Il viaggio verso Kanchanaburi è fatto di volti. Prendiamo la terza classe dalla stazione di Bangkok. Siamo gli unici occidentali. Donne, bambini, anziani affollano la banchine. Due lady-boy si truccano accuratamente su una panchina. E' una scena affascinante che spiega molto della realtà si questo paese. Mi colpisce la serenità che aleggia sui loro visi.
Il treno è lento e consente di godere del panorama che scorre pigramente fuori dal finestrino aperto. Un orizzonte fatto del verde delle risaie, fazzoletti di terra e acqua strappati alla giungla, sempre in agguato, pronta a riprendersi ciò che le è stato sottratto. Ad ogni stazione scendono orde di studenti in divisa. Camicie azzurre sopra gonne e pantaloni blu scuro, in stridente contrasto con i villaggi rurali in cui si perdono.
Kanchanaburi è carina, placidamente stesa lungo il fiume Kwai. Alloggiamo presso il migliore ristorante della città, una guesthouse immersa in un giardino dai colori meravigliosi. Ogni cena sarà una festa di sapori e profumi, annaffiata da numerosi bicchieri di fruit shake e Singha ghiacciata. Facciamo amicizia con il cameriere e qui ho il primo sentore di quella che nel corso del viaggio diventerà una certezza...lo sport più seguito non è la muay thai, ma il calcio...anche qui!
Il pulmino scorre veloce sull'asfalto liscio. L'aria condizionata mi fa rabbrividire. E' ancora presto e le strade sono pressoché deserte. Arriviamo alle Cascate di Erawan prima che l'invasione dei turisti e delle gite scolastiche inizi. Un impero d'acqua, sette livelli che si inerpicano fra intrichi di liane e alberi le cui foglie creano estesi tetti vegetali. Un breve bagno nelle polle cristalline, abitate da pesci grandi quanto il mio avambraccio e poi siamo di nuovo in cammino.
Vedo la sagoma grigia uscire dagli alberi, la proboscide ripiegata a portare il cibo alla bocca, le orecchie che sventolano l'aria calda. Un sogno di bambina che si avvera, quando salgo sulla testa dell'elefante, la sua pelle ruvida e calda sotto i palmi. La dolcezza e l'intelligenza di quegli occhi languidi e pacifici è sconcertante, mi lascia senza fiato.
La storia del Tempio delle Tigri assomiglia a una favola. Iniziata qualche anno fa, quando i monaci accolsero e curarono una coppia di tigri, ferite dai bracconieri. Addomesticandole con l'acqua, allevandole con una dieta praticamente vegetariana. Ora le tigri sono 17. Sentire la loro potenza quando appoggio la mano sul pelo umido e ispido è un'emozione che non scorderò mai.
La pioggia ci sorprende mentre giochiamo con i cuccioli. Ci ripariamo sotto una tettoia osservando l'acqua creare fiumi di fango. Le gocce si fanno via via meno intense, il temporale scema lasciando nell'aria minuscole particelle d'acqua. Ed ecco che davanti ai nostri occhi si materializza l'arca di Noè. Decine di erbivori, cavalli, mufloni, cinghiali si accalcano e si spingono, richiamati dal pastone che i monaci hanno sparso lungo il sentiero. Semplicemente surreale.
Mentre percorriamo la Ferrovia della Morte, costruita dai prigionieri durante la seconda guerra mondiale silenzio si fa fitto, denso. Nubi plumbee sporcano ancora il cielo. Le rotaie sono incastonate nella roccia, smantellata al costo di sangue e vite. Una prigionia terribile, in un luogo così remoto da dover essere apparso come un mondo alieno, l'incubo di un inferno. Un inferno che però, sessant'anni dopo, mi sta donando l'esperienza più intensa della mia vita.
Lasciamo Kanchanaburi, spinti verso est. Ayutthaya ci aspetta. Un'altra pagina nel mio diario. Nuove meraviglie che mi riempiranno gli occhi e la mente.
solo due parole "che spettacolo!"
