martedì 30 giugno 2009
To be green...
sabato 27 giugno 2009
Peperoni...e fa subito estate
Intanto io metto il sole nei miei piatti, soddisfacendo la voglia di qualcosa di profumato e gustoso
Tagliate il petto di pollo a striscioline. Lavate i peperoni, privateli del picciolo e dei semi e affettateli per il senso longitudinale. Affettate la cipolla e grattate la scorza del limone. In una padella piuttosto larga scaldate 3 cucchiai di olio e rosolatevi il pollo. Quando la carne è ben sigillata unite i peperoni, la scorza del limone e la cipolla, salate e cuocete a fiamma viva per un paio di minuti. Nel frattempo stemperate il curry, la curcuma e lo zenzero in un po' di acqua e poi versatele sul pollo e i peperoni, mescolate e coprite con un coperchio. Unite il succo di mezzo limone, abbassate la fiamma al minimo e cuocete per circa dieci minuti. Intanto lavate la menta, il rosmarino e il prezzemolo e sminuzzateli grossolanamente. Togliete il coperchio, aggiungete la menta, il rosmarino e il timo essiccato, mescolate bene e lasciate evaporare il liquido di cottura (ci vorranno circa 5 minuti). Impiattate e decorate con il prezzemolo fresco.
mercoledì 24 giugno 2009
I need to go away....
Mi domando come sarà attraversare un paese che è ancora poco sviluppato, nei cui piccoli paesi le anziane vestono di nero e siedono davanti alla porta. In cui spesso per visitare una chiesa bisogna cercare il sacrestano perché apra le porte del tempio, una caccia al tesoro fatta di gesti per farsi comprendere.
Queste immagini affiorano da ricordi non miei, si sono formate leggendo il diario di viaggio di chi in quella terra c'è nato, di chi, quella terra, la porta nel sangue e nel cuore.
Traccio le X rosse sul calendario e non vedo l'ora di trovarmi fra le montagne del Douro e le valli dell'Alentejo e magari soffermarmi sulle bianche spiagge dell'Algarve a osservare tramonti infuocati. Intanto conto i giorni e mi coccolo come posso
Cuocete il pesce al vapore. Lasciatelo raffreddare e spinatelo (lo spinarolo ha una lisca centrale piuttosto grossa, quindi basterà incidere la polpa lungo la spina centrale e spingerla verso l'esterno). Tritate la polpa del pesce a coltello, il più finemente possibile e mettetelo in una ciotola. Tritate anche il prezzemolo e unitelo al pesce. Eliminate la crosta alle fette di pane e bagnatele brevemente in un goccio di latte. Strizzatele e unitele al pesce, assieme alle spezie e alla scorza del limone grattugiato. Aggiungete l'uovo, il sale, il pan grattato e impastate il tutto con le mani fino a ottenere un composto omogeneo, ma non troppo asciutto. Con le mani bagnate formate delle piccole polpette, passatele nella farina, e disponetele su un vassoio ricoperto di carta da forno. Mettete in frigorifero a riposare.
Nel frattempo lavate e tagliate a metà e pomodori. Stufate la cipolla tagliata a fettine in un goccio d'olio e quando sarà diventata trasparente unite le polpettine. Fate soffriggere per alcuni minuti, girandole di tanto in tanto molto delicatamente. Una volta che saranno ben sigillate sfumate con del vino bianco (io ho usato del Pignoletto). Fate evaporare e unite i pomodori. Coprite con un coperchio e cuocete per altri 10-15 minuti a fuoco medio, girando spesso le polpettine.
domenica 21 giugno 2009
Basta poco...
Montate il burro morbido con 60 gr di zucchero fino a ottenere un composto cremoso, poi incorporate un uovo, la farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale. Aiutandovi con una spatola di silicone o il dorso di un cucchiaio leggermente inumidito distribuite l'impasto in uno stampo rotondo di 22 cm di diametro rivestito con la carta da forno. Cuocete in forno caldo per 30 minuti a 150°.
Nel frattempo scaldate il latte con lo zucchero rimasto in una casseruola. Stemperate a parte la fecola nella panna e, mescolando con una frusta, cuocete la crema su fiamma bassa per 5-6 minuti o fino a quando risulta molto soda. Trasferitela in una ciotola di vetro e lasciatela intiepidire. A questo punto incorporate la scorza grattugiata del limone, le uova rimaste e le pesche, tranne una, pelate, snocciolate e tagliate a dadini.
