi e amicizie. Non so davvero come ringraziarvi se non con un piccolo pensiero . Questa crostata è per voi , per festeggiare insieme il terzo compleanno di questo blog a cui tengo tantissimo. Un modo per ringraziarvi della vostra attenzione e del vostro affetto

CROSTATA CON MARMELLATA DI CACHI E CREMA AL CAFFE'

IMG_5905

Ingredienti per la pasta frolla: 160 gr di farina/ 80 gr di burro morbido/ 50 gr di zucchero semolato /1 tuorlo d’uovo + 1 uovo intero/ la scorza di un limone grattugiato biologico Impastate lentamente lo zucchero, il burro, le uova e metà della farina. Quando l’impasto inizia ad essere omogeneo aggiungete la restante farina e la scorza di limone, continuando a impastare. Lasciate riposare almeno 1 giorno prima dell’utilizzo.

Ingredienti per la marmellata di cachi: 4 kg di cachi vaniglia pesati prima della pulitura/ 3 mele/ 2 kg di zucchero/ 2 cucchiaini di semi di vaniglia

Pelate i cachi, dopo averli lavati accuratamente, ed eliminate il seme centrale, tagliate a dadini le mele e uniteli allo zucchero e ai semi di vaniglia in un tegame capiente e dai bordi alti.Lascite macinare per un'intera notte. A questo punto portate il tutto a ebollizione e cuocete fino a che la marmellata non avrà raggiunto la giusta consistenza ( per verificarla fate cadere una goccia del composto su un piattino. Il composto deve scivolare lentamente e risultare gelatinoso) Frullate con un frullatore a immersione e conservate in barattoli sterilizzati.

per le dosi mi sono rifatta alla ricetta di Onde99

Per la crema al caffè aggiungete due tazzine di caffè espresso o di moka alla mia ricetta della crema pasticcera

Composizione del dolce

Foderate con carte forno uno stampo per dolci con cerchio apribile e diametro di 18 cm. Tirate un disco di pasta frolla della dimensione della base dello stampo e dello spessore di circa mezzo millimetro,. Con il restante impasto formate un bordo alto circa un centimetro. Cospargete il fondo della crostata con un po' di pangrattato e riempite per metà con la marmellata di cachi. completate con la crema di caffè livellando bene con una spatola. Cuocete la crostata in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti o fino a che la crema non si sia rappresa. Servite decorando con zucchero a velo.

Con questo dolce partecipo alla bellissima iniziativa di Genny



AGGIORNAMENTO: su suggerimento di Elga partecipo con questa ricetta al concorso di Lavazza

Regolamento

Premio di beneficenza per Chefs Sans Frontières.

Tema: la miglior ricetta a base di caffè.

Aiutaci a spargere la voce.

Condividi questo bando su Facebook e Twitter, o ripubblicalo sul tuo sito/blog.

Le 50 ricette più meritevoli saranno raccolte in un libro il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, al netto delle spese, all'associazione Chefs Sans Frontières per l'insegnamento del mestiere della ristorazione a ragazzi di strada di tutto il mondo.

Per partecipare è necessario inviare una o più ricette all’indirizzo ricetta[at]neronero.it entro e non oltre il 30 Aprile 2010. La mail deve presentare come oggetto “Premio miglior ricetta”. Le ricette proposte devono essere complete di ingredienti e delle modalità di preparazione; devono prevedere l’utilizzo del caffè.

Premi per le migliori ricette:
• 1° premio: macchina caffè EP 800 / LB 800 (a scelta) + 500 cialde Lavazza;

• 2° premio: buono sconto del 90% sulla macchina caffè LB 800 + 300 cialde Lavazza Blue;

• 3° premio: 300 cialde Espresso Point;

• Per le prime 3 ricette: inserimento nei menu dei ristoranti Chefs Sans Frontières;
• Per le prime 50 ricette: pubblicazione su libro, con ricavato donato in beneficenza.

Per informazioni sul concorso, sulle macchine per caffè e cialde lavazza in palio: NERONERO.it
Per informazioni sulla associazione no-profit cui saranno devoluti i ricavati: Chefs Sans Frontières

mercoledì 10 marzo 2010

Let it snow Let it snow Let it snow

Polvere soffice e ghiacciata continua a cadere su Bologna. L'inverno sembra non volere andarsene, una coperta che si fa ogni giorno più pesante su questa città e sui miei umori. La voglia di risentire il calore splendere sulla pelle è come un miraggio lontano che fa vagheggiare la mente verso luoghi remoti, dove il profumo di fiori e il sapore iodato dell'aria ricorda vacanze passate. Oggi mi sono svegliata guardando i tetti fuori dalla finestra, imbiancati da una coltre immacolata. I ciclamini facevano capolino, piccoli doni di luce violetta in quella lattiginosa perfezione.

