domenica 29 giugno 2008

Pasta, Amore e Fantasia

Ci sono cose che trasmettono serenità. Gesti semplici che hanno il potere di riequilibrare il nostro universo.
Come stare sdraiata in mezzo a un prato. Guardare i bambini che giocano attorno, gli alberi, le api che scorrazzano da un fiore all'altro.
Fare un cruciverba con la weazel. Addormentarmi sulla sua pancia.
Sentire l'aria fresca sulla pelle calda.
Guardare il tramonto dal finestrino dell'auto, in autostrada, tornando dal mare.
Stare a letto, al buio, a chiacchierare.
Scrivere. Fotografare. Ascoltare la musica. Leggere un buon libro.
Ognuno ha questi piccoli riti. Semplici strategie di sopravvivenza in un mondo complicato e frenetico. Semplici come può esserlo un piatto di pasta. Perché basta poco, un tocco di pomodoro, un accenno di basilico e tutto diventa poesia.


TORTIGLIONI CON POMODORINI CONFIT
E CREMA DI FUNGHI E CECI



Ingredienti x due persone: 150g di tortiglioni rigati/ 200g di ceci precedentemente lessati (peso a cotto)/ 15g di funghi porcini secchi/ 10 pomodorini ciliegia/ zucchero di canna/ una manciata di rosmarino/ 1/2 bicchiere di brodo vegetale/ sale pepe e olio evo/ basilico

Prima di iniziare la ricetta alcuni piccoli consigli per la cottura dei ceci: immergeteli in acqua fredda e portateli a bollore; aggiungete all'acqua di cottura un granellino di asafoetida e due foglie d'alloro per evitare conseguenze antisociali :); non salate l'acqua di cottura.

Mettete i funghi a rinvenire in acqua tiepida. Nel frattempo lavate i pomodorini e divideteli a metà. Poneteli sulla placca da forno ricoperta di carta da forno e spolverizzateli con un pizzico di sale, zucchero di canna e il rosmarino tritato. Infornate a 80°-100° per circa due ore.
Quando i funghi sono diventati morbidi, trasferiteli in una piccola casseruola con un goccio d'olio e uno spicchio d'aglio. Salate e fate insaporire per una decina di minuti. Unite i ceci e fate soffriggere ancora per circa 5 minuti. Se vedete che le verdure si asciugano troppo aggiungete un paio di cucchiai di brodo. Aggiustate di sale e pepe. Spegnete il fuoco. Mettete da parte circa un terzo dei funghi e dei ceci, mentre riducete in purea i restanti due terzi aiutandovi con un frullatore a immersione. Se vedete che il composto è troppo duro unite un po' di brodo. Mantecate con abbondante olio di oliva fino a ottenere una crema setosa. Unite ai ceci e ai funghi interi i pomodori confit, conditeli con un filo di olio di oliva e il basilico a pezzetti, rimescolate e lasciate insaporire.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e scolatela piuttosto al dente. Conditela con la crema e i funghi, i ceci e i pomodorini interi. Servite tiepida o fredda con un giro di olio crudo.




E con questa insalata di pasta partecipo alla bellissima iniziativa di Deborah, che ringrazio per l'invito. Mi piacciono molto le raccolte di ricette e questa mi ha appassionato in particolar modo, sia per la scelta degli ingredienti sia per una sorta di orgoglio nazionale; in fondo la pasta è un pilastro della nostra italianità


giovedì 26 giugno 2008

Norman's Death

Si credeva un luccio.
O forse un barracuda.
Un pesce rosso con una crisi di identità grande come una casa. Appena comprato l'avevamo messo con altri due pesciolini. Nel giro di una settimana ne ha sbranato uno e smozzicato l'altro. Tranciata di netto una delle due pinne laterali e ridotto a un piccolo moncone quella caudale. Così siamo stati costretti a dividerli e siamo rimasti con due pesci psicopatici. Uno Norman Bates e l'altro menomato, cieco e costantemente in movimento. Norman Bates in cucina, la vittima in sala.
Da quel momento in poi, non potendo sfogare i suoi istinti predatori su un suo simile Norman se ne stava acquattato sul fondale, nascosto dietro una conchiglia, in agguato. Quando passavi di fianco alla vaschetta schizzava fuori e si schiantava contro il vetro, nel vano tentativo di azzannarti. Era inquietante. La mattina, mentre facevi colazione, abbandonava il suo appostamento, si incollava al bordo della boccia e ti fissava. Quando gli versavi il mangime nell'acqua le scagliette colorate e maleodoranti non facevano in tempo a toccare la superficie che lui le aveva già divorate tutte e stava lì, in sospensione a boccheggiare con mezza bocca fuori nella speranza che qualcos'altro cadesse vicino alle sue fauci. Un giorno ho provato a infilare un dito nell'acqua; se avesse avuto i denti mi avrebbe staccato una falange.
Così ieri quando la weazel mi ha chiamato dicendomi che aveva trovato Norman a pancia all'aria..bè...diciamo che non mi sono strappata i capelli. Sarà che a me i pesci rossi non sono mai piaciuti, neanche quando ero piccola. Sarà che questo mi stava proprio sulle scatole... Un bel funerale, giù per lo scarico del gabinetto. La vittima è sopravvissuta e continua il suo moto perpetuo. Il carnefice è morto. Se esiste un inferno dei pesci spero che Norman ci sia finito, magari nel girone degli ingordi o degli assassini.
Questo dolce lo dedico a lui, che nuoti in un mare di sale :)


