Si credeva un luccio.
O forse un barracuda.
Un pesce rosso con una crisi di identità grande come una casa. Appena comprato l'avevamo messo con altri due pesciolini. Nel giro di una settimana ne ha sbranato uno e smozzicato l'altro. Tranciata di netto una delle due pinne laterali e ridotto a un piccolo moncone quella caudale. Così siamo stati costretti a dividerli e siamo rimasti con due pesci psicopatici. Uno Norman Bates e l'altro menomato, cieco e costantemente in movimento. Norman Bates in cucina, la vittima in sala.
Da quel momento in poi, non potendo sfogare i suoi istinti predatori su un suo simile Norman se ne stava acquattato sul fondale, nascosto dietro una conchiglia, in agguato. Quando passavi di fianco alla vaschetta schizzava fuori e si schiantava contro il vetro, nel vano tentativo di azzannarti. Era inquietante. La mattina, mentre facevi colazione, abbandonava il suo appostamento, si incollava al bordo della boccia e ti fissava. Quando gli versavi il mangime nell'acqua le scagliette colorate e maleodoranti non facevano in tempo a toccare la superficie che lui le aveva già divorate tutte e stava lì, in sospensione a boccheggiare con mezza bocca fuori nella speranza che qualcos'altro cadesse vicino alle sue fauci. Un giorno ho provato a infilare un dito nell'acqua; se avesse avuto i denti mi avrebbe staccato una falange.
Così ieri quando la weazel mi ha chiamato dicendomi che aveva trovato Norman a pancia all'aria..bè...diciamo che non mi sono strappata i capelli. Sarà che a me i pesci rossi non sono mai piaciuti, neanche quando ero piccola. Sarà che questo mi stava proprio sulle scatole... Un bel funerale, giù per lo scarico del gabinetto. La vittima è sopravvissuta e continua il suo moto perpetuo. Il carnefice è morto. Se esiste un inferno dei pesci spero che Norman ci sia finito, magari nel girone degli ingordi o degli assassini.
Questo dolce lo dedico a lui, che nuoti in un mare di sale :)
O forse un barracuda.
Un pesce rosso con una crisi di identità grande come una casa. Appena comprato l'avevamo messo con altri due pesciolini. Nel giro di una settimana ne ha sbranato uno e smozzicato l'altro. Tranciata di netto una delle due pinne laterali e ridotto a un piccolo moncone quella caudale. Così siamo stati costretti a dividerli e siamo rimasti con due pesci psicopatici. Uno Norman Bates e l'altro menomato, cieco e costantemente in movimento. Norman Bates in cucina, la vittima in sala.
Da quel momento in poi, non potendo sfogare i suoi istinti predatori su un suo simile Norman se ne stava acquattato sul fondale, nascosto dietro una conchiglia, in agguato. Quando passavi di fianco alla vaschetta schizzava fuori e si schiantava contro il vetro, nel vano tentativo di azzannarti. Era inquietante. La mattina, mentre facevi colazione, abbandonava il suo appostamento, si incollava al bordo della boccia e ti fissava. Quando gli versavi il mangime nell'acqua le scagliette colorate e maleodoranti non facevano in tempo a toccare la superficie che lui le aveva già divorate tutte e stava lì, in sospensione a boccheggiare con mezza bocca fuori nella speranza che qualcos'altro cadesse vicino alle sue fauci. Un giorno ho provato a infilare un dito nell'acqua; se avesse avuto i denti mi avrebbe staccato una falange.
Così ieri quando la weazel mi ha chiamato dicendomi che aveva trovato Norman a pancia all'aria..bè...diciamo che non mi sono strappata i capelli. Sarà che a me i pesci rossi non sono mai piaciuti, neanche quando ero piccola. Sarà che questo mi stava proprio sulle scatole... Un bel funerale, giù per lo scarico del gabinetto. La vittima è sopravvissuta e continua il suo moto perpetuo. Il carnefice è morto. Se esiste un inferno dei pesci spero che Norman ci sia finito, magari nel girone degli ingordi o degli assassini.
Questo dolce lo dedico a lui, che nuoti in un mare di sale :)
TORTA DI SANTIAGO
Ingredienti: 4 uova/ 200g di zucchero/ 250g di mandorle non spellate/scorza di limone grattugiata/ cannella/ zucchero a velo
Macinate finemente le mandorle nel mixer con un paio di cucchiai di zucchero. Dividete i tuorli dagli albumi e montate quest'ultimi a neve. Montate i rossi con lo zucchero in una ciotola capiente, aggiungete le mandorle macinate, la scorza del limone e la cannella. Amalgamate bene e infine aggiungete gli albumi montati a neve, incorporandoli con una paletta con movimenti dall'alto verso il basso. Foderate una teglia (io l'ho usata rettangolare) con carta da cucina inumidita e versateci dentro il composto. Infornate per circa 20-25 min in forno già caldo a 180°. Passato il tempo necessario (vale sempre la prova stecchino) tirate fuori la torta, lasciatela freddare e spolveratela con lo zucchero a velo
NdR la ricetta di questa torta è facilmente reperibile in tutto il web. Io l'ho trovata cercando un dolce per la mia cena spagnola e trovo che sia deliziosa, soffice e per nulla stucchevole. Secondo me è perfetta con del gelato alla vaniglia
Macinate finemente le mandorle nel mixer con un paio di cucchiai di zucchero. Dividete i tuorli dagli albumi e montate quest'ultimi a neve. Montate i rossi con lo zucchero in una ciotola capiente, aggiungete le mandorle macinate, la scorza del limone e la cannella. Amalgamate bene e infine aggiungete gli albumi montati a neve, incorporandoli con una paletta con movimenti dall'alto verso il basso. Foderate una teglia (io l'ho usata rettangolare) con carta da cucina inumidita e versateci dentro il composto. Infornate per circa 20-25 min in forno già caldo a 180°. Passato il tempo necessario (vale sempre la prova stecchino) tirate fuori la torta, lasciatela freddare e spolveratela con lo zucchero a velo
NdR la ricetta di questa torta è facilmente reperibile in tutto il web. Io l'ho trovata cercando un dolce per la mia cena spagnola e trovo che sia deliziosa, soffice e per nulla stucchevole. Secondo me è perfetta con del gelato alla vaniglia
Bravissima,una torta giustamente famosa.Provero' sicuramente la tua versione.Gnam gnam...
