Oggi doveva essere il mio ultimo giorno di lavoro. Ma la vita è piena di sorprese. Non sempre belle. La vita si diverte a giocare e per l'ennesima volta mi sento beffata, una pallina nelle mani di un giocoliere pazzo. Ora devo scegliere. Decidere se accettare, in questo periodo di crisi e precarietà, l'offerta di un posto di lavoro sicuro a tempo indeterminato. Un lavoro che non mi piace, ma che mi lascia il tempo di coltivare i miei interessi e le mie passioni. Un lavoro sterile e che molto spesso mi fa sentire inutile, ma che mi consente di costruire una vita vicino alla persona che amo, stare con i miei vecchi amici e conoscere meglio le persone che ho incontrato in questi mesi e a cui mi sto affezionando. Un lavoro ripetitivo, ma pagato decentemente e non faticoso. Oppure mollare tutto, ignorare questa nuova offerta, e iniziare il corso librai. Nove mesi lontano da casa, lontana dall'amore della mia vita, dai miei amici, dai miei hobby e interessi. E alla fine di tutto nulla di certo e di sicuro. Solo un nuovo titolo di studio che si aggiungerebbe a una laurea e a un corso di specializzazione. Nessuna certezza di lavoro, in un momento di crisi che non offre proprio uno scenario lavorativo roseo.. Un corso che però mi avvicina alla mia più grande passione: i libri.
E ora devo scegliere. In fretta. Un week end a disposizione per decidere della propria vita. Di nuovo. Come al solito. E la paura si insinua velenosa, sotto pelle. Mi stringe lo stomaco in una morsa orrenda che mi paralizza. Sono confusa, sono arrabbiata e non riesco a godere per nessuna di queste novità.
Oggi volevo mostrarvi la torta che avevo fatto per festeggiare con le mie colleghe. Avrei voluto offrirne una fetta virtuale a tutti voi, per celebrare un nuovo inizio. Avrei desiderato dedicarla anche a Enza, che oggi compie gli anni. Avrei voluto parlare della Roma-Ostia, a come ero eccitata al pensiero di partecipare alla mia prima grande mezza maratona. Volevo...ma ora devo scegliere
Vi abbraccio
E ora devo scegliere. In fretta. Un week end a disposizione per decidere della propria vita. Di nuovo. Come al solito. E la paura si insinua velenosa, sotto pelle. Mi stringe lo stomaco in una morsa orrenda che mi paralizza. Sono confusa, sono arrabbiata e non riesco a godere per nessuna di queste novità.
Oggi volevo mostrarvi la torta che avevo fatto per festeggiare con le mie colleghe. Avrei voluto offrirne una fetta virtuale a tutti voi, per celebrare un nuovo inizio. Avrei desiderato dedicarla anche a Enza, che oggi compie gli anni. Avrei voluto parlare della Roma-Ostia, a come ero eccitata al pensiero di partecipare alla mia prima grande mezza maratona. Volevo...ma ora devo scegliere
Vi abbraccio