TORTA DI SANTIAGO


Ingredienti: 4 uova/ 200g di zucchero/ 250g di mandorle non spellate/scorza di limone grattugiata/ cannella/ zucchero a velo

Macinate finemente le mandorle nel mixer con un paio di cucchiai di zucchero. Dividete i tuorli dagli albumi e montate quest'ultimi a neve. Montate i rossi con lo zucchero in una ciotola capiente, aggiungete le mandorle macinate, la scorza del limone e la cannella. Amalgamate bene e infine aggiungete gli albumi montati a neve, incorporandoli con una paletta con movimenti dall'alto verso il basso. Foderate una teglia (io l'ho usata rettangolare) con carta da cucina inumidita e versateci dentro il composto. Infornate per circa 20-25 min in forno già caldo a 180°. Passato il tempo necessario (vale sempre la prova stecchino) tirate fuori la torta, lasciatela freddare e spolveratela con lo zucchero a velo

NdR la ricetta di questa torta è facilmente reperibile in tutto il web. Io l'ho trovata cercando un dolce per la mia cena spagnola e trovo che sia deliziosa, soffice e per nulla stucchevole. Secondo me è perfetta con del gelato alla vaniglia

lunedì 23 giugno 2008

Olè...les jeaux sont fait

Io la partita ieri sera non l'ho guardata. Per scaramanzia. Quindi, per questa volta, la responsabilità della sconfitta della nazionale non è mia.
Si prova una strana emozione a seguire i 90 min di gioco attraverso le ovazioni, le bestemmie, gli urli che provengono dalla finestra aperta. Neanche una macchina a disturbare il quasi religioso silenzio che avvolgeva Bologna ieri sera. Le luminiscenze degli schermi sintonizzati sullo stesso canale, una stereofonia di esultanze e improperi. Affascinante, almeno fino a quando Di Natale non ha sbagliato il rigore. Da lì in poi solo delusione. Delusione per una nazionale che non meritava di vincere, ma, insomma, un po' ci si sperava!
Comunque a proposito della cena...doverosamente consumata davanti alla TV dalla weazel, l'idea era quella di omaggiare la squadra sfidante (della serie magari si accontentano delle lusinghe culinarie e ci lasciano vincere?!?!) e quindi cosa c'è di più spagnolo della PAELLA

PAELLA


Ingredienti per 4-5 persone: 1 melanzana/ 1 zucchina/ 1 carota/ una cipolla piccola/ uno spicchio d'aglio/ 1 peperone/ 12 pomodorini ciliegia/ 250g di riso carnaroli (era quello che avevo in casa)/ 2 petti di pollo/ 200g di ragù di pesce (gamberi, totani, tonno, branzino)/ 150g di cozze congelate senza guscio/ 1l circa di brodo vegetale/ una bustina di zafferano/ fagioli di spagna (io avevo i borlotti) già lessati/ sale e pepe qb.
NB usate una padella molto capiente (34-36 cm di diametro)

Lavate bene tutte le verdure e riducetele a cubetti. Immergete le melanzane in acqua fredda salata per circa dieci min, poi scolatele e asciugatele bene con carta da cucina. In una larga padella fate soffriggere con un po' di olio la cipolla affettata fine e lo spicchio d'aglio diviso in 3 parti. Aggiungete la dadolata di verdure tranne i pomodorini, abbassate la fiamma e lasciate cuocere per circa 20 min. rimescolando spesso e aggiungendo un paio di cucchiai di brodo se necessario. Intanto tagliate il pollo a cubetti e unitelo alle verdure. Passati i 20 min. aggiungete il ragù di pesce, le cozze e i pomodorini. Mescolate bene e lasciate prendere colore al pesce (tanto per intenderci: i gamberi devono diventare rosa). Salate e pepate. Ora versate il riso nella padella, mescolando bene con una paletta di legno e lasciate tostare qualche minuto; dopodichè versate metà del brodo nella padella, unite lo zafferano, mescolate per distribuire bene gli ingredienti, coprite con un coperchio o della carta stagnola e lasciate cuocere a fiamma media per circa 10 min senza mai mescolare. Trascorsi i dieci min. scoperchiate e proseguite la cottura del riso aggiungendo poco alla volta il brodo rimasto. A circa due min dal fine cottura, aggiungete i fagioli e regolate di sale.

