Io spero che il decreto venga rimandato alla Camera anche se sono consapevole che non succederà. E allora mi auguro che le manifestazioni di protesta continuino. In modo intelligente, come è avvenuto fino a ora. Senza scadere nelle marcette dove sventolano bandiere che non c'entrano nulla con il problema che si sta affrontando. Perché in questo momento storico, in Italia, i colori politici si mischiano, i confini si fanno labili e il sentore è quello che la classe politica in generale sia diventata una casta intenta a curare i propri interessi personali disinteressandosi completamente del benessere e delle esigenze del Paese.
(Ndr: il decreto Gelmini è stato approvato, come da copione)
Concludo con alcuni estratti dai giornali di oggi. Nel mio piccolo cercherò di oppormi a questo Governo in ogni modo:
" Cossiga: "Pci applaudì quando feci picchiare studenti"
"Quando ho fatto picchiare a sangue gli studenti che avevano contestato Lama il gruppo del Pci in piedi in aula mi ha tributato un unanime applauso. ma erano i tempi di Berlinguer, non di Walter Veltroni, di Natta e non di Franco Marini. Erano i tempi del glorioso Partito Comunista". Lo ha dichiarato, in aula al Senato, il senatore a vita Francesco Cossiga.
(qui la precedente 'esternazione" del senatore a vita Francesco Cossiga)
Bologna, maschere in corteo I manifestanti di Bologna sono tutti a lutto e sfilano tenendo in mano fiaccole e ceri funebri. Ci sono inoltre dei trampolieri travestiti da "morte" che viene a uccidere la scuola pubblica e da "cieco" che non riesce più a trovarla. Gli studenti del polo artistico sfilano portando in spalla una bara, altri bambini sono travestiti da fantasmi, e tante altre persone tengono in mano dei lumini.
E ora passiamo a qualcosa di più faceto se no rischio la gastrite. Questo piatto è una rivisitazione di un classico della mia famiglia : il coniglio alla cacciatora. La scorsa settimana mi aggiravo nel mercatino vicino a casa mia e mentre mi perdevo nei meravigliosi colori dei prodotti autunnali (zucche, biete, funghi...slurp) la mia attenzione è stata dirottata verso il banco del macellaio. Avevo voglia di sperimentare qualcosa che non fosse la solita fettina alla piastra. E così sull'onda dei ricordi ho comprato delle cosce di coniglio. Il risultato è stato ampiamente apprezzato dalla carnivora weazel, sempre più convinta che le doti culinarie siano legate alla genetica
Ingredienti per quattro persone: 4 cosce di coniglio/ mezza cipolla bionda/ una carota di medie dimensioni/ 8 chiodi di garofano/ una decina di bacche di ginepro/ 3 patate di medie dimensioni/ 10-15 pomodori ciliegia/ 66 cl di Paulaner
Lavate il coniglio con acqua corrente fredda. Ponetelo in una ciotola e coprite con abbondante olio extravergine di oliva, massaggiando la carne in modo da ungerla bene su tutti i lati. Unite i chiodi di garofano, le bacche di ginepro e un'abbondante spolverata di pepe. Sigillate con pellicola trasparente e ponete in frigo per almeno una mezz'ora. Nel frattempo sminuzzate la cipolla e la carota, pulite e sbucciate le patate e riducetele in piccoli spicchi. Con un coltello ben affilato pelate i pomodori, tagliateli in quattro ed eliminate semi e acqua di vegetazione. In una padella capiente soffriggete con un filo d'olio la cipolla e la carota. Unite le cosce di coniglio e fate colorire da tutti i lati. A questo punto aggiungete la birra. Tenendo la fiamma media, coprite parzialmente la padella e fate restringere fino a che il liquido non si è dimezzato (circa quaranta-cinquanta minuti). A questo punto unite le patate e i pomodorini e continuate la cottura fino a che le patate non sono diventate morbide. Aggiustate di sale e pepe poco prima di terminare la cottura. Servite le cosce con il sughetto di cottura, accompagnate da patate e pomodorini.