RispondiEliminaBacioni,
Edith
ahaahahaha FANTASTICA!!! Anche io ho sempre sopportato poco i pesci rossi, soprattutto, quando quelli buoni facevano la fine di Norman.... Tristezza, durano meno di un battito di ciglia, poveri pescetti (tranne Norman il barracuda)...
RispondiEliminaOttima tortina... in barba a lui, buonanima!
a dire la verità anche a me i pescetti rossi non sono mai piaciuti!
RispondiEliminaBellissima la tua storia e golosa la torta per Norman.. ;)
Tesoro mio che buona questa torta come ne vorrei una fettina ora :-D..erhhmmm la sig.na Fra è stata premiata..si prega ritirare il premio!
RispondiElimina:-D bacione dolcezza!!
Silvia
Ma sto Norman era un incubo, coime facevi a dormire tranquilla la notte? :O
RispondiEliminaLa torta deve essere molto buona !!!
@edith: poi dimmi se ti è piaciuta! ;)un bacio
RispondiElimina@sere: ma in realtà norman è durato anche troppo:3 anni e 3 mesi un record! ;)
@sandra: come in america un degno funeral party!
@silvia: grazie tesoro arrivooo!
@sweetcook: mi chiudevo a chiave nella stanza! ihihih ;)
RispondiEliminaahahahah mi hai fatto morire dal ridere :-)
RispondiEliminaCerto un pesce rosso potrei giusto regalarlo a lulù... a lei piacerebbe di sicuro :-)
Mi sono divertita leggendo ma anche sconcertata, sarà sato un'icrocio!!! bel dolcino pero'!!! dalle acque più profonde sarà contento il carnefice... buon week cara :)
RispondiEliminaConcordo!Torta tiepidina, con gelato alla vaniglia...la morte sua!
RispondiEliminaAdoro le mandorle...
Bacione ebuon we!
saretta
Da provare! Pensa che io non l'avevo mai sentita nominare prima. Baci Laura
RispondiEliminavedi che esiste almeno una giustizia divina!heheeheh comunque questo dolce spagnolo è proprio da provare anche perchè non c'è burro!!! wowowowowowo
RispondiEliminaun bacio Fra e buon we a te e alla tua dolce metà
Pippi
devo dire che il tuo racconto mi ha fatto venire un po' di mal di pancia. io non ho provo antipatia per i pesci rossi ma un profondo senso di soffocamento, claustrofobia. me li vedo dentro a quelle palle di vetro e mi sento impazzire. infondo, cosa ci aspettiamo da un pesce che deve fare di qua e di là in una vasca come un uomo nervoso in un corridoio in attesa di qualcosa che per loro non accade.. come minimo se posso faccio diventare il mio piccolo vuoto mondo un perenne giorno di ordinaria follia.. non ti pare?
RispondiElimina@gio: ne sono convinta anche io :)
RispondiElimina@k: bè se lulù conosce tecniche di difesa dell'esercito israeliano sono sicura che se la caverebbe bene ;P
@mariluna: speriamo...se no mi sa che verrà a tormentarmi nei miei incubi :)
@imma: questo dolce è veramente buono
@saretta: un bacione anche a te e buon w/e
@laura: neanche io...potenza del web ;)
@pippi: effettivamente risulta molto leggero :) Buon w/e anche a te e alla tua famiglia
@ciciuzza: sì non è una gran vita quella del pesce rosso, secondo me dopo un po' impazziscono tutti...se fosse pre me gli acquari non esisterebbero, ma Norman e i suoi fratelli erano un regalo e sono saopravvissuti più di tre anni (uno è ancora vivo, poverino!) un bacio
mi fai morire spero che il fottuto bianconiglio non passi mai così continuerai a scrivere le tue storie
RispondiEliminaQualche anno fa, io con i pesciolini rossi c'ho provato, ma il primo mi è sfuggito nel buco del lavandino quando ho cambiato l'acqua e il secondo...nel trasloco a casa dei nonni l'ho chiuso in un sacchetto d'acqua....una volta messo in un vaso, dopo 10 minuti che siamo arrivati era a pancia all'aria.
RispondiElimina....pianti di mia figlia che mi dava della cattiva perchè l'avevo ucciso..
...ora però leggo di questa torta..
ciaooo!!