domenica 22 giugno 2008

Dentisti Pazzi e Weazel Marine

Alzi la mano chi ama i dentisti?
Per carità, non fraintendetemi, magari sono persone garbatissime. Le più buone del mondo. Però...insomma l'idea del dentista non è una fantasia piacevole. Quando poi il suddetto dentista è anche un'arrogante testa di beep, ecco le cose cambiano. Quando il suddetto dentista, che ha lo studio nello stesso palazzo in cui vivi, pensa di essere il padrone e signore dell'edificio, ecco la voglia di legarlo alla sua stessa sedia e seviziarlo con il trapano diventa quasi una necessità. Perché i soldi e i millesimi non ti autorizzano a sentirti king of the hill. Non ti danno il diritto di deliberare che dal 13 luglio non si può più parcheggiare nel cortile interno, tanto il tuo cafonissimo BMW manco ci passa nell'androne! a questo punto il desiderio di intuppare lo scrocco della porta di attack o rivestire l'interno della maniglia di chewingum è quasi incontrollabile. Ma poi la parte razionale e perbene prende il sopravvento, il terribile Hide si ritira e Jeckill decide di fare una telefonata al suo amico avvocato. Ok la delibera dell'assemblea è piuttosto illegale. Sbarramento del cortile bloccato...per il momento.
Altra cosa sgradevole: le scatole piene di autocertificazioni in ordine sparso. Come peggiorare la situazione? La guardia di finanza decide di fare una verifica a campione sui contratti a canone concordato e tu, povero impiegato sfigato, ti ritrovi con trenta gradi a scartabellare, in mezzo a una massa di fogli svolazzanti, neanche fossi uno speleogolo, mentre la collega che avrebbe dovuto mettere in ordine le suddette autocertificazioni parla al telefono con sua madre.
Poi per fortuna arriva il week end, e anche con il bel tempo, già che ci siamo. Si fanno tacere i sensi di colpa per la casa non proprio in ordine, per il cambio degli armadi ancora da fare, per la pila della roba da stirare che ti guarda minacciosa dalla poltrona e si va al mare. Un giorno solo, ma è sufficiente. Perché è bello giocare a palla nell'acqua bassa e calda come pipì. Perché anche se il mare fa schifo e ci sono sempre cafoni in giro oggi sono tornata ad avere otto anni. A fare le rovesciate, lanciandomi il pallone in aria e rischiando ogni volta di slogarmi una spalla. A fare il toccio sul bagnasciuga. A devastarmi i capillari dei polsi giocando a pallavolo.
Oggi ho riso, di gusto. Con la mente vuota, almeno per qualche minuto. Ci voleva proprio
Grazie weazel

E ora per ridere un po' e festeggiare l'estate guardatevi 'sto video

mercoledì 18 giugno 2008

Siamo un Paese Fortissimi!

Il cinema italiano è in crescita. Lo dimostrano i film usciti recentemente e i premi che hanno ricevuto. Insomma, dopo anni di calma piatta e un po' stantia, caratterizzata da cinepanettoni e tragedie sentimentali ripetitive, si vedono finalmente dei bei film, ben strutturati, originali, curati nella forma e nella trama.
Ieri sera, essendomi autoimposta la non visione della partita (motivo per cui la nazionale ha vinto), ho avuto la possibilità di godermi la visione de La ragazza del lago di Andrea Molaioli.



Seguendo un filone noir che sembra aver trovato terreno fertile sia nella letteratura (si vedano Lucarelli, la Verasani, Ammaniti...) che nella produzione cinematografica italiana (Quo vadis baby? e Romanzo Criminale su tutti), il film si ambienta in un piccolo paese vicino Udine. Villini perfettamente curati, boschi, un lago. Ed è proprio in questo luogo idilliaco, dove inizialmente tutto sembra pulito e perfetto che viene ritrovato il corpo di Anna, giovane ragazza, sportiva, gentile, normale e inspiegabilmente morta. A seguire l'indagine viene chiamato il commissario Giovanni Sanzio, magistralmente interpretato da Toni Servillo. A lui il compito di trovare l'assassino di Anna, ma soprattutto di scrostare quella patina di finta purezza che avvolge la comunità.
Bello sotto tutti i punti di vista. Bravissimi gli attori, ben dosati i dialoghi, spesso caratterizzati dalla cantilena dialettale, ma mai fastidiosa, ottima la scelta dei piani sequenza, stupenda la fotografia. Nel complesso risulta un prodotto di grande qualità, che senza bisogno di colpi di scena o storie strazianti, tocca nel profondo mostrando la melmosa e meschina verità che spesso si cela sotto le acque cristalline dell'apparenza. Perchè alla fine del film, non ci sono giudizi, nè asssoluzioni. C'è solo la vita, che continua a scorrere nonostante tutto.

