martedì 3 maggio 2011

Gita fuori porta e pasta fatta in casa

Sabato. Ostaggio insieme alla weazel e ai due mici, in una stanza 4mX4m, di una falange armata di pennelli e secchi di tinta. La liberazione nel tardo pomeriggio non ha portato scenari di gioia ma un tour de force per risistemare una casa dove sembrava essere passato un simpatico diavolo di tasmania inferocito.
Però domenica, vedere la luce filtrare dalle finestre e riflettersi sui muri candidi, quella sensazione di pulito e di nuovo ripaga della giornata massacrante. La voglia di uscire mi assale. Maggio ha su di me questo effetto, se potessi ogni fine settimana sarebbe dedicato a una piccola fuga dalla città. Bologna in effetti ha il grande pregio di trovarsi in una posizione strategica per raggiungere sia località amene e dal sapore antico che si susseguono una dopo l'altra sugli Appennini tosco-romagnoli, sia la riviera che, anche se non avrà il mare più bello di Italia, ha per me un valore sentimentale enorme. Complice una veloce ricerca su internet che mi informa di una festa dei fiori a Castel del Rio, partiamo alla volta di questo piccolo e incantevole borgo medievale, rinomato per i suoi marroni DOP.
La strada si inerpica lentamente sul lato della montagna, sulla sinistra di apre la valle, verde nel rigoglio della primavera e in contrasto sullo sfondo, le ferite rosa-grigio dei calanchi. La cittadina è davvero piccola, ma il castello che ci accoglie all'entrata è imponente e molto ben conservato. Anche le case in pietra che si snodano lungo la via principale contribuiscono a creare un'atmosfera antica e magica.

_MG_8642
_MG_8638
_MG_8637

La mostra floreale non è niente di particolare, ma riesco comunque a uscirne con un bottino profumato da piantare sul terrazzo.

_MG_8648 _MG_8647 _MG_8645 _MG_8641 _MG_8640 _MG_8639


Scovo anche alcuni prodotti tipici di questa cittadina: della inebriante farina di marroni e la saba.

_MG_8649

Un interruttore si è acceso nel mio cervellino da foodblogger e ieri sera con la complicità della weazel ho spianato la mia caccavella-accessiorio KA e ho prodotto questi magnifici maccheroni. Non vi dico il profumo. Ora non mi resta altro che ideare un degno condimento per esaltare il sapore particolare di questa pasta

TORTIGLIONI CON FARINA DI MARRONI E ROSMARINO

_MG_8652

_MG_8651

Nella planetaria impastare 300 gr di farina di castagne. 2 uova e acqua fino a ottenere un inpasto liscio ed elastico. Avvolgere la pasta in pellicola da cucina e lasciare riposare per almeno 12 ore in frigorifero. A questo punto formare i tortiglioni utilizzando le trafile Artisan per la Kitchen Aid.

_MG_8654

NB la pasta deve essere lasciata asciugare copletamente stesa sul taglierie. Si conserva in seguito in un barattolo a chiusura ermetica


7 commenti:

  1. Che bella la foto del portone con i vasi!
    Qualche tempo fa provai le lasagne bastarde, un piatto toscano fatto di lagane di pasta fresca alla farina di castagne condite con pecorino e pepe. Io aggiunsi anche l'aglio e trovai il suo gusto forte e pungente, unito a quello del pecorino, ben equilibrato dalla dolcezza della sfoglia.
    Questa domenica anch'io ho tirato fuori gli accessori Ka e ho fatto i tortellini. In quanto bolognese, faccio affidamento sui tuoi suggerimenti!
    Buona serata

    RispondiElimina
  2. foto bellissime e un bel racconto come sempre!
    io ho della farina di castagne avanzata, se non mi ha fatto el farfalline (speriamo di no) avrei voglia di provare a farci qualcosa, ma non ho la KA.. però una creppina, why not?!

    RispondiElimina
  3. @dora: mi sembra davvero un bel accostamento di sapori, grazie per l'idea! PEr quanto riguarda i tortellini la ricetta della nonna è davvero infallibile, fammi sapere se ti sono piaciuti
    Grazie per la visita e un abbraccio

    @juls: secondo me se vuoi rimanere sulla pasta, con le dosi che ho messo nella ricetta puoi fare anche delle tagliatelle (se la pasta ti dovesse risultate un po' appiccicosa infarina bene la spianatoia mentre la lavori). Grazie per i complimenti e la visita un bacione

    RispondiElimina
  4. Complimenti, le foto mi hanno emozionata!
    La ricetta è molto stuzzicante!

    Baci Giovanna

    RispondiElimina
  5. Oh che emozione riprendere a commentare questo blog... granitico, sì, granitico è l'aggettivo che mi viene in mente. Splendido, lo amo :)
    Venendo al post: ti capisco, quella parte di appennino lì la conosco bene anch'io ed è capace di irretirmi anche soltanto con una boccata della sua aria. Bellissima la festa ed i regali che ti sei fatta {devo fare ricerche su questa saba però} e complimenti per i tortiglioni, riuscitissimi.
    Un abbraccio grande,

    wenny

    RispondiElimina
  6. splendide foto, mi è sembrato di essere lì anch'io..

    RispondiElimina
  7. ohhh! incantata dalle foto, guardo i tortiglioni. sono sei mesi che l'accessorio ka è arrivato ma non mi sono ancora messa in opera. bella idea quella di usare farina di castagna. e bentornata, te l'avevo già detto^

    RispondiElimina

LinkWithin Related Stories Widget for Blogs