IMG_5967

Mi muovo silenziosa in cucina, la macchina del caffè che manda il suo profumo inconfondibile, la weazel ancora a letto, ancora per pochi minuti, prima che la sveglia non suoni anche per lui. So che stasera farò tardi e preparo gli ingredienti per la cena. Ho voglia di coccolarmi e il pensiero cade su qualcosa di semplice e familiare. Un risotto reso un po' speciale grazie all'idea di un'amica bloggler. Io ho apportato alcune modifiche alla ricetta originale ma il risultato è stato davvero eccellente. Un piatto cremoso e delicato, una vera rivelazione, che si presta davvero a tantissime variazioni, l'importante è scegliere un vino di qualità. Spero che queste serate gelide finiscano presto ma sono una buona scusa per concedersi questi piatti ancora dal sapore invernale.

RISOTTO AL NEGROAMARO (per 2 persone)

IMG_5976

In un tegame dal fondo spesso fate rosolare una cipolla tritata finemente nel burro(circa 40 gr) Appena prendono colore, unite 200 grammi di riso carnaroli e fatelo tostare, poi sfumatelo con un bicchiere di Negroamaro (o un altro vino rosso a vostra scelta). Nel frattempo portate a ebollizione 500 ml di acqua salata. Continuate la cottura del riso alternando l'aggiunta di vino (io ho usato circa mezza bottiglia) all'acqua salata. Una volta che il riso sia cotto mantecate con abbondante parmigiano grattugiato e a piacere una noce di burro ;)

lunedì 8 marzo 2010

Foodies in Rome: una giornata da non dimenticare

Sabato è stata una giornata straordinaria. Grazie all'organizzazione di quatto incredibili food blogger Carolina Elisa, Giada, Juls, Sara, quaranta di questi folli appasionati di cibo e cucina si sono potuti incontrare a Roma per conoscersci e condividere alcune ore insieme, passeggiando per la capitale, chiacchierando e scherzando come vecchi amici. L'appuntamento è iniziato alla stazione Termini. Un piccolo gruppo riconoscibile da mestoli e cucchiai decorati da fiocchi rosa. Alcuni minuti per presentarci e riconoscerci fra vari aka e facce già viste e poi via, verso Pizzarium.

IMG_5927

Il locale è minuscolo, ma semplicemente irresistibile. Scaffali ripieni di farine speciali, teglie ricolme di pizze una più invogliante dell'altra. Il profumo che proviene dalla cucina è assolutamente invitante e Gabriele, il propietario ci coccola allestendo un piccolo banchetto di prelibatezze lungo la strada. Mi diverto a fotografare le varie portate, a gustare il sapore così particolare degli abbinamenti, a scambiare chiacchiere e scatti con gli altri ragazzi.

My creation

1. crostini all'olio 2. pizza con mortadella e puntarelle 3. supplì 4. pizza con coppa e crema di ceci al limone

La sensazione di trovarsi lì è davvero strana, un misto di terrore per la novità della cosa e la piacevole scoperta di sentirsi a proprio agio, fra amici.

La tappa successiva è Castroni. Qui non ci sono parole per descrivere la varietà di prodotti a disposizione per scatenare la fantasia culinaria. Mi aggiro fra gli scaffali rapita dall'odore di caffè e di spezie, cercando di comprare solo ciò che sono sicura di non poter trovare a Bologna. Ma la cosa più eccitante è parlare con gli altri partecipati a questo evento, scoprire tante piccole nuove cose su di loro, fare progetti per alcune interessantissime collaborazioni (qui devo ringraziare particolarmente Manuel e Jasmine per le loro eccezionali idee), avere conferme su quanto già avevo immaginato.

My creation

La giornata prosegue, una danza allegra fra un piccolo negozio di birre dove la weazel si è perso fra gli effluvi di luppolo e le spiegazioni accurate del propietario sulla provenienza e la produzione delle varie bottiglie e il negozio incantato di Peroni, dove fra stampi, cerchi di metallo e i più svariati articoli da cucina, il mio portafoglio è rimasto letteralmente prosciugato.