Bè dopo la visione di questo bellissimo film, intervallato dalle urla di giubilo che giungevano dalla finestra aperta, ho raggiunto la weazel, che spaparanzata sul divano, per festeggiare la vittoria degli azzurri si stava mangiando uno dei muffin che avevo preparato.

MUFFIN INTEGRALI



Ingredienti: 240g di farina integrale/150g di zucchero di canna/ 2 uova/ 125g di burro/ una bustina di lievito/ mezzo bicchiere di latte

Mescolate la farina, lo zucchero e il lievito in una ciotola capiente. Fate sciogliere il burro a fuoco dolcissimo e poi lasciatelo raffreddare. Unite agli ingredienti secchi, le uova, il burro e il latte e mescolate fino a che gli ingredienti non sono amalgamati fra loro. Non lavorate l'impasto troppo a lungo se no i muffin risulteranno duri. Imburrate la muffiniera e preriscaldate il forno a 180°. Versate l'impasto negli stampini e infornate per circa 20 min (la superficie deve leggermente dorarsi).
Questi muffin sono veramente gustosi; non troppo dolci, sono perfetti per la colazione accompagnati da marmellata o lemon curd.


domenica 15 giugno 2008

Produzioni Domenicali

Lazy Sunday ...passata nel cazzeggio più totale per ricaricarsi un po'. La mente vaga e produce storie assurde, le mani impastano, un sorriso ebete sulle labbra


Serpente, maiale e tartaruga passeggiavano per il bosco, discutendo di come si fossero complicate le loro vite da animale.
Le manguste sono sul piede di guerra - si lamentava serpente - non possiamo strisciare fuori dalla tana che quelle si avventano su di noi con i loro artiglietti letali. Si appostano, ci inseguono e non ne hanno mai abbastanza.
Guarda non me ne parlare, le aquile sembrano impazzite - disse sconsolata tartaruga - Piombano su di noi neanche fossimo delle Saint Honorè, ci ribaltano e poi....Ieri sono state assalite due mie amiche. Ormai viviamo nel terrore
Oh come vi compatisco - sentenziò maiale - non vorrei essere nei vostri panni. Vedete, voi, sempre a parlare di quanto eravate fortunate a vivere in libertà nei boschi, senza nessun padrone a controllarvi...e ora queste sono le conseguenze. Nessuno che vi difende, nessuno che si prende cura di voi. Mentre io sì che sono fortunato. Il fattore mi ama. Mi accudisce. Proprio ieri , mentre mi versava il pastone nel trogolo, mi raccontava di aver costruito un rifugio apposta per me, nel caso ci fosse pericolo.
Davvero - esclamarono serpente e tartaruga con una punta di invidia nelle loro voci
Certo...aspettate ha anche un nome, un bellissimo nome altisonante....il fattore l'ha chiamato FORNO


PANINI MORBIDI

Ingredienti per circa 8 panini: 200g di farina 00/ 100g di farina integrale/ 250g di farina di forza per pane/ 350g di ricotta/ 250ml di latte/ 1 cucchiaio raso di sale/ un cucchiaino di zucchero/ una bustina di lievito di birra secco (7g)/ 2 cucchiai di olio di oliva/ semi di sesamo

Mescolate in una ciotola capiente le farine e il lievito. Unite alle farine il latte leggermente intiepidito, la ricotta, il sale, lo zucchero e l'olio. Mischiate il tutto e poi impastate fino ad ottenere un impasto liscio (risulterà un po' colloso ma non aggiungete farina). Formate una palla e riponetela in una ciotola coperta con della pellicola. Lasciate lievitare almeno due ore. Trascorso questo tempo riprendete l'impasto, sgonfiatelo e formate otto panini. Passate la superficie nei semi di sesamo e disponeteli nella placca da forno rivestita di carta e leggermente unta. Infornate a trenta gradi e lasciate lievitare per un'altra ora. Togliete la placca da forno e alzate la temperatura a 200°. Quando il forno è caldo infornate e cuocete per circa 30 min.



venerdì 13 giugno 2008

Il Karma No e le Meme-melanzane

Ieri mi hanno rubato le scarpe. E così sono dovuta tornare a casa da Pianoro con le ciabattine infradito. Di sera, senza calzini perché erano dentro alle scarpe che mi hanno rubato. Complimenti, ragazza che adesso ha un paio di shocks arancioni in più, mi auguro che ti ci fratturi la caviglia dentro.
Stamattina ho versato mezzo di litro di latte sul pavimento. E sui miei jeans. Dieci minuti prima di uscire di casa per andare al lavoro. Piastrelle appiccicose, bestemmie varie, cambio pantaloni!
La signora delle pulizie si è ammalata, non viene e il pavimento è lì che mi aspetta assieme a una caterva di magliette da stirare. E il tempo fa schifo...ancora.
Un po' di karma negativo...in una vita passata ero probabilmente una schiavista. Forse tutto ciò mi porterà alla redenzione...o alla pazzia.


