mercoledì 29 giugno 2011

Clouds

DAY 3 - CLOUDS

day 3 - clouds - 20.06.2011

Vanno vengono ogni tanto si fermano e quando si fermano sono nere come il corvo sembra che ti guardano con malocchio Certe volte sono bianche e corrono e prendono la forma dell’airone o della pecora o di qualche altra bestia ma questo lo vedono meglio i bambini che giocano a corrergli dietro per tanti metri Certe volte ti avvisano con rumore prima di arrivare e la terra si trema e gli animali si stanno zitti certe volte ti avvisano con rumore Vanno vengono ritornano e magari si fermano tanti giorni che non vedi più il sole e le stelle e ti sembra di non conoscere più il posto dove stai Vanno vengono per una vera mille sono finte e si mettono li tra noi e il cielo per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.

(De Andrè)


E dal blu del cielo passiamo a quello del mare e ai suoi deliziosi frutti. Una ricettina sciuè sciuè, ma che per me racchiude tutto il sapore dell'estate

BAVETTE ALLE VONGOLE
(per 2 persone)

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  • 500 gr di vongole
  • 200 gr di bavette
  • uno spicchio d'aglio
  • la punta di un cucchiaino di peperoncino secco
  • un mazzetto di prezzemolo
  • pepe qb
Lasciate le vongole a bagno in acqua fredda per circa sei ore, cambiando spesso l'acqua e lavandole ogni volta sotto l'acqua corrente.
Portate a bollore una pentola d'acqua e quando ha raggiunto il bollore salate e cuocetevi le bavette. Nel frattempo scolate le vongole, mettetele in una pentola capiente e ponetele sul fuoco a fiamma media, coperte, e lasciatele aprire. In una padella scaldate tre cucchiai di olio extra vergine di oliva, quando sarà ben caldo togliete la pentola dal fuoco e unite l'aglio schiacciato e il peperoncino. Mescolate per insaporire l'olio e mettete da parte. Quando le vongole saranno aperte trasferitele nella pentola con l'olio aromatizzato assieme al loro sughetto, unite anche le bavette cotte al dente e saltate sulla fiamma viva. Infine aggiungete il prezzemolo tritato e una spolverata di pepe e servite ben calde con un giro di olio a crudo.

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2 commenti:

  1. La prima foto, con quel tripudio di coquillage in primo piano, fa venire voglia di uscire dall'ufficio con una scusa e imboccare la superstrada verso i dirupi di Calafuria, per impigrirsi su una terrazza che aggetta sul mare, con un piatto di linguine davanti e un bicchiere di bianco secco ghiacciato

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  2. @onde: sono davvero contenta di aver ispirato questa bella fantasia ;D

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