I quadrati delle finestre incorniciano un cielo pumbleo. Qui seduta su questa sedia, ascoltando le lamentele incessanti, sopportando questo ronzio continuo e fastidioso cerco di aggrapparmi al ricordo lieve e confortante di questi ultimi giorni di vacanza.
Il chiacchiericcio degli amici radunati attorno allo stesso tavolo, sommerso da ogni ben di Dio. Il piacere dei raggi del sole, inaspettati, che accarezzano il viso, mentre sul terrazzo cerchiamo di riprenderci dopo il lauto pranzo.
La domenica di Pasqua, passata come tradizione a casa dei miei genitori. Le uova decorate dalla mamma, tenui punti di colore che spezzano il candore della tovaglia. La morbidezza della colomba che si scioglie in bocca, assieme a un pezzettino di cioccolato fondente, peccato di gola a cui non so rinunciare. Poi di nuovo lunedì, via, lontano dalla città.
Il chiacchiericcio degli amici radunati attorno allo stesso tavolo, sommerso da ogni ben di Dio. Il piacere dei raggi del sole, inaspettati, che accarezzano il viso, mentre sul terrazzo cerchiamo di riprenderci dopo il lauto pranzo.
La domenica di Pasqua, passata come tradizione a casa dei miei genitori. Le uova decorate dalla mamma, tenui punti di colore che spezzano il candore della tovaglia. La morbidezza della colomba che si scioglie in bocca, assieme a un pezzettino di cioccolato fondente, peccato di gola a cui non so rinunciare. Poi di nuovo lunedì, via, lontano dalla città.
Gli Appennini Imolesi ci accolgono, sembra di entrare in un racconto di Tolkien tanto è brillante il verde dei prati e degli alberi. Il ristorante in cui mangiamo è una sorpresa, non solo per il cibo delizioso dalle contaminazioni tosco-romagnole, ma soprattutto per lo splendido luogo in cui si trova. Il caminetto in pietra all'esterno è un piccolo capolavoro fiabesco, con i vasi di fiori brillanti messi lì in bella mostra. Glicine ovunque, profumato e dal colore lilla così delicato che sembra un acquerello. La sera si conclude con a visione di Poetry, film delicato e toccante, l'ultimo bel ricordo di questi indimenticabili giorni.
La Pasqua all'insegna della tradizione è sempre la più bella! Mi permetto di fare i complimenti alla mamma per le uova!
RispondiEliminaQuanta delicatezza in queste parole!Credo abbiamo vissuto la stessa dolcezza nel giorno di resurrezione!Quello che rimane, oltre al ricordo, è una settimana corta, che non guasta mai! :)bacione
RispondiEliminaBellissima la tua Pasqua e poi la desrivi in un modo dolcissimo! Un bacione
RispondiEliminaFra non riesco a visualizzare le foto, sono private :(
RispondiEliminanaaaa, tu non ci crederai.
RispondiEliminapassavo di qua per vedere cosa di bello c'è (e ce n'è sempre) da queste parti, e guardo questi paninetti, che mi ispirano tantissimo.
poi clicco sul link. ed ero io!!!!!!
non sai che gioia. e dire che me lo avevi pure detto. però sul momento non avevo collegato!!!
;-P
@excalibur: caspita hai ragione...rimediato!!!!
RispondiElimina@rossella: sono venuti una meraviglia...inseriti immediatamente fra le mie ricette preferite!