Va dato che è venerdì e che c'è un'aria diffusa di cazzeggio allietiamoci con questo simpatico meme che mi ha passato Daniela

1) Cosa stavo facendo dieci anni fa? Dunque, avevo 16 anni quindi andavo al liceo...portavo vestiti di due taglie più grandi della mia, avevo i capelli a spazzola, giocavo ancora a tennis. Avevo delle illusioni e credevo di avere trovato l'uomo della mia vita. su quest'ultima cosa non mi sono sbagliata :)

2)Quali sono cinque cose che devo fare oggi, non di lavoro: andare dall'estetista per un bel massaggio (goduria), pulire casa, stirare, preparare l'impasto per il pane e se ci riesco una crostata

3)Snacks che mangio volentieri: mi piacciono i gelati e tutte quelle robine sfioziosissime da forno. Adoro i biscotti. Peccato che ho eliminato tutti gli snack dalla mia dieta :S

4)Cose che vorrei fare se fossi milionaria: viaggiare, comprarmi una barca a vela e fare il giro del mondo con la weazel.

5)Posti in cui ho vissuto:Bologna (che tristezza...)

6) Lavori che ho fatto: commessa da Decathlon e da Feltrinelli (il più bel lavoro che ho fatto fino adesso, amo stare in mezzo ai libri), correttrice di bozze e collaboratrice per una casa editrice (sono stata anche autrice per un volume dell'enciclopedia per ragazzi della DeAgostini), responsabile della segreteria amministrativa e organizzativa per un uno studio di comunicazione integrata e ora sono impiegata presso l'ufficio ICI di Bologna (che gran culo!)

E ora tasto dolente....stasera gioca la nazionale. Come al solito in questo Paese, dopo la vergognosa sconfitta di lunedì, si è sparato a zero su Donadoni, sulla formazione scelta, su questi giocatori che prendono miliardi e non hanno cuore...si fanno anche interrogazioni parlamentari a riguardo (questo è vergognoso, spendere un sacco di soldi per scoprire se è vero o no che il Berlusca ha giocato a soldatini con i ragazzi della nazionale col beneplacito di Donadoni, mentre l'Italia va a puttane!). Concordando sull'evidenza che il nostro esordio ha fatto schifo, voglio essere positiva e aiutare la nazionale; e quindi stasera non guarderò la partita. Perché, chi mi conosce lo sa, io porto sfiga agli azzurri...una sfiga più nera dei capelli posticci dello Gnomo Malefico. E mentre io starò stirando davanti a un bel DVD la weazel si sgolerà davanti alla Tv strafocandosi di parmigiana.


PARMIGIANA DI MELANZANE


Ingredienti per una teglia di medie dimensioni: 2 melanzane scure/ una mozzarella/ mezza scamorzina affumicata/ circa 300 ml di passata di pomodoro/ parmigiano grattugiato/ sale/ pepe/ peperoncino secco/ basilico

Tagliate le melanzane a fette di circa un centimetro di altezza. Disponetele in un colapasta spolverandole col sale in modo che perdano la loro acqua e il sapore amaro. Intanto preparate la salsa versando in una ciotolina la passata di pomodoro, sale, pepe, peperoncino e il basilico stagliuzzato. Tagliate la mozzarella e la scamorza a cubetti e preriscaldate il forno a 160°. Togliete le fette di melanzana dal colapasta e, dopo averle asciugate con la carta da cucina, tagliate anche loro a cubetti. Mettete dell'olio di oliva in una padella piuttosto larga e friggete i cubetti di melanzana finché non si ammorbidiscono (circa 10 min). Ora iniziate a fare gli strati. Cospargete il fondo della teglia con un po' di salsa, poi versate le melanzane pressandole con il dorso di un cucchiaio. Aggiungete la mozzarella e la scamorza e spolverate con abbondante parmigiano grattugiato. Ricoprite con il pomodoro e fate un'altro strato. Terminate con una bella grattata di parmigiano e infornate per circa 30 min-40 min. Deve formarsi una crosticcina dorata. Sfornate e lasciate raffreddare (a mio parere la parmigiana è più buona a temperatura ambiente)

E con questa ricetta partecipo alla cena virtuale di Dolcezza...i colori della bandiera ci sono e per stasera speriamo in bene...:)

lunedì 9 giugno 2008

Un Tirami..Su' Azzurro Puffo

Io non amo il calcio. Diciamo che mi piace abbastanza.
La domenica sportiva la vivo come una simpatica vendetta inflittami dalla weazel come compensazione per le innumerevoli serie TV di cui impongo la visione.
Simpatizzo per la Juventus, a volte guardo qualche partita per tutti i novanta minuti, soffermandomi perlopiù su fondoschiena e addominali piuttosto che sulla palla. Ma a questo trend ci sono alcune eccezioni: Europei e Mondiali. Non so, saranno quelle divise azzurro puffo, quella ridicola marcetta dell'inno nazionale, ma le partite della nazionale si trasformano per me in una piccola festa.
E così stasera abbiamo organizzato una cena con gli amici a cui seguirà la visione di Italia-Olanda. La tradizione imporrebbe birra, pizza e rutto libero, ma presa da una domenica di follia culinaria il menù è leggermente variato. Così dopo alcuni stuzzichini e un'arista al latte e noci, seguirà il mio primo esperimento col tiramisù...e che dire...FORZA AZZURRI!


