martedì 18 maggio 2010

La Conta delle Minne e la mia dichiarazione di amore alla Sicilia

Questa è una storia di donne. Di donne forti, sagge, pilastri silenziosi di famiglie, colonne portanti della loro vita e di quelli che le stanno attorno.
Sant'Agata nacque a Palermo nel III secolo dopo Cristo. Una figura di spicco nella sua comunità. Diaconessa poco più che ventenne sfidò il potere e l'amore malato di un proconsole romano.
Nel romanzo di Giuseppina Torregrossa, La conta delle minne, Agata racconta la sua infanzia solitaria passata nella casa dei nonni a M. un paesino vicino a Palermo, e la storia della sua famiglia, composta di donne dallo spirito forte e pragmatico e di uomini deboli e dediti al vizio, del rapporto con l'altra sua nonna, che porta il suo stesso nome e che nella cucina della sua casa Palermitana, durante la festa di Sant'Agata, nell'ombra umida del mattino, le insegna l'amore per il cibo e la ricetta per quei dolci tipici di quella festa che l'avrebbero preservata da ogni male.
Il racconto si snoda fra i ricordi e un presente sempre più vicino e in cui Agata, quella del romanzo, perde la fede in se stessa, nella Santa, in tutto ciò in cui ha creduto fino a quel momento diventando schiava di un uomo crudele, impersonificazione stereotipata del masculo siciliano. Il libro soffre u po' di questa dicotomia così drastica in cui i due primi capitoli hanno quasi il sapore del romanzo familiare della "Casa degli Spiriti" di Isabel Allende e l'amarezza del verismo de I Malavoglia verghiani e la parte finale che scade un po' nei toni di un romanzo erotico
Nel complesso La Conta delle Minne si rivela un romanzo assolutamente piacevole, in cui le descrizioni di una Sicilia passionale, dove sacro e profano si mescolano in modo unico e profondo, in cui lo Scirocco rende pazzi, e i profumi e colori sembrano più vividi e reali, sono una voce che va al di là della semplice lettura.

Ho terminato questo libro con negli occhi il profilo dell'Etna, nel naso l'odore intenso che si respira nei vicoli della Kalsa, nelle orecchie il silenzio dei chiostri di San Giovanni degli Eremiti. Non potevo fare altro che andare in cucina e preparare qualcosa di tipicamente siciliano!

TOTANI RIPIENI

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Ingredienti: 6 totani già puliti/ 250 gr di pangrattato/ 100 gr di pecorino sardo/ 50 gr di pomodorini pachino/ 2 spicchi di aglio/ 3 cucchiai di concentrato di pomodoro/ basilico/ olio, sale e peperoncino qb

In un tegame soffriggete nell'olio gli spicchi d'aglio, unite i tentacoli tagliati a pezzettini e gli scarti delle teste dei totani e fate rosolare. Aggiungete i pomodorini tagliati a cubetti, regolate di sale e lasciate insaporire per un paio di minuti. A parte mescolate il pangrattato con il pecorino grattugiato e uniteli ai tentacoli e ai pomodorini. Fate tostare per alcuni minuti. Riempite ogni totano con il ripieno e chiudete con uno stecchino per evitare che fuoriesca (riempite i totani solo a metà perché tenderanno a restringersi in cottura). Adagiate i totani in un tegame e fateli soffriggere da tutti i lati in olio d'oliva fino a che non saranno ben sigillati. Coprite con il concentrato di pomodoro diluito, precedentemente, in un bicchiere di acqua calda, aggiungete il basilico tritato, e insaporite con sale e peperoncino. Cuocete per una ventina di minuti, aggiungendo se necessario un po' di acqua calda.

NB: se dovesse avanzare del ripieno conservatelo in un barattolo di vetro o in un tupperware, potrete utilizzarlo per condire la pasta o delle verdure al forno.

14 commenti:

  1. Ho due libri sul comodino, altri due in prenotazione alla biblioteca, ma so già quale sarà il quinto che leggerò. E so anche come cucinerò i prossimi calamari ripieni, un piatto che adoro, ma che ho sempre preparato in bianco: adesso è il momento di provarli in umido!!!