Lasciate raffreddare la crema, poi distribuitela sulla base cotta. Trasferite nuovamente in forno e proseguite la cottura per un'ora a 150°. Lasciate raffreddare la torta nello stampo in frigorifero, sformatela sul piatto di portata e decoratela con la pesca rimasta tagliata a lamelle.
giovedì 18 giugno 2009
Hot Hot Hot
Un rivoletto di sudore gli corre lungo la schiena, incollandogli la camicia alla pelle. Non vede l'ora che la funzione finisca per togliersi quella stupida cravatta che sembra decisa a strangolarlo. E poi la mamma gliel'ha promesso. Ieri sera mentre l'aiutava a eliminare tutti i semini dall'anguria lei gli ha detto che quello sarebbe stato il suo giorno e poteva chiedere tutto quello che voleva. Andare al mare, aveva risposto Piero, subito dopo la cerimonia. Lanciare il vestito elegante sul letto, infilarsi il costume, inforcare le bici e sfrecciare al mare per festeggiare sulla spiaggia con un mega pic-nic. In tasca i semi neri, lucidi e leggermente appiccicosi erano i monili che suggellavano quella promessa. Piero ne sfilò un altro se lo mise in bocca e con la precisione di un cecchino lo sputò addosso a Carmela.
Don Rosario intanto aveva finito di parlare. Stava scendendo dall'altare seguito dai chierichetti, tenendo fra le mani il calice e le ostie. Bene fra un po' tutto sarebbe finito, ancora qualche minuto e sarebbe stato libero di correre al mare e mentre con i suoi cugini si sarebbe tuffato fra le onde la mamma avrebbe disposto sotto l'ombrellone pizzette e torte salate. E poi avrebbe tirato fuori dal frigo portatile il dolce preferito di Piero, fresco e zuccherino e tutti insieme avrebbero gustato il
Raccogliete la polpa dell'anguria e il suo succo in una ciotola. Con un coltello riducetela in pezzi piuttosto piccoli. Unite il succo di limone, lo zucchero, la vaniglia e le gocce di cioccolato. Mescolate e versate il tutto nella gelatiera. Seguite il programma per sorbetti e gustatevi questa fresca delizia!
domenica 14 giugno 2009
It's a bright june afternoon
CAKE AL LIMONE E PISTACCHI
(ricetta originale su Sale&Pepe giugno 2009)
Ingredienti per uno stampo da 18 cm: 200 gr di farina/ 100 gr di burro/ un tuorlo/ 240 gr di zucchero semolato/ 1 cucchiaio di latte/ 150 ml di panna fresca/ 180 gr di succo di limone/ 6 uova/ 40 gr di amido di mais/ 100 gr di pistacchi
mercoledì 10 giugno 2009
Profumi d'Oriente
A quella prima esperienza sono seguite nuove e interessante scoperte. L'amore per la cucina messicana, così sensualmente piccante, un'insana passione, soprattutto dal punto di vista economico per la cucina giapponese, in particolare per il sashimi e la salsa teryaki. I viaggi hanno poi alimentato questa curiosità. Le visite in paesi esteri si sono diventate occasione di ricerca della cucina locale, dei profumi e dei sapori dei mercati. Istanbul rimarrà per sempre legata al ricordo del dolce sapore delle spremute di melograno, la Croazia a quello deciso e agliato della carne alla griglia, la Thailandia ai curry piccanti, al pesce fresco mangiato in riva al mare e alla frutta così dolce da sembrare nettare.
Grazie a queste contaminazioni la mia cucina si è arricchita di spezie prima ignote, vasetti di polveri colorate che spesso fanno apparire la dispensa il ricettacolo di un alchimista. Ho scoperto che si può sostituire il sale con spezie che danno molto più carattere ai piatti e che giocando con gli aromi si possono trasformare anche le ricette più tradizionali in qualcosa di nuovo dal sapore vagamente esotico.
Infarinate leggermente i pezzi di vitello. Lavate, sbucciate e tagliate a cubetti le patate.
Nella pentola a pressione fate soffriggere la cipolla con un goccio d’olio. Quando la cipolla è diventata trasparente, aggiungete lo spezzatino e cuocete per un paio di minuti, fino a quando la carne non è ben sigillata. Nel frattempo sciogliete le spezie in una tazza di acqua calda. Salate e pepate la carne, unite le patate, i piselli, e l’acqua con le spezie. Mescolate bene e fate insaporire per qualche minuto. A questo punto aggiungete nella pentola dell’acqua calda fino a coprire la carne e le verdure (se volete potete aggiungere anche del brodo). Chiudete la pentola a pressione e cuocete per 25/30 minuti dal fischio. Se una volta trascorso questo tempo il sugo di cottura dovesse risultare troppo liquido fate rapprendere sul fuoco vivo fino a che non avrà raggiunto la densità desiderata. Impiattate e decorate con prezzemolo fresco
Con estremo ritardo ringrazio Luca e Sabrina, che con la loro dolcezza mi hanno onorata con questi bei premi
lunedì 8 giugno 2009
Primavera e Risvegli
Ingredienti per la farcia: 400 gr di ricotta vaccina/ 75 gr di zucchero di canna/ dicei fragole piuttosto grosse/ 1 uovo
Lavorate la farina, lo zucchero e il burro in una ciotola, con le dita, fino a quando il burro è stato assorbito dalla farina. Aggiungete l’uovo, la scorza del limone e l’acqua e impastate. Quando la pasta sarà omogenea, avvolgetela nella pellicola e mettetela a riposare al frigo per 2 ore.