TIRAMISU' ALLE FRAGOLE

Ingredienti per 6 persone: 20 savoiardi/ 3dl di panna fresca/un cucchiaio abbondante di ricotta/ 3 tazzine di caffè amaro freddo/ 2 cucchiai di Baileys/ un cucchiaio di zucchero semolato/ 30g di zucchero a velo/ fragole/ cacao amaro

Lavate le fragole. Versate in una ciotola il caffè, unite lo zucchero semolato e il Baileys e mescolate fino a che lo zucchero non è sciolto. Imbevete i savoiardi nel caffè aromatizzato e disponeteli sul fondo di una pirofila. Affettate un po' di fragole per il senso della lunghezza e disponetele in un solo strato sui savoiardi. Spolverizzate con il cacao amaro. Versate la panna molto fredda in una terrina e iniziate a montarla con le fruste elettriche. Aggiungete poco per volta lo zucchero a velo e in ultimo la ricotta continuando a montare fino a ottenere una crema densa e lucida. Aiutandovi con una spatola di silicone spalmate la crema sulle fragole. Decorate infine con altre fragole affettate.


E con questo esperimento partecipo all'iniziativa di Mariluna, sperando che il mio tentativo sia ben riuscito :)

sabato 7 giugno 2008

I Rimedi della Nonna

Devono operare la nonnina.
I suoi piedi sono storti come un albero di giunco. L'alluce curva pericolosamente verso l'interno e sembra che si stia per spezzare da un momento all'altro. I dottori hanno detto che sono reumatismi. Le incideranno la pelle, romperanno l'osso, aggiungeranno qualche pezzo di ferro e plastica e la nonna avrà i piedi nuovi di pacca. Come una ferrari appena uscita dalla fabbrica. Troppi anni passati con le gambe a mollo nelle risaie, ha commentato la nonna.
Io guardo le sue scarpe, allineate ai piedi del letto. Sembra abbiano fatto un incidente con un autotreno.
Oggi è il gran giorno. La vado a trovare presto, l'operazione è fissata per il pomeriggio. Attraverso i corridoi bianchi della casa di cura. Il rumore dei tacchi sul pavimento, come un metronomo. La porta della stanza è socchiusa. Non entro. Mi soffermo sulla soglia a osservare la figura seduta accanto alla finestra. Eccola lì la mia nonna. Un metro e cinquanta imbacuccato in una vestaglia di flanella azzurrina. I capelli nascosti dalla cuffietta verde.
Le studio il volto. Poverina deve essere spaventata. Gli occhi azzurri sono arrossati e acquosi. Un intrico di venuzze le arrossa le guance. Il respiro è più pesante del solito. Il suo torace da uccellino si solleva e si abbassa come un grosso mantice. Un leggero tremolio delle mani.
Non indugio oltre. Spalanco la porta, Ciao nonnina come va? La nonna solleva lo sguardo, per un momento sembra non riconoscermi poi un sorriso le increspa il volto
Ciao tesoro, benone.
Davvero nonna, mi sembri un po'...stordita...
Eh tesoro sarà la medicina che mi ha portato il nonno. E' appena andato via. Per rilassarmi un po' e farmi passare il dolore
Che medicina?! I dottori non le avevano prescritto nulla, data l'età. Per non aumentare il rischio, avevano detto.
Anzi tesoro, passamene un altro po'. E' lì dentro la borsa.
Allungo la mano, la tuffo nella vecchia tracolla a stampe fiorite, ormai lisa e scolorita e tocco un bottiglietta. La afferro e la tiro fuori. Leggo l'etichetta
JACK DANIELS
Ecco l'ho sempre pensato. I rimedi della nonna sono sempre i migliori!
NB: questo è un piccolo racconto di fantasia, fortunatamente la mia nonna sta benissimo...:)

CIAMBELLONE AL CAFFE' D'ORZO E CIOCCOLATO BIANCO


Ingredienti: 6 uova/ 150g di zucchero/ 220g di farina/ 6 cucchiai di latte/ 4 cucchiai di caffè d'orzo/ una bustina di lievito per dolci/ una bustina di vaniglina/ 6 cucchiai di olio/ 60g di cioccolato bianco


