Marjane è sdraiata sul letto e guarda il soffitto. Accanto a lei, sulla coperta, due piccoli cigni di mollica di pane.
Marjane è appena tornata dal carcere dove è rinchiuso suo zio. E’ stato lui a chiedere di vederla, per l’ultima volta, come ultima persona. Lo zio di Marjane verrà presto giustiziato dopo una vita passata come prigioniero, prima sotto il governo dello scià, poi sotto quello islamico. L’accusa è la medesima: oppositore politico, ma ora si paga con la vita. Un uomo con un ideale, ma soprattutto una speranza: per il proprio paese, per la propria famiglia, per la propria gente.
Ma se un uomo del genere viene ucciso, muoiono anche le sue speranze? Se Dio permette la morte di un uomo del genere vale la pena credere in Dio? E la colpa è di Dio o degli uomini?
Domande, dubbi e un grande vuoto: questo è quello che rimane a Marjane. E un paese in cambiamento.
Marjane amava le Adidas e Bruce Lee ora deve portare il velo, giustificare l’uso delle scarpe sportive e comprare le audiocassette heavy metal come fossero droga. All’inizio può esprimere il proprio dissenso alle nuove regole, ma poi ciò diviene pericoloso, molto pericoloso. E non resta che l’esilio, una condizione subdola che ti rende uno straniero ovunque tu vada; anche quando è possibile tornare.
Marjane è appena tornata dal carcere dove è rinchiuso suo zio. E’ stato lui a chiedere di vederla, per l’ultima volta, come ultima persona. Lo zio di Marjane verrà presto giustiziato dopo una vita passata come prigioniero, prima sotto il governo dello scià, poi sotto quello islamico. L’accusa è la medesima: oppositore politico, ma ora si paga con la vita. Un uomo con un ideale, ma soprattutto una speranza: per il proprio paese, per la propria famiglia, per la propria gente.
Ma se un uomo del genere viene ucciso, muoiono anche le sue speranze? Se Dio permette la morte di un uomo del genere vale la pena credere in Dio? E la colpa è di Dio o degli uomini?
Domande, dubbi e un grande vuoto: questo è quello che rimane a Marjane. E un paese in cambiamento.
Marjane amava le Adidas e Bruce Lee ora deve portare il velo, giustificare l’uso delle scarpe sportive e comprare le audiocassette heavy metal come fossero droga. All’inizio può esprimere il proprio dissenso alle nuove regole, ma poi ciò diviene pericoloso, molto pericoloso. E non resta che l’esilio, una condizione subdola che ti rende uno straniero ovunque tu vada; anche quando è possibile tornare.
Persepolis è un fumetto e un ora un lungometraggio che bisogna leggere e vedere. È uno strumento per capire un po’ meglio la storia di un paese che oggi è protagonista sulla scena internazionale, ma di cui si conosce poco. È un modo per rendersi conto quanto la libertà individuale vada protetta e difesa, da qualsiasi attacco. Persepolis fa riflettere ed emozionare.
Bello.
Importante.
Soprattutto in questo momento.
anche io l'ho visto..ed ho pianto e sorriso,mi è piaciuto molto tanto da farlo diventare uno dei miei film preferiti..bacio
RispondiElimina@Mike: è vero è molto toccante. Mi sa che comprerò tutti e due i volumi della graphic novel.
RispondiEliminaBesos
grazie per la segnalazione buona giornata
RispondiEliminaprego =) buona giornata anche a voi
RispondiEliminaBesos
bellissimo! amo molto i fumetti ma mai nessun fumetto (tra l'altro in bianco e nero) rappresentato sullo schermo mi era risultato più espressivo di questo!
RispondiEliminaciao, sara
wow, persepolis...l'ho visto anch'io...bellissimo!
RispondiEliminabesos