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  2. Ciao Fra! anch'io adoro libri che parlano di vita vissuta e di donne :-) peccato solo che proprio il tempo di leggere da quando sono mamma e pochino... ma questo titolo me lo segno!
    P.s. che bontà il totano così!
    Bacissimi

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  3. ma sai che proprio questa mattina ho ordinato questo libro?! Buoni questi totani saporiti, secondo te vengono bene anche in forno?

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  4. anche io li ho sempre preparati e mangiati in bianco.. devo provare la tua ricetta!

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  5. Che bello questo post! Mia nonna era siciliana.. ed io non ho mai potuto negare il fatto che forse mi sento più appartenere alla bella isola piuttosto che alla mia caotica Roma...
    I siciliani.. gente fantastica! La cucina siciliana... la migliore in Italia secondo me... Beh.. però... pure una bella amatriciana!!! :-P
    Il libro che hai appena descritto sembra molto interessante.. grazie per averne condiviso la recensione.. e grazie anche per la ricetta... dopo le sarde alla beccafico bisogna assolutamente provarla!

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  6. Amo molto le tue recensioni cara Fra: mi piace il tuo stile e fai delle osservazioni intelligenti. Ero scettica su questo romanzo, ma mi hai fatto ricredere. Proverò.
    E proverò sicuramente questi calamari ;)
    Un bacione,

    wenny

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  7. Era da un po' che cercavo un suggerimento su cosa leggere, e questo mi ispira molto molto, sarà che la Sicilia mi affascina di suo, e la Allende lo stesso! Quinid un libro ce mixa il tutto pare interessante! La ricetta è deliziosa, potrei usarla per la prima puntata di 'Juls impara a cucinare il pesce', visto che son negata!!
    baci

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  8. bella foto, colori siciliani, il blu del mare, il rosso dell'etna. ero dubbiosa se leggere questo libro ma mi hai fatto venire voglia. e mi è tornata la saudade, già 3 mesi senza sicilia.
    a proposito.. sei mai stata a Catania per i festeggiamenti di Sant Agata? esperienza unica, da non perdere!

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  9. Ero giusto alla ricerca di un libro da leggere;un libro che mi rapisse e conquistasse..questo mi sembra perfetto, amando io la SIcilia!Anzi, tra poco ci vado pure, su un'isola però!SPlendidi questi totani Fra!Mi fanno venire ancora più voglia di mare e Sicilia!
    Un bacio grande

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  10. Ecco quale sarà il prox libro che leggerò! Mi garba quella ricetta e quella foto che parla d'estate e di mare!!!

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  11. i capperiiiii ti scurdasti i capperiiii =))

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  12. @onde sono contenta che la recensione ti abbia attirato e spero che la lettura si riveli di tuo grasimento, così come spero proverai i miei totani ;)

    @nepitella: anche io ultimamente ho poco tempo da dedicare alla lettura, ma questo libro si legge bene e sono certa che ti piacerebbe ;)

    @gloria; telepatia :D Secondo me anche cotti al forno vengono bene, magari pero in questo caso li vedrei meglio impanati o aggiungendo più liquido di cottura

    @alem: dimmi se ti è paiciuta!

    @nella mia soffitta: la cucina sicilina credo sia la mia preferita, ogni volta mi stupisce per la sua incredibile varierà! ti consiglio sia il libro che la ricetta, nel caso li provassi dimmi se ti sono piaciuti

    @wenny: grazie cara! se provi la ricetta e leggi il libro fammi sapere come li hai trovati ;)

    @juls: è una ricetta davvero semplice soprattutto se i totani sono già puliti! se la provi fammi sapere come sono venuti ;)

    @ciciuzza: no mai stata ma mi sa che è una cosa a cui dovrò rimediare...ogni scusa è buona per ritornare nella mia amata Sicilia ;)

    @saretta: spero che ti piacerà questa lettura e non vedo l'ora di leggere i tuoi resoconti siciliani :D

    @lauradv: sono davvero contenta che la sia la ricetta che la recensione ti abbiano incuriosite ^^

    @enza: uh purtroppo è stata un'omissione voluta dato che la weazel detesta i capperi...ERETICO!!!!

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  13. Che bel post,cerchero' il libro.
    Ciao,a presto!

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  14. splendido libro, emozionante e carico di suggestione tra palermo prima e catania poi ti ritrovi un una storia tipica di donne maltrattate, associate alla "cultura" del posto, ad altre donne anziane che anche solo per superstizione, tramandano la tradizione...
    grazie Fra
    *
    cla

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