Sgusciate le uova, separando i tuorli dagli albumi. Aggiungete un pizzico di sale a quest'ultimi e metteteli in frigo. Intanto montate con le fruste i tuorli con lo zucchero fino a che non diventano spumosi e molto chiari. Aggiungete il caffè d'orzo sciolto nel latte, il cioccolato bianco sciolto a bagnomaria e lavorate per un minuto. Unite la farina setacciata con il lievito e la vaniglina al composto di tuorli e amalgamate per bene (aggiungete la farina poco per volta). Montate gli albumi a neve con un pizzico di sale e incorporatele a resto degli ingredienti aiutandovi con una spatola e stando attenti a non smontarli. Imburrate e infarinate uno stampo per ciambella dai bordi alti di circa 22-24 cm di diametro versateci l'impasto e cuocete nel forno caldo a 160° per 35/40 min; sfornate il dolce, fatelo raffreddare e ribaltatelo sul piatto da portata. Decorate a piacere con zucchero a velo.




Questo soffice ciambellone è dedicato a Pippi per ringraziarla di un abbraccio virtuale che, lei non lo sa, ma mi ha risollevato un po' il morale in una giornata veramente storta e lo dedico a chi tutti i giorni lascia un pensiero su queste pagine. Un bacio, tesori, e grazie

mercoledì 4 giugno 2008

Immagini da Levante

Graziosa. Dolcemente distesa sulla costa di Levante, Alassio è una meta riposante e piacevole. C'ero già stata un paio di anni fa per capodanno e la sua lunga spiaggia, ampia e intervallata dalle antiche torri genovesi mi aveva incantato.


Con la primavera, anche se climatologicamente parlando non è stato proprio un week end soleggiato, l'aria si riempe dell'odore del gelsomino appena sbocciato e degli agrumi che già piegano i rami degli alberi. Appena scendi dalla macchina questa fragranza così tipicamente ligure ti avvolge come un balsamo rigenerante e l'idea di essere in vacanza distende la mente.
La locanda in cui alloggiamo è piccola e carina, arrocata sulla collina che sovrasta il paese. Dalla terrazza vediamo il mare incorniciato dalle numerose piante che qui adornano ogni balcone e finestra. Passeggiare sentendo la sabbia fresca e umida sotto i piedi mi riconcilia con l'universo, il vociare della weazel e degli amici fanno da sottofondo e la mia mente finalmente tace.


Guardo i contrafforti che sostengono i muri delle case medievali, lungo il breve decumano che funge da centro. Una città fatta di piccoli ponti utilizzati per convogliare l'acqua nei vari palazzi. Fornai, chioschi di focaccia e fruttivendoli si aprono ad ogni passo, profumo di basilico e di olio.
Quando esce il sole la spiaggia si incendia. Il riverbero sull'acqua tinge tutto di una luce dorata. Il mare continua a essere mosso e le potenti onde spumose diventano un fantastico parco giochi anche se rischio più volte di perdere il costume.

Alla sera è l'atmosfera fiabesca di Albenga a lasciarci senza fiato. La città vecchia, illuminata dalla luce giallastra dei faretti è un susseguirsi di vicoli, strette piazze, corti. Un tuffo nel passato, dove sembra possibile veder rivivere cavalieri e damigelle, maghi e monaci.

Lunedì è dedicato a Genova. Il tempo ancora incerto non rende giustizia a questa città portuale che sfoggia però un potenziale enorme.

I colori sono attenuati dalla foschia e i magnifici palazzi di via Garibaldi perdono un po' del loro splendore a causa questa aria così pesante. Camminiamo lungo i vicoli silenziosi chiedendoci come possano alcuni edifici reggersi in piedi; i muri sono spaventosamente inclinati, un capolavoro di architettura!

La sensazione che Genova vada visitata sotto la guida di un genovese, accompagnati dall'occhio di chi vive e si muove in questa città dai molti volti, è predominante. Porto, luogo di incontri e commistioni, di commerci e intrighi, Genova forse è più da sentire col cuore e con le viscere che ammirare unicamente con gli occhi.

Ritornati al molo mi riprometto di tornare con più calma e non in un giorno di festa. E' ormai ora di ritornare verso casa. Il viaggio è lento. Decidiamo di abbandonare l'autostrada per evitare di rimanere incolonnati per ore. E così attraversiamo le Alpi Apuane toccando Liguria, Toscana ed Emilia. Un bel paesaggio, dominato dal verde brillante degli alberi e dei campi. Una serie interminabile di tornanti, poi le case si fanno sempre più frequenti e le strade più larghe. I primi semafori, nomi di paesi ben noti...si è di nuovo in città, a casa...il break è finito.

martedì 3 giugno 2008

Un Rientro Durissimo...

Eccomi di nuovo qui, dopo quattro giorni di break...si quattro perchè da brava pigrona avevo chiesto le ferie anche venerdì. Purtroppo questo tempo puzzone e infido mi ha tradito!