Nel frattempo lavorate in una ciotola la ricotta con lo zucchero fino a ottenere una crema morbida. Lavate le fragole, tagliatele a metà per il senso della lunghezza e poi tritatele a coltello. Unite le fragole sminuzzate alla crema di ricotta, aggiungete l'uovo e mescolate bene fino a quando gli ingredienti non saranno ben amalgamati.
Togliete l'impasto dal frigofifero e stendetelo allo spessore di 3 mm. Foderate una tortiera da 20 cm di diametro con la carta da forno e stendeteci dentro l'impasto. Livellate i bordi con un coltello, tenendoli alti almeno 3 cm. Riempite l'involucro di pasta con la crema di ricotta e ripiegate i bordi verso l'interno. Infornate in forno già caldo a 170° per circa 40-45 min (la pasta deve diventare leggermente dorata e il ripieno rapprendersi)
Con una fetta di questa torta il risveglio diventa decisamente più dolce. Sì, perchè per me il momento in cui suona la sveglia è traumatico. Aprire gli occhi, abbandonare il rassicurante abbraccio del cuscino e della weazel è una violenza. Così più che un essere umano, sembro un troll delle caverne. Non posseggo l'uso della parola, mi esprimo a grugniti e mi aggiro per la casa, trascinando le ciabatte cercando di ritrovare il un barlume di dignità. Prima di una tazza gigantesca di caffè mordo e guai a cercare di iniziare una conversazione, si rischia il linciaggio. Quindi oserei dire che il mostricciattolo che mi è stato affidato da Antonella mi si addice molto. Il suo nome è Gigetto e io lo passo a Gio, Ester, Carolina, Alex ed Elga
ecco le regole dell'affidamento
Questo premio va assegnato ad almeno 5 blog e ognuno di coloro che lo riceverà sarà libero di dare un nome a questo "mostriciattolo" Non è obbligatorio, ma se qualcuno vuole, può raccontare la sua sveglia. Com'era, com'è, come la vorrebbe.
mercoledì 3 giugno 2009
La leggerezza dell'ozio
a questa base ho aggiunto
100 gr di parmigiano grattugiato/ 100 gr di prosciutto di cinghiale
lunedì 1 giugno 2009
Se Paoletta chiama...
Aprire questo blog mi ha dato la possibilità di conoscere nuovi maestri. Persone che condividono la mia stessa passione e a cui vi si dedicano con grande dedizione. Da loro ho imparato nuove tecniche, ho scoperto un amore smisurato per le spezie e la cucina etnica e mi sono ritrovata a fare ricette che una volta ritenevo troppo complesse. Mi sono lasciata affascinare dal magico mondo dei lievitati e ho scoperto l'enorme soddisfazione che si prova vedendo il pane crescere in forno. Curiosare nei loro blog mi sprona ogni giorno a migliorare, a cercare di scegliere accuratamente ciò che compro nel rispetto della stagionalità e della qualità delle materie prime.
Alcuni giorni fa Paoletta ha postato questi fantastici frollini, riflettendo sul fatto che l'impasto avrebbe potuto essere utilizzato anche come base di una crostata. Paoletta è veramente bravissima e da lei ho imparato tantissimi trucchi sull'arte della panificazione. E così ho pensato che sarebbe stato carino dedicarle queste
Ingredienti per 5 crostatine: 250 gr di farina 00/ 7 gr di lievito per dolci/ 50 gr di burro/ 50 gr di zucchero a velo/ un cucchiaino di semi di vaniglia/ 100 ml di latte
Setacciate la farina con il lievito e un pizzico di sale. Aggiungete il burro tagliato a dadini e sfregate il composto tra le mani fino a ottenere delle briciole. Aggiungete lo zucchero a velo setacciato e i semi di vaniglia, mescolate e aggiungete il latte. Lavorate l'impasto per circa 7/8 minuti, formate una palla, avvolgetela nella pellicola e riponetela in frigorifero.
Nel frattempo sbucciate e tagliate a spicchi sottili 3 piccole pesche. Disponetele in un piatto e copritele con due cucchiai di porto e un cucchiaio di zucchero di canna. Lasciatele riposare per circa 10 minuti
Riprendete la pasta, stendetela piuttosto sottile e rivestite gli stampi da crostatina precedentemente imburrati. Frullate 50 gr di mandorle pelate con un cucchiaio di zucchero e ricoprite il fondo delle crostatine con la granella ottenuta. Disponete gli spicchi di pesca a ventaglio e infornate in forno già caldo a 180° per circa 10/12 minuti (la pasta deve appena colorire).
Il risultato è stato molto piacevole. La consistenza è più biscottosa e meno friabile rispetto alla classica frolla, ma questa consistenza è ben bilanciata dal ripieno piuttosto umido. Grazie Paoletta, sei sempre fenomenale!