RispondiEliminasplendido tutto quel che avete visto
RispondiEliminae sicuramente difficile da dimenticare.....spiegaci un po' che sono fruit shake e Singha.....sono riproducibili? ciao e bacioni.
Wow Fra, attraverso i tuoi racconti ed i tuoi scatti mi sembra di essere riuscita a cogliere l'atmosfera di questo viaggio! Grazie, bellissimo reportage!
RispondiEliminaUn bacio cara!
Leggo il resoconto del tuo magnifico e non vedo l'ora di riuscire ad andare anche io lì,perchè la thailandia (e il giappone rurale) è il mio viaggio da sogno più ambito. Preparati che il giorno in cui partirò ti romperò le scatole per avere più informazioni pratiche possibili ;P
RispondiEliminaun bacio,e complimenti! sei una narratrice fantastica!
Che splendido racconto!Chissà che emozione è stata vivere quei posti...
RispondiEliminaUn bacino
saretta
;-) le foto e le tue parole sono poesia per gli occhi e la mente.....grazie Fra!!!!
RispondiEliminaCiao! Ed uio che ho sempre pensato che agosto/settembre non sia il periodo adatto a visitare questo splendido paese... evidentemente mi sbagliavo:D Complmnti per le foto e per il viaggio fatto proprio come piace a me! Un abbraccio
RispondiEliminale fotografia parlano da sole sono bellissime compliemnti
RispondiElimina@mafalda: grazie :)
RispondiElimina@astro: allora gli shake sono frullati di frutta ghiaccio acqua zucchero e sale, mentre la singha è la birra locale (per riprodurre questa ti devi attrezzare :P)
@camomilla e pippi: è un vero piacere condividere queste emozioni con voi un bacio
@bocetta: non vedo l'ora di subissarti di informazioni! Per il giappone...posso venire anche io?!?!? :P
@saretta: davvero grande! Un bacio a te
@nepitella: in teoria è l'inizio della stagione delle piogge e soprattutto sulla costa ovest piove molto. Ci sono temporali quasi giornalieri, ma durano poco (circa un'ora) e solitamente per il resto del tempo le giornate sono belle :)
@gunther: grazie e melle :)
Fra che bellissime foto tesoro mio! ne sono affascinata! mio marito ha fatto una vacanza di tre mesi prima che lo conoscessi ed era rimansto incantato dalla bellezza dei posti e delle persone così gentile e affabili..bellissimi viaggio tesoro! ohhh..ma quand'è che scendi a trovarmi?uffaaaaa :-)
RispondiEliminaSilvia
Fraaaaaaaaaaaaaaa ma che bello!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! non m'immaginavo un posto cosi!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaE anche per oggi ho sognato grazie a te!! La foto della tigre è bellissima, la stampo per il mio bimbo:) Elga
RispondiEliminano scusa...ho cpiato bene...hai accarezzato una tigre?
RispondiEliminapotenza della thailandia.
Igino è andato in piazza delle erbe, credo.
comunque domenica c'è stata una gran mangiata.
le mie figlie e noi ringraziano tutti i bolognesi, specie te :*
@imma: davvero splendidi se ne hai la possiblità non esitare ad andarci
RispondiElimina@silvia: firenze mi manca...prometto di venire presto anche perchè conoscerti personalmente sarebbe una grande emozione :D
@gràgrà: :D
@Elga: spero proprio che gli piaccia!
@ciboulette: grazie mi hai fatto uno dei più bei complimenti che io abbia mai ricevuto
@enza: siiii ne ho toccate ben cinque! Sono felice che tuo marito si sia trovato bene qui...la prossima volta vieni anche tu così ti faccio da cicerone
Le tue foto credo colgano gli aspetti caratteristici di ciò che hai visto durante il tuo viaggio, sono stupende!!
RispondiEliminaGrazie per averle condivise con noi:-)
che meraviglia! mi mancava la parte seconda, ma quando ho visto la prima ero già estremamente sazia!
RispondiEliminaun viaggio davvero spettacolare, in cui mi sembra vi siate arricchiti tantissimo! un bacio grande