Ma non mi lamento, mi sono riposata e la compagnia è stata ottima, anche se stamattina quando ho visto questo bel sole e cielo blu avrei voluto chiedere al Boss se mi pigliava per il culo (in realtà il mio lato oscuro sta rosicando come un tarlo ed è dal momento in cui ho aperto gli occhi che inanella una serie di improperi tipo mantra).

Comunque per tirarmi su di morale mi gongolo per il mio nuovo e (R)EVOLUZIONARIO premio.







Grazie Astro, mi serviva davvero qualcosa con cui ringalluzzire il mio ego e soprattutto grazie per la motivazione (perchè è sempre piacevole passare da loro e trovare sia ricette che simpatiche chiacchere), le chiacchere e le relazioni che si sono create attraverso queste pagine mi rendono davvero molto felice.
E ora, sempre per distrarmi da quella voce urlante che lancia anatemi contro quel maledetto fattore S, un piccolo (insomma mica tanto) meme che mi ha passato Sara. Magari per i prossimi 10 min riuscirò a rilassare i muscoli facciali e non assomigliare a lui

MY PERSONAL 3° GRADE
.1 Che ora è? 10.37
.2 Nome: Francesca
.3 Compleanno: 3 aprile
.4 Segno zodiacale: ariete
.5 Tatuaggi: uno sulla schiena, alla base del collo e presto farò il secondo...poi dovendo essere dispari...
.6 Piercing: no, solo i classici forellini nei lobi
.7 Sei innamorato/a? sì
.8 Ti piaci? no
.9 Hai già amato al punto di piangere? sì, spesso perchè penso di non essere in grado di dimostrare quello che provo
.10 Hai già fatto un incidente in macchina? no
.11 Hai mai avuto una frattura? si
.12 Vino o birra? Birra, ma di qualità e preferibilmente amara
.13 Ti fidi dei tuoi amici? si, sempre e comunque
.14 Colore preferito per l'intimo: bho...tendenzialmente bianco
.15 Numero preferito? 3
.16 Musica preferita? Rock con tutte le sue derivazioni, ma in realtà ascolto praticamente di tutto
.17 Cosa ti manca? l'autostima
.18 Cosa odi? le ingiustizie, mi fanno sentire impotente
.19 Cosa pensi appena sveglio/a? mi viene da vomitare, poi mi giro verso la weazel e trovo la forza per alzarmi
.20 Da chi hai ricevuto questo meme? Sara
.21 Quale dei tuoi amici vive più lontano? Maddalena a Firenze
.22 Cosa cambieresti della tua vita? il mio cervello :)
.23 Sei felice? mi impegno
.24 Proverbio preferito: detesto i proverbi!
.25 Libro preferito: impossibile elecarne solo uno, ho molti libri a cui sono legata profondamente...l'ultimo che mi ha toccata particolarmente è stato La strada di McCarthy.
.26 Di cosa hai paura? di me stessa, di perdere chi amo
.27 Una sola parola per chi ha scritto questo meme: sensibile
.28 Film preferito: Il grande Lebowsk, tutti i film dei fratelli Coen e molti altri in realtà
.29 Se potessi essere qualcun altro chi saresti?....
.30 Cosa c'è appeso al muro della tua camera? Un quadro di Tatsunori Kano e un poster comprato alla fiera del libro di Bologna
.31 Cosa non cambieresti? la mia onestà
.32 Un posto dove ti piacerebbe andare: Australia, Asia
.33 Pensi che qualcuno farà questo meme? Spero di sì, è carino
.34 Chi sei sicuro che lo farà? non saprei non volgio obbligare nessuno ma mi piacerebbe sapere qualcosa di più su Daniela, Mika e Niki, quindi ragazze se passate di qui e avete un po' di tempo...
.35 Ottimista o pessimista? pessimista
.36 Profumo preferito: non uso profumo perchè sono allergica ma mi piacciono i saponi alla mirra, al muschio e alla vaniglia
.37 Sport preferito: muay thai da praticare, basket da vedere
.38 Timido/a o estroverso/a? Timida e riservata
.39 Il frutto preferito: Ananas
.40 Mare o montagna? Mare
.41 Hai paura della morte? No paura no, però l'idea mi angoscia
.42 A che ora vai a letto di solito? Tardi, soffro di insonnia
.43 Cane o gatto? Cane (è anche il mio segno zodiacale cinese)
.44 Colore preferito: viola
.45 Il segno zodiacale che più ti piace: cancro
.46 Il segno che ti piace meno: nessuno in particolare
.47 La canzone preferita: molte, ma così di impulso direi Hotel California
.48 Un oggetto a te caro: la mia reflex
.49 Con chi faresti un viaggio? con la weazel
.50 Cosa vuoi dire a chi leggerà questo meme? bravo se sei arrivato fin qui senza svenire per la noia hai veramente molta resistenza
Ok, dopo aver fatto i compitini spero di riuscire a postare le foto che ho fatto in questi giorni (mi sono data al bianco e nero).
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