Che dire, alla fine si siamo incamminati nuovamente verso la stazione Termini, con la promessa di ripetere al più presto questa singolare e meravigliosa esperienza.

martedì 2 marzo 2010

Sicilia Mon Amour

I miei genitori hanno sempre amato fare le ferie fuori stagione, più precisamente visitare d’inverno, luoghi solitamente presenti nell’immaginario collettivo come località di vacanze estive e d’estate andare al nord o in località “fresche”. Per questo la prima volta che approdammo in Sicilia, fu durante le vacanze di Natale. Negli anni successivi grazie al tennis, agli amici e alla vita sono tornato tante volte nella regione più bella d’Italia, ma nonostante abbia ricordi stupendi delle vacanze di sport nel limoneto di Giardini per me la Sicilia rimarrà sempre quella dell’inverno 1993. La prima volta che vidi l’Etna, innevato, come sfondo di scena del Teatro Greco di Taormina, il mio primo vero cannolo, gli arancini…la pasta alla Norma, Siracusa e il barocco di Noto. Una meraviglia, tutta per noi, neanche un turista. Gli ultimi giorni del nostro viaggio decidemmo, visto il tempo primaverile, di andare a Lipari per fare un giro delle Isole. Appena arrivati il tempo cambiò, si alzò un vento fortissimo (non è un caso se si chiamano Eolie), che ci bloccò sull’isola per tre giorni perché i traghetti non potevano più navigare. I miei naturalmente erano piuttosto agitati, eravamo alla fine del viaggio, dovevamo tornare a Bologna e loro rientrare al lavoro….ma il vento sembrava non calare. Io, invece, assaporai una sensazione unica e irripetibile, quella di essere bloccati su un’isola alla fine del xx secolo. Per le vacanze la prof di Lettere ci aveva dato come compito, tra gli altri, la lettura dell’Iliade. Io la lessi quasi tutta in quei tre giorni, pieni di vento tra Lipari e Vulcano. Ancora adesso se qualcuno nomina Achille o Patroclo, io penso al molo ventoso di Lipari e alle onde schiumose che si schiantavano sui frangiflutti. E’ stato strano e bellissimo, perché quella volta, al contrario di molte altre, sapevo di vivere un momento irripetibile. Alla fine il vento e il mare si calmarono e noi riuscimmo a ripartire, ma per un po’(probabilmente a causa delle mie letture) sembrò che qualcuno volesse tenerci lì, come gli Dei dispettosi dell’epos omerico.

Ieri Fra mi ha cucinato una pasta buonissima che unisce terra e mare, come tanti piatti poveri ed eccezionali del nostro Mediterraneo. Penso che un piatto sia veramente buono quando ci porta ai ricordi di momenti piacevoli o addirittura unici. Io ieri per un po’ sono tornato a Lipari nel 1993

PASTA CON PAN GRATTATO AL RAGÙ DI POLIPO E CAVOLO ROMANO

IMG_5889

Questo piatto nasce dal ricordo di alcune vacanze siciliane. Il profumo di quella terra, i suoi prodotti, la sua cultura mi hanno da subito fatto innamorare. In questo peridio dove le giornate cominciano ad allungarsi e nell'aria c'è già quel sentore inconfondibile di primavera la voglia di riassaporare i gusti di quella regione si fa sempre più insistente. Spero che questi cannolicchi vi invitino ad altri e golosi abbinamenti ;) Fra

Ingredienti per due persone: 130 gr di cannolicchi di Gragnano/i fiori di mezzo cavolo romano cotto al vapore (potete anche usare dei broccoli)/ 100 gr di pan grattato/ 180 gr di ragù' di polipo (io ne avevo una confezione già pronta ma potete sostituirlo con delle sarde/ mezzo bicchiere di vino bianco/ olio e peperoncino qb

In un pentola di acqua bollente e salata cuocete i cannolicchi. Nel frattempo preparate il sugo. In un padellino tostate il pan grattato con circa 3 cucchiai di olio. In un'altra padella scaldate un paio di cucchiai di olio extra vergine di oliva e unitevi il ragù di polipo (o le sarde dopo averle lavate e private della testa, della lisca centrale e delle interiora). Unite il cavolo, precedentemente cotto al vapore. Sfumate con il vino, alzando la fiamma al massimo. Salate e condite a piacere con il peperoncino. Scolate la pasta al dente e fatela saltare nel condimento di polipo e cavolo e infine aggiungete il pan grattato tostato. Condite con un filo di olio extra vergine.
LinkWithin Related Stories Widget for Blogs